CAPITOLO 39

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Finisco di preparare la valigia per andare in Polonia con Piotr. Nella valigia metto gusto poche magliette e pantaloni.
Vado a casa di Piotr e lo trovo già sotto casa sua ad aspettarmi. Lui non sa nulla di Dries perche non ho avuto occasione di dirglielo.
<Hei> Mi viene in conto abbracciandomi.
<Piotr...> Dico solo prima di scoppiare un un pianto liberatorio, anche se ho pianto tantissimo, proprio quello che mi ero ripromesso di non fare.
<Ceci, hey, calmati> Dice sussurrando e baciandomi la testa.
<Dai vieni, andiamo in auto, l'aereo non aspetta> Dice poi prendendomi per mano e portandomi alla macchina che si trova nel garage.
<Ti va di parlare?> Mi chiede Piotr mettendo in moto la macchina che ci porterà all'aeroporto.
<Dries, ha un altro figlio> Riesco solo a dire prima di mettermi di nuovo a piangere.
<Cosa? Con chi?>
<Ricordi quando ti ho parlato della sua ex, Kat?>
<Si?>
<Ecco, con lei, o meglio, non è sicuro che è suo> Continuo sempre piangendo.
<Non me lo sarei mai aspettato>
Dopo minuti di silenzio, Piotr riprende a parlare.
<Ma del tuo bambino che ha detto?>
<Nulla, ha detto solo che era felice, poi mi ha detto di Kat>
<A Lorenzo non ha detto nulla?>
<No, probabilmente perché lui sta messo peggio>
<Già>
Dopo una decina di minuti siamo arrivati all'aeroporto, aspettiamo il nostro volo e saliamo sull'aereo.
Comincio a guardare "13 rason of why" e dopo un paio di episodi mi addormento.
Quando mi sveglio siamo ancora in aereo e Piotr dorme sulla mia spalla.
Quindi prendo le cuffiette e le inserisco nel telefono, faccio partire la mia Playlist che ho chiamato 'Quel che si chiama droga'. Dopo mezz'ora di canzoni, mi addormento anche io.
Vengo svegliata dal rumore del microfono dell'aereo che ripete la frase 'Il volo 23 è arrivato alla stazione polacca' in 5 lingue diverse.
Sveglio Piotr e scendiamo dall'aereo, poi prendiamo un autobus per arrivare a casa deo polacco.
Dopo una ventina di minuti siamo arrivati.
<Questa è la casa dove abito solo io,quella in vendita sta dall'altra parte della città> Mi spiega Piotr aprendo il portone.
Entriamo e non posso far a meno di notare la grandezza dell'atrio, il resto della casa è ben arredato, pulito e sapazioso. Niente male.
Mettiamo a posto i bagagli dopo riusciamo in città per andare a casa dei genitori di Piort.
Si trova a pochi isolati da casa sua. È una casa singola, con un giardino ampio e ben curato.
La mamma è fuori che innaffia la piante e non appena vede Piotr, si toglie gli occhiali che portava poco prima e ci viene incontro.
Piotr alza una mano per salutarla e si abbracciano.
<Mamma, lei è Cecilia, è una mia amica, ha avuto un po di problemi, e quindi l'ho fatta venire.
<Salve> La saluto.
<Ciao, sei la benvenuta>
<La ringrazio molto>
<Mamma, le chiavi della casa?> Le chiede poi Piotr. <Le vado a prendere> Dice e va a prenderle in casa.
<Eccole> Le da a Piotr.
<Va bene, ci faccio un salto poi mi parli di quelle persone che la vogliono vedere>
<Va bene, sta sera?>
<Boh, facciamo da soli>
<Come vuoi, ciao>
<Ciao> La salutiamo io e Piotr. Lei rientra e noi andiamo alla casa in vendita.















&quot;Si ritorna sempre dove si è stati bene.&quot;//Dries Mertens♥ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora