Epilogo pt.2

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Ellen abbozzò un sorriso verso le due donne

"Ora che abbiamo parlato di tutto ciò che ha che fare con la vostra vita professionale, possiamo finalmente spostare il discorso su tutte quelle domande che la gente continua a farsi da quando, una settimana fa, avete annunciato il vostro fidanzamento, voglio un'esclusiva" disse rilassandosi

"Un'esclusiva?" Ripetè Camila preoccupata

Che cosa avrebbe voluto sapere di esclusivo? Dovevano sposarsi, non era necessario sapere altro

"Sì, parlo a nome di tutti i romantici di questo pianeta, chi ha chiesto chi di sposarla? Come e quando è successo?"

Camila si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, questa era una domanda che potevano gestire

"Non è così facile Ellen" rispose ridendo mentre ruotava l'anello di fidanzamento contro il suo dito

*8 giorni prima*

"Ahhhhh" gemette Camila lasciandosi cadere contro la superficie dura della ringhiera su cui era appoggiata.

Era sul balcone della sua stanza, fissava il Washington Monument, mentre cercava di alleggerire lo stress degli ultimi giorni, ma sembrava essere una causa persa, i suoi pensieri non volevano rallentare e perlustravano il suo cervello ad una velocità pazzesca, alzò la testa e appoggiò i gomiti alla ringhiera prima di guardare verso il basso l'oggetto che teneva in mano e con la quale continuava a giocare nervosamente, era una scatolina in velluto nero, che conteneva un anello d'oro bianco con un bel diamante solitario, Camila aveva trascorso giorni interi a cercare quello che sarebbe stato l'anello perfetto per Lauren, voleva un anello degno di lei, un anello la cui classe e bellezza risiedeva nella sua semplicità e quando vide quello che stringeva fra le mani sapeva che era quello giusto, aprì la piccola scatola e fissò il gioiello ripassando il discorso che avrebbe fatto a Lauren fra tre giorni, era prevista un visita ufficiale a Roma ed era proprio la che avrebbe voluto fare la sua proposta, aveva organizzato tutto, era riuscita a convincere Lauren a prendere qualche giorno di vacanza per accompagnarla e quando sarebbero finalmente arrivate nella capitale italiana, avrebbe fatto rivivere alla sua ragazza la serata che quest'ultima le aveva regalato mesi fa, aveva già organizzato un piano perfetto con Normani che gli avrebbe permesso di portare Lauren in ogni luogo che avevano visitato insieme poi aveva intenzione di finire la serata al Colosseo, dove avrebbe fatto accendere migliaia di candele e in quel preciso istante le avrebbe chiesto di sposarla, sì, questo era il piano, piano che aveva ripetuto migliaia di volte nella sua testa per giorni e che, nonostante la sua perfezione, non poteva cancellare il nervosismo.

"Merda" gridò a voce alta.

"Mi piace quando parli da sola" disse Lauren dietro di lei

Camila impiegò un paio di secondi prima di riconquistare la sua capacità di muoversi e si affrettò subito a nascondere la scatolina nella tasca interna della giacca, per poi voltarsi verso Lauren

"Ehi" La salutò con un tono falsamente allegro.

"Ehi? Cercavo di richiamare la tua attenzione già da cinque minuti"

"Oh..scusami ero persa tra i miei pensieri"

"Un giorno il tuo cervello esploderà, pensi troppo" disse Lauren abbracciandola

Camila si lasciò sfuggire una risata sentendosi subito molto più rilassata, sembrava che l'unica soluzione per il suo stress era la fonte del suo stress, avvolse le braccia intorno al collo di Lauren che la teneva saldamente per fianchi e si avvicinò per baciarla

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