Lauren bussò alla porta di Camila mentre cercava di riprendere fiato, aveva appena evitato tre colleghi e si era ritrovata a correre per non farsi vedere, facendo un’enorme deviazione attraverso l’Ala Ovest della Casa Bianca per raggiungere l'Ala Est, si appoggiò sulla porta, ma quando la sua spalla la toccò questa si aprì e lei venne tirata dentro senza pietà per il bavero della giacca, aprì la bocca per dire qualcosa, ma fu bloccata da un paio di labbra che la braccarono e le fecero dimenticare per un momento quello che stava per dire.
"Sei in ritardo" La rimproverò Camila allontanandosi, prima di baciarla di nuovo.
Lauren fece un passo indietro, a sua volta, mettendo il broncio, per poi cingerle i fianchi e accennare un sorriso.
"Mi sono imbattuta in un faccia a faccia con Ally che mi ha chiesto cosa ci facessi qui dato che non sono di servizio" le spiegò "ho dovuto dirle che avevo dimenticato il cellulare nel mio ufficio e ha insistito per accompagnarmi fino al cancello"
"E come hai fatto ad arrivare fin qui senza essere notata?" Domandò Camila giocando con il colletto della giacca di pelle di Lauren.
Era un dato di fatto, lei amava quella giacca e amava soprattutto vederla addosso alla maggiore perché le dava un’aria informale e da dura che la rendeva ancora più sexy ai suoi occhi.
"Ho fatto il giro per l’Ala Ovest e ho fatto chiamare Ally dal centralino di Demi"
"Tu sei orribile" disse fingendosi allibita.
"No, solo pronta a tutto per poter passare la serata con te" rispose prima di riempire di nuovo la poca distanza che separava i loro volti, per baciarla dolcemente.
Tre settimane erano passate da quando avevano deciso di darsi una possibilità e Lauren ancora non riusciva a credere di poter baciare Camila quando desiderava, in effetti non proprio quando desiderava dato che dovevano mantenere segreta la loro relazione, ma quando si vedevano da sole poteva baciarla e abbracciarla ogni volta che ne aveva voglia quindi, in altre parole, sempre, perché aveva scoperto che da quando si era avvicinata alla minore più intimamente, ne era diventata dipendente, un dettaglio catturò l'attenzione di Lauren, provocando un’ulteriore interruzione del loro bacio.
"Cos'è questo odore?" Chiese, arricciando il naso.
"Merda" mormorò Camila sciogliendo l’abbraccio e precipitandosi in cucina.
Aprì il forno e, con un guanto, tirò fuori una pietanza fumante.
"È bruciata" si adirò, poggiandola su un piano "ed è colpa tua" Aggiunse, puntando il guanto verso Lauren.
"Colpa mia? Posso sapere dove ho sbagliato?"
"Tu, le tue labbra e la tua giacca di pelle mi avete distratto, ed ora ho rovinato l’unico piatto che sapevo preparare"
Lauren sorrise e si avvicinò lentamente facendo il giro dell’isola per raggiungere Camila.
"Sapevo che un giorno il mio essere irresistibile mi avrebbe creato qualche problema" sospirò melodrammatica.
"Ahah, molto divertente" sbuffò la minore, chiudendo col piede lo sportello del forno gettando poi l’intera teglia nel cestino.
"In ogni caso, perché cucini? Pensavo avessi tre cuochi pronti a soddisfare ogni tuo desiderio"
Camila si alzò verso di lei e sospirò.
"Anche se abbiamo degli incontri niente male nei vari edifici e nel tuo ufficio, quello di stasera è il nostro vero primo appuntamento e io volevo solo che fosse speciale"Queste parole fecero così piacere a Lauren che le comparve sul viso un ampio sorriso.
"Aspetta, mi stai dicendo che questo è un appuntamento? Pensavo mi avessi fatta venire per fare sesso"
Camila notò quell’aria furbetta e capì che stava solo scherzando, le diede una pacca sulla spalla ma questo non fece che aumentare la sua risata.
"Va bene, va bene" disse infine l'agente togliendosi la giacca.
La poggiò sul bracciolo di una sedia e si risvoltò le maniche prima di tornare di nuovo in cucina accanto ad una Camila che la guardava incuriosita.
"Hai del petto di pollo?" Le domandò.
"Per far cosa?"
"Per salvare il disastro che hai osato chiamare cena"***
Camila poggiò il suo piatto, oramai vuoto, sul tavolino, prima di lasciarsi cadere all'indietro contro lo schienale del divano e chiudere gli occhi.
"Era divino" disse con un gemito di apprezzamento.
Lauren la fissò alcuni secondi prima di scoppiare a ridere.
"La mia piccata di pollo fa sempre questo effetto" rispose vantandosi con fierezza.
La minore si fece scappare una risatina, poi si raddrizzò e si voltò verso di lei.
"Cucini come una professionista e sei la modestia fatta persona" disse con un sorriso "cos’altro devo sapere su di te?"
Lauren poggiò a sua volta il piatto sul tavolo e portò alla bocca un calice di vino, prima di indossare un’espressione seria.
"Che ne diresti di, ho una moglie e tre figli che mi aspettano a casa?" Le suggerì dopo qualche secondo.
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The Free World
FanfictionCamila Cabello segna la storia degli Stati Uniti d'America diventando il primo Presidente donna del paese. Con il peso del mondo libero sulle spalle, dovrà adattarsi alla sua nuova vita alla Casa Bianca, dove conoscerà il suo staff e in particolare...