Prende il tappo della bottiglia di birra che stava bevendo e fa con le mani delle mosse come farlo scomparire. Si alza dalla sedia e viene verso di me. Mi sposta i capelli dietro l'orecchio e mi guarda negli occhi. Allunga la mano verso il mio orecchio e prende il tappo della birra che non so come ci sia finito lì e si allontana. Ci rimango malissimo, pensavo facesse un'altra cosa.
<Wow!> Dico con un sorriso, falso. Mi stavo ricredendo troppo. Stavo rischiando di innamorarmidi nuovo. Non potevo. Avevo già sopportato troppo. Voglio tornare a casa, mi invento qualcosa per farmi riportare a casa mia.
<Mi sto sentento poco bene, mi sa che ho la febbre, potresti riportarmi a casa?> Mi invento.
<Certo ora andiamo, tutto apposto?> Mi chiede
<Si già te l'ho detto, mi sento la febbre> Rispondo un po scorbutica, ma mia ha fatto rimanere male prima.
<Va bene, calma> Annuisce. In macchina non parliamo. Ma quando mi accorgo che sta sbagliando strada gli dico:
<Hai capito male, devi riportarmi a casa mia, non tua!>
<Perchè? Ho fatto qualcosa di male?> Mi chiede e lo guardo un pò tipo "si, mi aspettavo un bacio da te, non hai fatto nulla di che" ma mi limito solo con un sempice no. Vedo che però non cambia direzione e continua la strada verso casa sua.
<Non hai capito, voglio tornare a casa mia!!>
<Ma perchè? Che ti ho fatto?>
<Nulla, non mi sento bene, prendo delle medicine e me ne vado a dormire!>
<Anche a casa mia ci sono e medicine, capisco ce c'è altro, sei strana, mi idci che hai?>
<Senti non so che cosa pensi e non mi interessa, ma non sei nessuno per dirmi dove devo stare, e posso decidero da sola, non sono una bambina, quindi ora per farvore riportami a casa mia.> Dico tutto un fiato. Lui accosta la macchina mi prende dolcemente e mi attira a lui baciandomi con calma. Io però lo allontano, guardandolo un attimo e facendo segno di no con la testa.
<Potresti riportarmi a casa?> Dico a bassa voce, cercando di non piangere. Lui annuisce senza dire una parola e cambia direzione. L'aria si fa pesantissima e non diciamo nulla. Arrivata a casa lo saluto con un grazie e salgo fino al mio appartamento. Mi butto sul divano e inizio a piangere. Ma perche cazzo l'ho fatto?? Non era la cosa che desideravo di più oggi? Ma che mi è preso???? Mi butto in doccia ripensando al casino che ho combinato. Ma come ho fatto ad allontanalo? Che razza di stronza sono? Esco dalla doccia e mi metto al letto, con un solo pensiero in mente.ECCO IL CONTINUO DEL PRECEDENTE CAPITOLO, è CORTO PERCHE è APPUNTO IL CONTINUO. L'HO SPEZZATO SOLO PER CREARE UN PO' DI SUSPANCE.? CHE NE PENSATE?
STAI LEGGENDO
"Si ritorna sempre dove si è stati bene."//Dries Mertens♥
FanfictionLa storia è ambientata in Italia, a Pescara. Cecilia, una ragazza di 19 anni, fidanzata da 2 anni, sta vivendo un periodo bruttissimo; ha seri problemi familiari ed è in crisi con il suo ragazzo che la tratta puntualmente malissimo facendola stare m...