9

2.4K 178 53
                                    

<<Drake svegliati, siamo arrivati>> mi scuote piano, convinta che dorma.

<<Quanto ho dormito?>> Mento, stiracchiandomi pigro.

<<Tre ore, per tutto il resto del viaggio>> sorride.

<<Okay, dammi un attimo per svegliarmi.
Siamo già a casa tua?>> Chiedo, stupendomi della calma che c'è per la strada.

Un agglomerato di casette tutte uguali, nei toni del panna, con steccato bianco e prato all'inglese.

Alcune monovolume parcheggiate a muso avanti, sostano difronte ai garage.

La fantasia non regna sovrana in questo paese.

<<Ci siamo quasi, tra qualche casa c'è la mia>>

Riavvia il motore, saluta qualcuno e ingrana la prima.

<<Okay, allora che la commedia inizi>> le rivolgo uno dei miei sorrisi conquistatori.
Abbocca come una trota all'amo.

<<Dunque, ti avverto.
Mio padre non la prenderà bene, non credo sia pronto a vedermi fidanzata.
Ma tu non scoraggiarti, d'accordo?>>

<<Tranquilla, sarò un fidanzato modello.
Zelante, cortese e molto innamorato>> le regalo uno dei miei sguardi, a cui nessuna vittima resiste.
Si apre come un fiore sotto i caldi raggi del sole.
Il sole, darei qualsiasi cosa per sentirlo di nuovo sulla pelle.
Ma presto sarà così, una volta che...
No, stop!
Non devo pensare al piano, debbo concentrare le energie per fare in modo che nessuno dei Velsin mi smascheri.

<<Ci siamo, la prossima è la mia casa.>>

Un secondo dopo, svolta nel vialetto curato all'inverosimile.

La porta d'ingresso si apre, facendo uscire la madre.
Sunny tira il freno a mano e si catapulta fuori, facendosi avvolgere dalle braccia materne.

<<Tesoro! Che bello vederti.>> sorride a tutta bocca, ma dura poco.

Il sorriso le muore non appena esco dalla macchina e, in poche falcate, mi affianco a Sunny.

<<Mamma lui è Drake, il mio... ehm, fidanzato>> la bocca della donna si apre fino a formare una o perfetta.

<<E da quando ti sei fidanzata?>> Il tono è glaciale.

<<Da un mese, signora.
Sono felice di conoscerla, Sunny mi ha parlato tanto di voi>> tendo la mano.

Non la stringe.

<<Avresti almeno potuto avvisare.
La casa non è in ordine e sai bene che a tuo padre non piacciono gli ospiti a sorpresa>> si trincera dietro a questa scusa.

<<Voleva essere una sorpresa, mi spiace aver causato trambusto.
Ci fermeremo solo qualche giorno, non disturberemo troppo>> si abbatte.

<<Se la mia presenza è fonte di diatriba, posso alloggiare in un motel o una pensione.
Lungi da me provocare del malcontento>> intervengo.

La donna resta sorpresa dal mio modo di parlare.
Le leggo la mente e non so come mi trattengo dallo scoppiarle a ridere in faccia.
Mi ha preso per uno scimmione tutto muscoli e poco cervello. Alla faccia del non giudicare eh.

<<Che sciocchezza, sei il benvenuto.
Entriamo adesso, Tobias è ansioso di vederti>> sorride ma non con gli occhi.
È diffidente, lo sento, mi lancia occhiate di sottecchi, mentre varca la soglia.

<<Permesso?>> Chiedo educato.
Non sanno che devo essere invitato ad entrare.
<<Certo, entra.>> Mi accoglie.
Varco la soglia e mi ritrovo catapultato nella famosa serie tv, La casa nella prateria.

SIAE Drake SU AMAZON.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora