Gli poso delicatamente una mano sulla guancia.
Lui appoggia il viso su di essa e chiude gl'occhi.
Quando li apre, ci vedo una luce strana.
Sembra quasi che ci sia qualcosa che vuole dirmi.
Si avvicina e mi bacia un angolo della bocca.
"Ami Nicole?" gli chiedo, mentre le sue labbra sfiorano le mie, fino a posarsi sull'altro angolo della mia bocca.
Respira profondamente.
Abbassa la testa e la appoggia al mio petto.
"Tinus"
Non risponde.
"Tinus,rispondimi." gli dico, con voce più strozzata di quanto io voglia.
"Perchè vuoi baciarmi se la ami?"
Le mie lacrime cercano di scendere ma le asciugo in fretta.
Finalmente alza la testa e, con il pollice, mi asciuga l'ultima lacrima che mi era rimasta in corpo.
Nei giorni prima avevo pianto, troppo.
"Io amo solo una ragazza."
Nicole.
Mi vengono i brividi al solo pensiero.
Inaspettatamente si fionda sulle mie labbra.
Posa una mano sulla mia guancia e me la accarezza.
E' come il bacio che ci siamo dati qualche settimana prima.
Prima che mi chiedesse di sciegliere tra lui e Michael.
Quando mi disse che voleva restare con Nicole.
Lo stava facendo anche ora?
Si stacca, ma non di poco.
"Sei l'unica di cui mi importa veramente." bisbiglia, sfiorandomi ancora le labbra.
Apro gl'occhi e vedo che mi sta scrutando.
"Io ti amo." afferma.
Anche un mese fa lo aveva detto, il giorno dopo si è fidanzato con la mia compagna di banco.
"Ho bisogno di spiegarti com'è andata davvero."
Annuisco.
Si riavvicina ma posa le sue labbra sulla mia guancia.
"Michael non ha mai smesso di amarti." sussurra.
Si scosta per vedere la mia reazione e ridacchia quando vede i miei occhi spalancati.
"Quel giorno, sul portico, mi ha avvisato che, se mi fossi messo con te, avrebbe trovato il modo di portarti via da me." mormora accanto al mio orecchio.
"Ho dovuto inventarmi tutto, a calcio mi chiede sempre come stai o se sei ancora triste per me. Appena ti vedrà sola, ci proverà di nuovo."
Non riesco a crederci.
Si stava prendendo gioco di me.
Fin da quando era arrivato qua.
"E Nicole?" domando.
Lui distoglie lo sguardo.
"All'inzio sapeva tutto e aveva accettato, poi però mi ha detto che si è innamorata davvero di me e non so cosa fare."
Si passa una mano sul viso, stremato.
Faccio per alzarmi, ma lui mi afferra i fianchi e mi fa risedere.
"Dove vai?" mi chiede, sorridendo.
"Da Michael." rispondo, ricambiando il sorriso.
"Buona, né lui né Nicole devono sapere che tu sai di questa cosa." dice, guardandomi fisso negl'occhi.
"Ho intenzione di lasciarla." afferma poi.
"Tinus..." inzio, ma mi interrompe.
"Non ce la faccio più a fingere con lei ma soprattutto con te."
Ammutolisco a quella affermazione.
"Quindi..." lo incalzo io.
"Porca miseria, Sa. Non riesco a stare senza di te. Mi sei entrata in testa completamente."
Lo bacio immediatamente.
Sento che sorride, rilassato.
"E con Michael, come farai?"
Gli passo una mano tra i capelli, scompigliandoglieli.
"Non riesco a domarli, sono troppo lunghi." afferma ridendo.
"Ci penso io." gli dico sorridendo.
Mi alzo e inizio a cercare qualcosa sul suo comodino.
"E dai" dice in tono lamentoso " torna qua."
Alla fine trovo un enorme elastico, sembra una fascia.
"Quello lo uso calcio." dice, alle mie spalle.
Sobbalzo per lo spavento ma mi giro velocemente e glielo metto.
Appena finisco, mi riprende in braccio.
"Come fai ad essere bello anche così?" dico sorridendo.
Stiamo per baciarci ma suonano alla porta.
Porto lo sguardo su Tinus.
"L'ho chiamata per spiegarle tutto."
Sto per dire qualcosa ma lui parla sopra di me.
"Devo dirglielo." dice, facendomi scendere delicatamente.
"Non voglio farla stare male a causa mia." rispondo, un po' dispiaciuta per lei.
Mi abbraccia forte per poi baciarmi la fronte.
"Resta di fianco ad Emma, intesi?"
Annuisco e lo stringo con forza.
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Heartbeat
FanfictionPerché proprio lui? Perché non potevo innamorarmi di un ragazzo normale, magari con gl'occhi azzurri e i capelli castani, un atleta e magari che va bene a scuola. No. Dovevo per forza innamorarmi di un Gunnarsen.