Still Standing

MY LIFE

2 mesi dopo
(Alex)

La vita qui a Montréal si è dimostrata molto più faticosa e crudele di quanto mi aspettassi, vivo con Kevin in un piccolo appartamento nel complesso più economico della città e fatico ogni volta a mantenerlo, spesso e volentieri facciamo anche la fame oppure ci arrangiamo con il cibo trovato nei bidoni...è già Montréal non ci vuole proprio bene. Lavoro a nero come fattorino e spesso mi ritrovo a scorrazzare da una parte alľ altra della città come un dannato...il mio lavoro non basta a pagare le tasse, quindi mi limito a svolgere varie mansioni per una ridicola somma di denaro. Mi spacco il culo da due mesi, non abbiamo più visto Francis...ho sentito solo due voci al riguardo; la prima dice che è morto a causa delle crisi, la seconda cioè quella che mi ha raccontato James, dice che è stato intrappolato qui e usato come cavia dagli scienziati del posto...ovviamente Kevin non ha sentito di queste voci, ma da quel giorno non gli importa più nulla del padre. Grazie all' "aiuto" di Lazervich entrambi andiamo a scuola, Kevin frequenta la struttura con quelli della sua età, mentre io sono stato sbattuto nell' istituto C che per la cronaca è "istituto capitale esercito".
Quindi oltre al doppio lavoro mi sbatto nelle ore di lavoro e studio a scuola...che fatica.
Mi hanno buttato in una classe piena di disagiati, siamo solo in 4 maschi e le altre sono tutte scimmie mezze evolute e pensare che siamo in 15 figurati se eravamo di più. Le uniche persone che mi fanno stare bene nel tempo libero sono Kevin e James, senza di loro davvero non saprei perché sono qui. Qualche giorno fa, a pochi giorni dagli esami finali è stata aggiunta una nuova studentessa, si chiama Megan; inizialmente non ci ho fatto molto caso restandomene a cazzeggiare con James che appena l' ha vista è impazzito completamente. I giorni passarono e ormai la prova finale era alle porte, per chi non lo sapesse la prova finale è una prova dalla durata di 100 giorni, consiste nel sopravvivere alľ esterno delle mura e tornare indietro e ovviamente deve essere affronta da tutti i membri della sezione...quest' anno la prova sarà a coppie di 2 quindi spero di essere con James...passare 100 giorni con gli altri mi farebbe venir voglia di suicidarmi cazzo.
Finita la scuola, vado a prendere Kevin e torniamo insieme a casa;
durante il tragitto passiamo per vari quartieri malfamati che normalmente Kevin non potrebbe mai attraversare.
Siccome siamo poveri mangiamo da due mesi sempre nello stesso locale che si trova appunto in queste strade è così economico che non ha ne un nome ne una fottuta insegna. È gestito da un certo Johnny un tipo rozzo ma simpatico.
Entriamo nel locale e compro i nostri soliti burger al formaggio che ovviamente valgono come "Colazione/Pranzo/Cena".
Tornati a casa Kevin si mette a studiare, mentre io faccio una siesta di 30 minuti massimo.
Arrivano le 16, orario di lavoro mi vesto e scendo portando il mio zaino con me; mi dirigo alla prima tabella d' assistenza e prendo alcuni biglietti d' aiuto....oggi mi tocca pulire la cantina della signora Stone e aiutare il signor Garcia a riparare la sua auto....infine devo tornare a casa per studiare...vita di merda.
Torno a casa che sono le 2 di notte, piove e mentre cammino intravedo al lato di un 24 ore una ragazza che piange, decido di passare oltre e farmi giustamente i cazzi miei ma pochi metri dopo, prima di girare l' angolo sento un urlo e mi giro nella sua direzione, nell' oscurità scorgo una figura maschile che la prende per il collo e la trascina con se chissà dove, per probabilmente abusare di lei. Butto a terra lo zaino e chiamo quell' uomo

Alex- Ei tu! Ti conviene lasciarla andare!
Tizio- E tu...chi saresti?!
Alex- Uno a cui non piacciono i coglioni come te.
Tizio- Che c'è la vuoi tu?!
Alex- Oh no, voglio solo che la lasci stare.
Tizio- Credo sia impossibile...sparisci ragazzo.
Alex- Quindi devo proprio farlo?
Tizio- Cosa?
Alex- Questo.

Corro verso di lui, che lascia cadere la ragazza e si prepara in posizione di guardia, provo a colpirlo con un pungo in salto, ma riesce a bloccarlo con una mano, poi con la stessa mano con cui ho tirato il pugno lo afferro dal polso e lo tiro verso di me, successivamente lo colpisco con varie ginocchiate allo stomaco facendogli perdere fiato e lo spingo; con le sue ultime forze prova a colpirmi con un gancio che però schivo e infine lo stendo con un montante destro alla mandibola.

Alex- Ti costeranno un po' le cure per questo pestaggio...sappilo. Peccato che non avrai più un soldo.

Mentre è incapace di opporre resistenza lo perquisisco, rubandogli qualche credito e le chiavi di casa. Mi avvicino alla ragazza e le tolgo il capuccio, scoprendo che è Megan.

Alex- Megan? Che ci fai fuori a quest' ora?!
Megan- Non sono affari tuoi...comunque grazie per prima....saresti?
Alex- Alex, andiamo a scuola insieme... Aspetta...stai sanguinando.
Che hai sul braccio?
(Provo a scoprirle la manica ma mi blocca immediatamente)
Megan- Come ho detto prima, non sono cazzi tuoi.
Alex- Va bene allora....ci vediamo domani a scuola.
Megan- Alex, aspetta! Non è che potresti ospitarmi sta notte? Non ho nessun posto dove andare...prometto che domani sloggerò giuro.
Alex- Veramente io vivo in un piccolo buco insieme a mio fratello, ma se non hai nessun posto dove andare, va bene.