(Martinus)
Mi fissa, e non è mai stata più bella.
"O-okay." mi risponde, incerta.
Andiamo in camera sua e mi siedo sul suo letto.
"Mi spiace per oggi, ero solo un po' irritato."
"Da cosa?" mi chiede, con due occhi curiosi come quelli di una volpe.
"Be', è sempre stato difficile per me esserti indifferente, quindi quando oggi continuavi a ripetermelo, mi sentivo malissimo."
Esita nel dirmi qualcosa, ma alla fine mi pone la domanda che ho sempre sperato di non sentirle dire.
"Perchè, allora, mi eri indifferente?"
"Io..."
Quanto avrei voluto spiegarle tutto.
Mi squilla d'improvviso il telefono.
Mac.
"Ma dove sei finito?"
"Sono da Sara." gli rispondo, alzandomi dal letto.
Sento i suoi occhi puntati su di me.
"Vieni di qua, immediatamente."
"Perchè?"
"Non dirle niente."
"Perchè non dovrei? Mi sono stancato di fare il loro gioco."
Sara mi fissa, sempre più curiosa.
"Muoviti e vieni di qua. Facciamo i conti dopo."
Gli chiudo la chiamata.
"Scusami...devo andare."
"Promettimi una cosa."
"Tutto quello che vuoi."
Le ho davvero risposto così?
"Promettimi che un giorno mi dirai tutto, però."
"Certo, te lo prometto."
Così dicendo, mi poso una mano sul petto, in segno di promessa.
Le sorrido e mi precipito alla porta di casa.
"A domattina."
"A domattina." mi sorride.
Quel sorriso.
Scaccio dalla via quel pensiero, mi rende tutto ancora più difficile.
Esco da casa sua e mi arrampico sull'albero per entrare in camera di Mac.
"Come ti è saltato in mente?" mi chiede, appena entro nella sua stanza.
"Io non ce la faccio più. Ho bisogno di dirglielo."
"Sappiamo entrambi che non puoi."
Abbasso leggermente la testa.
Ha ragione.
Non voglio che me la portino via.
Non ce la farei.
Anche se so che con Michael starebbe meglio.
Mi viene il voltastomaco.
Pensare a lei abbracciata a quello schifo di ragazzo, innamorata.
Mi arriva un messaggio di Michael.
"Io e te dobbiamo parlare. Domani alle 10 sono sotto casa tua."
So perchè lo fa.
Sa benissimo che ci sarà anche Sara.
Non so cosa rispondergli.
"Accetta." dice Mac.
"Cercherò di tenere lontana Sara con una scusa."
"Sei un grande." gli dico, ridendo.
"Lo so." ride anche lui, alzando le spalle.
Sono in ansia.
Voglio risolvere questa cosa.
Alle 10 in punto siamo già fuori casa nostra, Sara ancora non l'abbiamo vista.
"Vado a vedere se è sveglia." dice Mac, vedendo arrivare Michael da lontano.
"Che fa, ha paura?" dice, quando si è già avvicinato, riferendosi a Mac.
"Non vuole perdere tempo con tipi come te."
Sono abbastanza orgoglioso della mia risposta.
"E io nemmeno. Quindi, dimmi tutto."
Mi lancia uno sguardo di sfida.
"So che sei stato tu."
"A fare cosa?"
STAI LEGGENDO
Heartbeat
FanfictionPerché proprio lui? Perché non potevo innamorarmi di un ragazzo normale, magari con gl'occhi azzurri e i capelli castani, un atleta e magari che va bene a scuola. No. Dovevo per forza innamorarmi di un Gunnarsen.