Capitolo diciannove.

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Dopo essersi vestita Allison congedò Klaus ed Elijah e uscì dalla loro casa. Appena entrata nel pensionato dei Salvatore si trovò davanti proprio chi non avrebbe dovuto vedere: Stefan.
« Che strano » cominciò lui. « Pensavo che saresti tornata con i tacchi in mano e i capelli scompigliati. Ti sei data una sistemata prima di tornare qui » continuò avvicinandosi ad Allison minacciosamente. Allison non aveva il coraggio di guardarlo in faccia.
« Stefan io... » biascicò lei cercando una qualche giustificazione, ma Stefan la interruppe bruscamente.
« Pensi che non mi sia accorto che amavi Klaus? Rinchiudenti in camera potevo solo rimandare l'inevitabile » questa volta urlava. Il pacifico Stefan non era riuscito a resistere e alla fine era esploso.
« Mi dispiace. Stefan ho vissuto quarantacinque anni con te, ed ero felice. Ma io amo Klaus, non posso continuare a mentirti » disse lei cercando di calmarlo. Gli occhi di Stefan si erano colmati di lacrime, non voleva piangere davanti ad Allison, così disse semplicemente:
« Prendi la tua roba e sparisci »
Si era girato e si era seduto sulla poltrona. Allison non disse nulla, salì silenziosamente le scale ed entrò nella sua stanza. Prese la sua valigia ed iniziò a buttarci dentro tutte le sue cose. Sarebbe andata a vivere da Klaus e per lei sarebbe iniziata una nuova vita. Una vita più spericolata, più emozionante. Una vita con Klaus Mikaelson era tutto ciò di cui aveva bisogno.

Proprio quando la dolce metà dell'ibrido era uscita, Klaus aveva ricevuto un altro messaggio dall'assina che diceva di vedersi immediatamente nel vicolo dietro il Grill. Elijah stava sfilando il pugnale dal cuore di Kol, così mentre era distratto, Niklaus uscì senza dire niente a nessuno dei suoi fratelli, nemmeno a Rebekah. In pochi minuti arrivò nel vicolo. In fondo a quel buio e sporco vicolo si vedeva una figura femminile girata di spalle. Appena la ragazza sentì la presenza dell'ibrido si girò con un sorrisetto malefico stampato sulle candide labbra rosa. Klaus la guardò bene: l'aveva già vista.
« Niklaus, è dall'Agosto del 1935 che non ci vediamo! » esclamò lei. Improvvisamente riaffiorarono i ricordi nella mente di Nick. Era una vampira che aveva conosciuto una volta ad un ballo, era con un misterioso ragazzo che non era riuscito a vedere in faccia.
« Tesoro ho più di mille anni, mi ricorderesti il tuo nome? » disse pacificamente, accentuando la sua pronuncia inglese. La ragazza spostò una ciocca dei capelli ricci e biondi dietro l'orecchio e rispose:
« Il mio nome è Smith... » non prometteva bene. Quello era lo stesso cognome di Allison e Alexandra...
«... Josephine Smith. Penso che tu conosca la mia sorellina » Era proprio come temeva. Quella ragazza era la sorella maggiore di Allison.
« Cosa vuoi da me? »
« Bé... » cominciò lei mentre si avvicinava sempre di più all'ibrido.
« Voglio ucciderti » ancora una volta prese un paletto di quercia bianca e cercò di infilarglielo nel petto. Klaus riuscì a fermarla prendendola per un braccio e buttandola a terra. « Pensi che io mi faccia battere così facilmente...? »in un attimo la ragazza era di nuovo in piedi.

Allison era tornata alla residenza Mikaelson, bussò al campanello e le aprì Elijah.
« Indovina chi si trasferisce qui? » disse ironicamente lei lanciando una delle sue valigie tra le braccia del ragazzo che la guardò interrogativo.
« Dov'è Niklaus? »
« Non è qui?? » alle parole di Allison, Elijah buttò la valigia a terra capendo che la situazione era grave.
« dove potrebbe essere andato? »
« Non lo so! Ma non perdiamo il controllo. Dividiamoci e cerchiamolo »
« Ok »

Schivò ancora una volta Il paletto che Josephine cercava continuamente di infilargli nel petto. La ragazza non si fermava.
« È inutile che continui. Io sono più forte di te » Klaus cercava di intimidirla, non sapeva che se lei c'avrebbe creduto. Jo sorrise di nuovo, ma era un sorriso falso.
« Eppure non sembri così forte » era un tono provocatorio, un tono di sfida. E nessuno doveva mai sfidare Niklaus Mikaelson. Nessuno. Lei continuava a sorridere, e questo Klaus non lo poteva tollerare. Mentre era distratta Klaus corse dietro di lei e le infilò violentemente la mano dentro il petto. Stringeva il suo cuore e poteva sentirlo pulsare nella sua mano.
« Mi basta un gesto e sei morta piccola stronza » sibilò freddamente avvicinandosi al suo orecchio.
« Dimmi per chi lavori, o ti mando all'inferno » continuò mentre Jo cominciò a tossire, e piano piano anche a sputare sangue dalla bocca.
« Lavoro per Alexandra e Isaac Smith » Klaus lasciò il cuore della ragazza e tolse la mano dal petto facendola cadere a terra sulle sue ginocchia.
« Questo è impossibile. Alexandra Smith è morta cinquecento anni fa! »
Sulle labbra di Jo si piegò ancora una volta quel sorrisetto falso e smorfioso.

Mystic Falls brulicava di persone ovunque in quei giorni. Nei parchi, nelle strade, nei negozi...ma in nessuno di quei posti Allison aveva trovato Klaus. Restava solo un posto nei paraggi dove non aveva ancora controllato. Il Grill. Klaus detestava profondamente quel bar, ma ormai Allison non sapeva più dove cercarlo. Entrò nel bar dove vide come al solito Matt Donovan al bancone che serviva degli shottini a due ragazze.
« Matt. Hai visto Klaus ? » chiese in tono speranzoso.
« No, mi dispiace... » come al solito Matt era inutile. Esasperata Allison decise di uscire dalla porta sul retro del bar che conduceva ad un vicolo. Appena aprì la porta si ritrovò davanti una scena che non si sarebbe mai potuto immaginare.
Klaus che guardava sconvolto una ragazza che cercava di riprendere fiato sul pavimento.
Quella ragazza era Josephine.
Sua sorella.

« ne sei così sicuro...? »chiese sarcasticamente mentre riprendeva fiato.
La porta del retro si aprì mostrando Allison, che osservava la scena basita.
« J-Jo... »
« Ciao sorellina. Questo è solo l'inizio » con queste parole tornò in piedi e con la super velocità da vampiro corse via, mentre Allison correva tra le braccia di Klaus.
« Non scappare mai più in quel modo » mentre la stringeva forte a se Klaus cominciò ad accarezzarle i morbidi boccoli biondi per rasserenarla.
« Tranquilla. Non accadrà più »

Angolo autrice ~
Heyy polpette!!♥️nuovo capitolo stupendoso
Cosa vuol dire che è solo l'inizio?

The original hybrid, the original love||Klaus MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora