Quando Allison aprì gli occhi si trovava in una stanza che non sembrava della residenza Mikaelson. Era piccola, grigia con un letto al centro con delle coperte di seta bordeaux sul quale si trovava quest'ultima e un tavolo di legno in un angolo sul quale era appoggiato un libro.
« Finalmente ti sei svegliata dolcezza » istintivamente Allison si sedette.
« Cos'è successo Klaus? » mentre pronunciava queste parole si rese conto che era senza maglietta.
« ODDIO. Io e te abbiamo...? » chiese con timore.
« No, tranquilla. Comunque tieni questa maglietta è di Rebekah »
Klaus le porse una maglietta nera che Allison si infilò immediatamente con le guance rosse.
« Vado a prepararti un tè, ok? »
Allison annuì lentamente mentre Klaus usciva dalla spoglia camera.
Gettò un sospiro di sollievo mentre si passava una mano tra i morbidi capelli, ancora leggermente umidi.
« Quindi l'ibrido ora ti salva la vita? Ma per favore! »
Il cacciatore era tornato insieme al tormento.
« È ovvio che ti vuole uccidere. Ti ucciderà come tu hai ucciso me, o forse anche peggio... »
« ESCI DALLA MIA MENTE! » Gridò Allison cercando di colpirlo, ma lui era sparito.
« Sono morto, non puoi colpirmi anche se so che ti divertisti a far soffrire qualcuno...sai cosa potrebbe aiutarti? La morte. Togliti il tuo anello solare e vai alla luce del sole. »
Allison si sentì come soggiogata. Non sopportava più quel tormento così buttò a terra il suo anello.
Si alzò in piedi, poteva sentire il freddo parquet a contatto con i suoi piedi nudi, mentre si avvicinava alla finestra. Scostò le tende che lasciavano la stanza in penombra. Si espose totalmente alla luce del sole e cominciò a bruciare. Le sue urla erano strazianti e il dolore che sentiva era indescrivibile. La pelle cominciò a diventare rossa, e dal corpo si poteva vedere il fumo uscire.
« ALLISON NO! » qualcosa, o meglio, qualcuno l'aveva spostata. Klaus.Era entrato nella stanza ed era riuscito a salvarla, ancora una volta.
La riportò a letto e le rimise l'anello al dito.
« Cosa dobbiamo fare affinché il cacciatore non "torni" più? » chiese con voce ancora tremante Allison mentre la pelle tornava del suo pallido colorito.
Klaus si mise sul letto e le si sedette accanto mente spiegava
« Be' devi riuscire a liberare la mente, (raga io sto inventando non mi ricordo come si fa) pensare a qualcosa di molto particolare, tipo come sei diventata un vampiro? Chi ti ha trasformata? »
A quelle parole Allison impallidì. Non amava raccontare la sua storia.
« Non sono solita a raccontare la mia storia... »
« Non voglio farmi i cazzi tuoi Allison, ma pensare alla tua trasformazione può aiutarti veramente tanto »
Anche se non ne sapeva il motivo, Allison sentiva di potersi fidare di Klaus. C'era qualcosa in lui che le dava quella fiducia, qualcosa che nemmeno lei conosceva, ma che c'era.
Si girò leggermente verso di lui e con un lieve sospiro cominciò:
«Quando avevo diciotto anni, nel 1717 mi recai a Londra, da mia sorella Josephine che si era ammalata. Nei giorni successivi l'aiutai a riprendersi, e quando stette meglio mi fece conoscere i suoi amici. Tra questi c'era un ragazzo di cui mi ero invaghita. Il suo nome era Isaac. Era bellissimo, ed era anche un vampiro. Io ero innamorata follemente di lui, e pensavo che lui ricambiasse il mio amore dato che uscivamo insieme. Io ero una brava ragazza di campagna mentre lui era un giocatore d'azzardo, ero attirata da questo modo di fare così...non lo so così audace forse.
