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~2 mesi dopo~

Oggi sono due mesi che Lui se ne è andato...
I suoi genitori di non mi hanno denunciata,ancora non ne ho capito il motivo,ma mi hanno detto che non mi sarei dovuta più avvicinare a loro e a tutti i loro amici e familiari;e così ho fatto.Ovviamente sono finita nel carcere minorile, e grazie all'ambasciata Italiana sono tornata in Italia, ormai il mio nome è scritto su tutti i giornali, sono:"il mostro che ha distrutto la felicità di migliaia di persone"

Mi avevano dato un bel pò di anni da trascorrere in carcere ma i miei hanno pagato una cauzione per farmi uscire e ora vi risparmio il bellissimo discorso fatto dai miei sui valori della vita eccetera eccetera. Ora conduco la mia vita,tutto procede come prima del grande incontro, se non calcoliamo che giro per strada con una "guardia del corpo" che mi deve proteggere dalla folla che mi segue d'ovunque io vada sempre pronta a prendermi e a sgozzarmi, e che per "ovunque io vada" io intendo quando vado dalla psicologa o quando devo andare da qualche parte con il permesso dei servizi sociali.

Ora sono comodamente stesa sul mio letto a cancellare tutti i "bellissimi" direct che mi arrivano ogni minuto da ragazza dolcissime che ,mi insultano con le peggio offese.Ma va be, intanto mi impegnano queste giornate, ovviamente non ho più amici, solo Jonatan che mi viene a trovare quasi tutti i giorni nella mia piccola prigione privata, meno male che c'è lui,potrei morire di solitudine da un momento all'altro, visto che sono ai domiciliari non posso uscire se non per fare ciò che è di necessaria importanza per i servizi sociali, ovvero ciò che ho detto prima, non posso neanche andare a scuola, ho un'insegnante privata.

Il suono del campanello mi distrae dalla lettura del messaggio di una tipa norvegese che mi offende con parole che neanche conosco.
Mia madre va ad aprire, penso sia Jonatan mi aveva promesso che sarebbe venuto per passare il pomeriggio con me dopo la sua emozionante mattinata nella galera pubblica chiamata comunemente Scuola.

Sento una persona salire per le scale, e allora apro la porta di camera mia e con mia grandissima sorpresa trovo Leonardo, cosa ci fa qui?!
"Ma tu non mi dovevi stare alla larga?!"
"Si lo so, ma ho pregato tua madre di farmi entrare, ora vieni con me, è importante!"
"E perché dovrei?!"
"Solo una parola:Shawn"
A sentire quel nome che ormai nessuno aveva il coraggio di pronunciare davanti a me, gli occhi mi si rimpierono di lacrime.
Mi manca, tanto.

"Lui ormai non c'è più, cosa c'entra ora?!"
"Eh dai, ti dico che è importante e che è qualcosa vicino a Shawn, e voglio che tu lo sappia da me e non da altri"
"OKAY, va bene, ma prova a toccarmi e ti uccido"😒

Intanto il campanello suona di nuovo, e quando mia madre apre, mi affaccio al piano di sotto e vedo Jonatan senza fiato come se avesse corso, ha una faccia preoccupata, e appena vede Leonardo si preoccupa ancora di più.

"Già glie lo hai detto?! Le hai rovinato di nuovo la vita?! La stai ingannando di nuovo per convincerla a tornare da te?!"
Urla Jonatan rivolgendosi a Leonardo
"Mi volete spiegare cosa succede?!" Dico
"Vieni con me,  andiamo via, dimentichiamo tutto questo, scappiamo in un paesino sperduto, dove potremo stare io e te, staremo bene" dice Leo avvicinandosi sempre di più
"Ma che stai dicendo?! Con te manco morta!" Dico facendo vari passi indietro.

Jonatan si mette tra noi due, e mancava poco che nin sferrasse un pugno sulla guancia del ragazzo davanti a lui.
"Questo è un coglione, ora dobbiamo andare, è importante" dice Jonatan
"Ma io non posso, devo restare qui"
"Per questo puoi uscire, è importante, ho la firma di tutte le persone che dovevano accettare di farti uscire" dice agitando un foglio
"Ma allora è una cosa organizzata da tempo e io non ne sapevo niente?!Grazie eh"
"Mi ringrazierai più tardi ora corri, magari facciamo in tempo"
"Ma per cosa?!"
"Ancora?!...ti ho detto corri"

Mi metto le scarpe, e trascino Leo fuori da casa mia mentre seguo Jonatan.
Ci facciamo quasi mezza città di corsa fino a quando non arriviamo alla stazione dei pullman, dove prendiamo quello che ci porta al...mare?!

"Perchè andiamo al mare, e qualcuno mi vuole dire cosa succede"
"Lo vedrai, non te lo voglio dire io cosa succede voglio che te lo dica lui o meglio loro" mi dice il mio migliore amico
" ma loro chi?!"
"Oh ma quante domande, stai zitta, almeno per questi quaranta minuti"

Il viaggio procede con moltissima lentezza, non so dove sto andando e soprattutto perché ci sto andando, ma mi fido del mio migliore amico.

Il pullman si ferma esattamente davanti ad un ponte, mi ricordo di questo ponte, io, Giorgia e Jonatan ci venivamo quasi ogni giorno quando eravamo in seconda media, era il nostro posto, dove potevamo stare da soli.
Non è cambiato nulla, è da molto che non venivo qui, osservando bene vedo tantissima gente in silenzio sul ponte, e mi sembra di riconoscere qualcuno, aspetta...
"Che cazzo ci fa Giorgia seduta sopra.." guardo attentamente "...Cameron!!"
"Jonatan che succede!?"

"È difficile da spiegare, allora.."
"Vabbe non ho tempo vado a chiedere cosa ci fa la Mia migliore amica con la bocca attaccata a quella di Cameron Dallas" dico infastidita e anche un po' arrabbiata incamminandomi verso i due.

Ma poi mi fermo, mi calmo, e ci ripenso, loro devono essere felici, e io li renderei tristi.
Con Cameron non parlo da quel giorno, e Giorgia non è più venuta a trovarmi non mi ha neanche scritto, e le cose che si dimenticano e meglio lasciarle stare.

Spazio autrice:
Come non detto, questo non è l'ultimo capitoluz.
Giuro che avrete prestissimo il prossimo capitoloo.
Lasciate tante stelline💕vi lovvo.

Life Of The Party ||Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora