Capitolo ventisei.

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Anna teneva le braccia tese sopra la piccola mappa, sussurrava l'incantesimo mentre la goccia di sangue della dinastia delle Smith si muoveva lentamente verso la Virginia, a Mystic Falls.
La gocciolina si era fermato proprio dove la mappa segnava la piccola città. Alexandra scrutava bene la mappa.
« Quindi Allison è tornata... » sibilò Alexandra.
« Be' sarebbe un peccato se... » cominciò uscendo un piccolo coltellino dalla tasca dei suoi pantaloni per poi farsi un taglio profondo sul palmo della mano.
« ...soffrisse... » concluse. Anna le passò un fazzoletto, che Alexandra poggiò delicatamente sul palmo della mano per fermare il sangue che sgorgava. Non ringraziò neanche Anna, scese le scale della casa, in direzione della villa Mikaelson, quando sentì una siringa infilarsi violentemente dentro la sua schiena, per poi cadere a terra.

« Allison, ehi piccola » lei aprì gli occhi, che mostrarono Klaus con in mano un vassoio con sopra una tassa di latte e un cornetto.
« Ehi. Grazie » sussurrò sedendosi. Stava per iniziare a mangiare quando senti un forte dolore alla mano. Vide un taglio profondo compratore all'improvviso sulla mano.
« Klaus ma che...? »
« Tu e Alexandra siete collegate » Allison si accigliò, in un anno non era accaduto nulla di sospetto.
Sentì un forte dolore ai lati della bocca, come se stesse bruciando, e i lati della bocca cominciarono a perdere colore e a screpolarsi.
« Qualcosa non va » disse lui preoccupato.
Prese il suo cellulare e digitò il numero di Bonnie Bennett, ma non rispondeva.
« MA VAFFANCULO » gridò buttando il telefono a terra.
« E ora dove la troviamo un'altra strega disponibile ad aiutarci? » chiese Allison disperata.
« Io avrai un'idea » nella stanza entrò Elijah, con accanto Anna, l'eretica che lavora per Alexandra.
« Sono disposta ad aiutarvi. Trovare Alexandra, sciogliere il suo legame con Allison e poi ucciderla » Klaus la guardò basito. Guardandola bene sembrava una ragazza di appena quattordici anni, ma aveva cinquecento anni, ed era veramente spietata.
« Cosa vuoi in cambio? »
« Nulla » concluse lei sinteticamente. « Alexandra mi ha tenuta contro la mia volontà per cinquecento anni. Voglio solo ucciderla e poter vivere » nei suoi occhi si potevano vedere i fantasmi del passato. Alexandra, la nobile ragazza dai capelli biondi che agli occhi di tutti sembrava un'angelo, la ragazza della quale tutti pretendevano la mano, era in realtà un mostro.
Una stronza senza cuore e incapace di provare alcun tipo di sentimento.
« Va bene allora cominciamo »
Klaus aiutato dal fratello e da Allison cominciò a disporre le candele creando un cerchio, dentro al quale c'era la mappa. Anna si mise al centro. Era potente. E si vedeva. Con uno schioccare delle dita accese tutte le candele, poi con un piccolo taglio ad Allison andò avanti con la procedura. La linea di sangue si cominciò velocemente a spostare, si allontanava da Mystic Falls sempre di più, uscì dalla Virginia, poi dall'America, fino ad andare in Europa. Anna si accigliò mente l'incantesimo si faceva più potente. Ovviamente più era lontana Alexandra più era faticoso l'incantesimo. Non si fermò, l'espressione sul suo viso era contratta. Continuava l'incantesimo, mentre un forte vento si alzava. Continuava a ripetere insistentemente le frasi il latino, la linea che si era bloccata, andò avanti, fino a raggiungere l'Inghilterra, e infine Londra. L'incantesimo era terminato, Alexandra si trovava con Isaac a Londra.
« A Londra c'era il loro castello! » gridò Elijah. Alexandra e Klaus si scambiarono uno sguardo d'intesa.
« Allora andiamo a Londra. Ora » disse Anna sotto lo sguardo perplesso di tutti i presenti nella stanza. Non diede alcuna spiegazione, lo prese per mano, facendoli entrare nel cerchio magico. Chiuse gli occhi, e formulò un'altra frase in latino. Una frase che nessuno dei fratelli Mikaelson aveva mai sentito prima d'ora. Anna era la più potente strega che avevano mai conosciuto. Tutti chiusero gli occhi, e fu come entrare in un ciclone. Il vento tornò, facendo volare quasi ogni cosa che si trovava nella stanza. Nessuno osava aprire gli occhi. Dio solo sapeva cosa stava accendendo in quella camera. Dopo circa due minuti di ciclone e incantesimo, il vento sparì. Allison aprì gli occhi e si trovò davanti un castello diroccato. Era enorme con un giardino altrettanto ernorme. Le piante si aggrovigliano attorno alle finestre del castello, il laghetto era ormai purtido e tutti i fiori erano secchi sul prato. In passato quel posto aveva ospitato re, regine, principi e principesse. In trecento anni Allison non aveva mai visitato quel castello. Si diceva che il cognome della bellissima principessa che vi abitava anni prima fosse Smith, ma Allison credeva che fossero solo coincidenze. Fino a quando non aveva conosciuto in persona la famosa principessa. Klaus arrivò da dietro e le strinse la mano. Lei gliela stringeva pure. Quel posto metteva proprio i brividi. A passo lento lei, Anna e i due fratelli entrarono dal portone di legno, mezzo spaccato. All'interno il castello metteva ancora più paura. Era buio, e puzzava. Antichi mobili e bellissimi quadri rovinati, alcuni rotti sul pavimento, altri strappati e altri completamente distrutti. Allison non poteva credere che pochi secoli prima della sua nascita la sua famiglia fosse stata così ricca. Arrivarono ad un corridoio che si collegava in quattro modi. Con una strada si andava a destra, con una sinistra, con una dritta e con le scale si saliva al piano superiore. Decisero di dividersi. Allison andava sopra, Klaus a sinistra, Elijah a destra e Anna andava dritta. Allison cominciò a salire le scale lentamente, stando attenta a non inciampare sui gradini ormai rovinati. Un forte dolore ai lati della bocca e sui polsi la colpì .
Sentì della grida subito dopo.
Aumentò il passo, ed arrivò in una sfarzosa stanza: la sala del trono. Sul trono c'era Alexandra, legata e imbavagliata con delle corde alla verbena, e davanti a lei, in piedi con uno sguardo crudele sul viso c'era...

Angolo autrice!
Sciau belli! Ho deciso di postare un nuovo capitolo perché mi annoio, secondo voi chi sta torturando Alexandra?

The original hybrid, the original love||Klaus MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora