Capitolo 11

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Seduta nel suo ufficio, Lauren guardava il fondo della sua tazza, totalmente persa nei suoi pensieri, la sua squadra stava indagando ovunque all'interno della Casa Bianca mentre lei studiava i fascicoli personali di ciascun dipendente dell’Ala Ovest, era finita su quello di Coleen Mayers quando la sua mente si allontanò di nuovo verso Camila, nel corso degli ultimi due anni, aveva fatto in modo di non affezionarsi a nessuno romanticamente parlando, aveva fatto di tutto per proteggere se stessa, dedicandosi solo ed esclusivamente alle conquiste di una notte o alle storie senza futuro, soprattutto dopo il disastro che aveva vissuto con la sua ex­ fidanzata, Lauren preferiva stare da sola piuttosto che dare nuovamente a qualcuno il potere di renderla vulnerabile, quindi era stata attenta a non impegnarsi emotivamente e aveva evitato di mettere il suo cuore davanti a tutto per non correre il rischio di vederlo spezzato ancora una volta, ed ecco, era finita a lavorare per la Casa Bianca incrociando il cammino di Camila Cabello, lei, che era fuggita dal mondo politico e dalle persone che ne facevano parte, era finita per cascare ai piedi della più importante tra queste, in quel mondo in cui tutto era orchestrato dove tutto ruotava intorno all’apparenza, all'inganno e agli imbrogli, aveva pensato che Camila fosse diversa, aveva visto in lei una persona autentica, vera ee onesta, sì, Camila rappresentava per lei tutto ciò che si ricollegava alla bellezza umana, ma era rimasta fregata e come lei, anche questa Coleen doveva essere stata fregata dalla cubana e sicuramente anche molte altre prima di lei.

Lauren era tornata dall’Italia e aveva trascorso tutto il suo tempo a pensare a Camila e alla loro serata, chiedendosi se anche l’altra donna stesse facendo lo stesso, poi, quando le aveva detto che dovevano smetterla di essere amiche, si era sentita ferita ed arrabbiata, ma col senno di poi, si era ripetuta che la cubana pensava di fare la cosa più giusta per entrambe, ma a quel punto, Lauren era costretta ad arrendersi all’evidenza, Camila non era mai stata la persona che credeva che fosse, lei non era diversa dagli altri politici, probabilmente era anche peggio, un colpo alla porta la costrinse a tornare alla realtà, sollevando poi lo sguardo per vedere apparire Normani.

"Ho finito di interrogare Coleen Mayers" la informò sedendosi di fronte a lei.
 
"E?"
 
"Non le ho estorto nulla, lei è completamente paralizzata all'idea di finire nei guai con Camila, mi ha confermato che si tratta di una storia ben lontana dall’essere seria e che lei sapeva sin dall’inizio in cosa si stava imbarcando, stando alle sue parole, lei e la Presidentessa hanno avuto alcuni "rapporti" durante la campagna presidenziale, ma sono terminati una volta vinte le elezioni"
 
"Fino a due giorni fa" concluse Lauren sentendosi un groppo in gola.
 
Fregatene, si ripetè, te ne devi fregare delle sue storie.
 
"Esatto" rispose Normani "mi ha spiegato che è stata Camila ad andare a trovarla nel suo ufficio per chiederle un appuntamento e poi ­beh ­conosci il resto"
 
Lauren fece un cenno prima di deglutire con difficoltà, sentendo di nuovo la sua rabbia riaffiorare.
 
"Dove sono gli altri?" Domandò.
 
"Stanno arrivando"
 
Come per confermare le parole di Normani, si udirono dei colpi alla porta, Lauren diede loro il permesso di entrare e apparve Paul seguito da Sam e Ally
 
"Non ci sono stati visitatori nella giornata di ieri" disse Normani, abbiamo controllato tutte le entrate con Ricky e nessuna persona al di fuori dei dipendenti è stata registrata, quindi si tratta sicuramente di qualcuno che lavora all'interno della Casa Bianca"
 
"Bene" rispose
 
Poi si voltò verso Sam e Paul
 
"Non ne posso più di quella isterica di Demi" disse Paul, alzando le spalle "al contrario del nostro caro Sam, che non smetteva di sbavarle dietro"

"Paul, sta zitto" disse Sam a denti stretti.
 
"Ma ti stai vergognando?" rise.
 
"E tu, Ally?" Chiese con la voce un po’ più forte, con lo scopo di far cessare la schermaglia fra gli altri due.
 
L’interpellata distolse lo sguardo dai suoi due colleghi per posarlo su di lei.
 
"Non ho trovato tracce di effrazione" la informò "la persona che ha piazzato la telecamera aveva libero accesso alla sala"
 
Lauren annuì lentamente sommando poco a poco tutte le informazioni che aveva appena appreso, la persona che aveva scattato le foto era un’assidua frequentatrice della Casa Bianca, qualcuno del personale che sapeva che Camila intratteneva una relazione con Colin Mayers e aveva un appuntamento in quella stanza specifica a quella precisa ora della giornata
 
"Molto bene" disse raddrizzandosi leggermente "continuate a cercare qualche informazione da chiunque mentre io scaverò un po’ più a fondo nei file dei dipendenti"
 
Lauren riportò la sua attenzione di nuovo verso la cartella che stava studiando prima che Normani arrivasse, Coleen Mayers, secondo la sua migliore amica, non c’entrava nulla, ma Lauren non poteva non constatare che tutti gli elementi portassero a lei e questo non aveva nulla a che vedere con la sua gelosia, anche se la voglia di farla a pezzi a mani nude era davvero molto viva e presente dentro di lei, l’agente della NSA si ripetè che non tutto era chiaro, lesse qualche riga e si fermò di colpo quando un elemento attirò la sua attenzione.
 
"Ally, aspetta" la chiamò mentre era in procinto di uscire dalla porta.
 
Quest'ultima si girò verso di lei e la guardò incuriosita.

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