CAPTIOLO 23

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C'è qualcuno nella mia stanza, mi tiene la mano, non riesco a capire chi possa essere. Probabilmente Dries. Però mi devo ricredere quando sento la sua voce pronunciare questa frase che mi inquieta un pò:
<E tu chi sei?> Capisco che si sta riferendo alla persona che è accanto a me quando toglie la sua mano dalla mia. Ho gia stretto la mano di quell'individuo, ma non ricordo bene dove.
<No tu chi sei> Riconosco quella voce. E non potrebbe far più male di cosi. Non riesco a crederci. Dopo tutto quello che ha fatto.
<Ok, mi chiamo Dries Mertens, lei è la mia ragazza, ora dimmi chi sei tu e perché le stai tenendo la mano in quel modo>  Piango dentro. Questo non ci voleva proprio.
<Non sono affari tuoi, lasciaci in pace ora. Lei non è la tua ragazza> Risponde la persona.
<Certo che lo sono, tu non solo vieni qui, ma mi cacci via e dici che lei non è la mia ragazza, insomma, si può sapere chi sei e che cosa vuoi? Sicuramente ti starai sbagliando> No, non si sta sbagliando, io lo conosco perfettamente.
<No, non mi sbaglio, lei si chiama Cecilia e ripeto, è la mia ragazza> Col cazzo.
<Mi dici il tuo nome?> Si sente dalla voce che Dries sta iniziando a spazientirsi.
<Non ti interessa> Antipatico fino alla fine.
<Ok, ok come dici tu, ma vattene>
<C'ero prima io, penso che quello che se ne debba andare sei tu> Dries non gli risponde ma sento il ragazzo dire:
<Ahia, ma che cazzo fai, sei scemo?> Non so cosa gli abbia fatto, ma ha fatto bene.
<Che sta succedendo qui? Ci sono pazienti che sono tra la vita e la morte> Esordisce la dottoressa.
<Ci scusi, ma è lui che mi ha aggredito> Dice il ragazzo che è venuto a trovarmi.
<Certo> Dries.
<Calmatevi o sarò costretta a cacciarvi> Dice la dottoressa andandosene.
<Mi vuoi dire come ti chiami?> Dries insiste, giustamente.
<Gianbattista Orazio> Si e io sono la Regina Elisabetta.
<Fai poco lo spiritoso>
<Senti, ma che vuoi?? Stavo in pace con lei perché ho fatto una cosa, ma mi sono pentito e so che lei mi perdonerà> Ti sbagli di grosso bello mio.
<Ok, vuoi stare? Stacci, ma ci sarò anche io> No Dries, devi mandarlo via.
<Ok> No.
Sto malissimo, sia fisicamente che moralmente.  Qui a canto a me c'è quella persona, quella persona che è stata la causa di tutti i miei mali, la causa del mio tentato omicidio, la causa del mio malessere, la causa del mio autolesionismo e della mia anoressia. Non c'è cosa più infame, da parte sua, che ripresentarsi qui, come se nulla fosse accaduto, come se fosse stato solo uno di quei litigi che caratterizzano la vita di tutti noi. Magari lo fosse. Invece è qualcosa di molto più grave. Sento squillare il telefono al ragazzo che è tutt'ora accanto a me, sento anche che riattacca e risponde con un messaggio, il mio udito è molto acuto, non so perché, ma è sempre stato così.
<Ok, devo andare, ma domani tornerò a riprendermi ciò che mio> Dice il ragazzo e se ne va. Dries non gli risponde, tanto non ce la farà mai. Mi fa letteralmente schifo, nel vero senso della parola. Io mi chiedo, con che faccia si ripresenta qui, dopo essersi comportato cosi??
Sento Dries avvicinarsi a me e stiengemi la mano, faccio molto fatica,  moltissima, ma alla fine riesco a ricambiare il suo gesto, anche se minimamente.
<Oddio, riesci a sentirmi?> Ovviamente non riesco a rispondergli, ma faccio lo stesso gesto di prima.
<Amore mio, non vedo l'ora di poterti riabbracciare. Mi manchi> Lei sue parole mi commuovono, è un ragazzo dolcissimo, si vede che è innamorato di me, così come io lo sono di lui. Senza ombra di dubbio.
<L'orario delle visite è finito> Lo speaker dell'ospedale interrompre quel momento che avrei voluto non finisse mai. Dries prima di andarsene mi bacia, faccio il massimo sforzo per ricambiarlo e minimamente ci riesco.
<Dottoressa, potrei sapere delle sue condizioni? Prima ho sentito che stringeva la mano> Chiede Dries alla dottoressa.
<In effetti stiamo vedendo dei miglioramenti, e crediamo sempre di più nella sua guarigione, ciò però vuol dire che dovremo operarla per rimuovere l'ematoma, un rischio, ma è una ragazza forte, e le probabità che si salvi sono superiori al contrario> Sono sicura che ce la farò. Mi sto impiegando tanto per non crollare, anche se non è facile, soprattutto dopo la comparsa di quell'idiota.
<La ringrazio> Conclude andandosene Dries. Però il ritorno di quello stupido mi tormenta, è come se fosse sempre vicino a me e se stesse ripetendo le sue cattive parole in continuazione contro me. Cerco di non pensarci più di tanto e mi addormento.



HEY, SECONDO VOI CHI È IL RAGAZZO CHE È TORNATO E CHE A CECILIA DA TANTO FASTIDIO?? COMMENTATE E VOTATE QUESTA STORIA, E SOPRATUTTO CONSIGLIATELA A TUTTI, HO INTENZIONE DI SCRIVERNE ALTRE E HO BISOGNO ANCHE DEL VOSTRO SUPPORTO. GRAZIE A CHI LO FARÀ♥


&quot;Si ritorna sempre dove si è stati bene.&quot;//Dries Mertens♥ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora