capitolo 36

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Lauren afferrò con la mano libera un paio dei suoi pantaloni che si trovava su una delle sedie della sua stanza e gli infilò nella valigia che era aperta sul suo letto, erano passati più di quattro giorni da quando si era risvegliata e ora si sentiva decisamente mrglio, certo, avrebbe continuato ad avere un braccio immobilizzato fino a quando i medici non sarebbero stati sicuri che fosse completamente guarito ma era sulla strada della ripresa, il Dr. Adamson l'aveva visitata quella mattina ed era rimasto sorpreso nel vedere l'incredibile velocità con cui la sua ferita stava guarendo e fu proprio per questo motivo che gli fu dato il permesso di lasciare l'ospedale quindi ora Lauren, dopo aver firmato le carte per la dimissione, era in camera con Ally che la aiutava a raccogliere tutte le sue cose.

"Dovresti sederti e far fare a me" le consigliò Ally vedendo le smorfie di dolore sul volto di Lauren

"So di avere il braccio immobilizzato, ma non sono paralizzata"

"E menomale, non voglio nemmeno immaginare come sarebbe stato il tuo umore in quel caso"

Lauren aprì la bocca per rispondere ma si fermò e sospirò scuotendo la testa prima di tornare a concentrarsi sulla sua valigia, nonostante il poco tempo che aveva trascorso in ospedale, le sembrava esser stata lì per mesi e dal suo letto d'ospedale aveva assistito all'esplosione di uno dei più grandi scandali nella sfera politica, l'arresto del vice presidente e dei suoi complici per tentato omicidio, aveva visto Camila destreggiarsi tra il suo ruolo di leader mondiale e quello di fidanzata e questo l'aveva portata a fare diversi viaggi tra la Casa Bianca e l'ospedale, nonostante Lauren le avesse più volte ripetuto che era inutile andare e venire sempre ma nonostante ciò la cubana passò ogni notte con lei, entrava silenziosamente nella sua camera, toglieva le scarpe e le si stendeva accanto, cosi Lauren aveva trascorso il suo soggiorno in ospedale, tra varie visite mediche, visite di amici e quelle della sua fidanzata, fino a quando i suoi medici hanno finalmente deciso di liberarla da quel inferno e lasciarla andare, il motivo per cui aveva tanta fretta di tornare a casa era soprattutto perchè avrebbe potuto ricominciare a lavorare, perchè vedere Camila andare e venire dall'ospedale e non essere colei che gestiva la sicurezza di quelle uscite, aveva il dono di farla impazzire, si era fidata di lei e si era fidata ciecamente di Normani lasciandole gestire la situazione, ma ora, semplicemente non poteva più, così pensando alle prime decisioni che avrebbe preso ritornando una volta ritornata, chiuse la sua valigia con l'aiuto di Ally, quando la porta si apri rivelando Normani con la Presidentessa

"Camila?" disse stupita vedendola "cosa ci fai qui?" Senza distogliere lo sguardo

Quella donna era semplicemente molto bellan era vestita con uno dei suoi abiti ufficiali, una camicia di seta bianca, una gonna a sigaretta che si sposava perfettamente con le sue forme e aveva sistemato i capelli in un elegante chignon che rivelava il suo collo delizioso.

"Non pensavi seriamente che ti avrei fatto lasciare questo posto senza di me" disse facendo qualche passo verso di lei prima di fermarsi bruscamente.

Stava per baciarla ma aveva dimenticato che non erano sole, anche se erano solo gli amici di Lauren, preferì non mostrare un gesto cosi intimo in pubblico quindi si limitò semplicemente a guardarla per assicurarsi che lei stesse bene, ed era felice di notare che Lauren aveva riacquistato un po' delle sue forze, certo sembrava stanca ma Camila sapeva che ci sarebbe voluto del tempo prima che riprendesse le forze di un tempo.

"Te lo avevo detto che era inutile" Lauren la rimproverò sorridendo

"Vi lasciamo da sole qualche minuto" disse Normani rivolgendosi alle due donne

Sapeva che la presidentessa aveva bisogno di parlare da sola con la sua ragazza, lasciò quindi la stanza seguita Ally, Camila guardò verso di loro prima di girare la testa verso Lauren per cominciare a parlare ma fu interrotta da un paio di labbra sulle sue che le fecero momentaneamente dimenticare quello che stava per dire, come se fosse un gesto naturale posò le mani al collo della maggiore e ricambiò subito il bacio.

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