Pensa che una volta un ragazzo aveva provato a dargli un pugno perché Isaac non poteva restituirgli i soldi che gli aveva prestato, io mi sono messa in mezzo e quello lì mi ha rotto la mascella. Isaac poi mi ha curata con il suo sangue. Pensavo che mi amasse, che avremmo potuto sposarci un giorno, avere una famiglia e invecchiare insieme, ma mi sbagliavo.
In verità mi stava solo usando. Voleva arrivare a Josephine, amava lei. Quando lo scoprii mi buttai da un ponte. Ma mi svegliai, ed ero in transizione. Così decisi di nutrirmi, poi presi un ramo e uccisi Isaac.
Per questo sono così acida. Ho sofferto e solo con Stefan trovo conforto, lui è l'unico che mi ha veramente amata. »
La storia di Allison non era affatto una fiaba con un lieto fine, commosse lo stesso Klaus.
« Mi di spiace che tu abbia sofferto così tanto » furono le uniche parole che riuscì a pronunciare.
« Hai mai sofferto così tanto per una persona che amavi con tutto te stesso? »
Klaus sospirò pensando ad Alexandra. Era il suo turno di raccontare la storia.
« Sai Allison, nel 1500 ero innamorato di una nobildonna di nome Alexandra. Lei era un'amante dell'arte e della natura, come me d'altronde. Io la amavo come non avevo mai amato nessuno, ma lei voleva scoprire a tutti i costi cos'ero io...
Decisi di dirglielo, e lei accettò la mia natura. Vivevamo insieme, felice e spensierato, ma la nostra gioia durò poco. Alcuni giorni dopo trovai il suo corpo, completamente dissanguato nella sua stanza. La piansi per anni, lei era la persona che più mi aveva fatto sentire umano, l'unica che avevo amato e che non mi aveva ferito. »
Anche la storia di Klaus era toccante. Ben presto Allison comprese che lei e l'ibrido avevano molte cose in comune. Molte più di quelle che la stessa Allison poteva pensare.
« Mi di spiace Klaus »
Klaus la guardò e le spostò delicatamente i capelli dalla guancia portandoli dietro l'orecchio.
« È ora che tu torna da Stefan. » Sussurrò lui con profondo dolore. Non avrebbe mai voluto che se ne andasse, ma ormai il suo compito era stato svolto, e doveva riportare Allison a casa sana e salva.
« Hai ragione » rispose lei.
In verità lei avrebbe voluto passare tutta la sera con lui, continuare a parlare, stare con lui...ma qualcosa di più forte di lei, qualcosa che nemmeno lei poteva controllare le diceva che doveva dare ragione a Klaus e fare come lui aveva detto.
Così si alzò dal morbido letto e si diresse verso la porta.
« Grazie »
Disse infine prima di sparire dietro la porta."Caro diario,
Questa è stata la giornata più strana che io abbia vissuto. E io ho ben 300 anni! Avevo scatenato la maledizione del cacciatore, e lo vedevo ovunque. Klaus mi ha salvata. Sembra strana, ma lui è riuscito a farmi passare il più bel pomeriggio della mia vita. Abbiamo parlato di così tante cose...
Klaus può sembrare uno stronzo senza cuore, ma anche lui ha quel lato dolce che tutti i cattivi tengono all'oscuro per paura di sembrare deboli. Ho solo un dubbio: ad un certo punto, Klaus mi ha detto che dovevo andarmene e anche se non volevo non ho replicato e sono andata via. Non ne ho parlato con Stefan. Voglio prima vedere se si verifica di nuovo questo evento. Se accade di nuovo ne parlerò con Stefan. Anche se in questo momento non riesco a pensare a Stefan, riesco solo a pensare a Klaus...non capisco proprio cosa mi stia succedendo!
Allison"
![](https://img.wattpad.com/cover/104863092-288-k220611.jpg)
STAI LEGGENDO
The original hybrid, the original love||Klaus Mikaelson
VampireAllison Smith è la migliore amica di Elena Gilbert, Caroline Forbes e Bonnie Bennet. È una vampira. 300 anni. Fidanzata con Stefan Salvatore. Farebbe di tutto per le persone a cui tiene, ma un giorno per aiutarle viene morsa da Klaus, l'ibrido orig...