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L'alba è alle porte, penso, mentre li guardo dormire abbracciati. Ha provato a fregarmi, gliel'ho lasciato credere. Lo tengo d'occhio costantemente, da quando questa storia è iniziata. Anzi, a voler essere sinceri, l'ho tenuto d'occhio dal momento in cui l'ho trasformato.
Non per niente io sono il più furbo, ma lui, a quanto pare, ancora non l'ha capito. Ed è per questo che sono qui, per rinfrescargli la memoria. Lo avevo avvertito che avrei rimesso via la sua anima, e lui ha pensato bene di scappare. Ma basta tergiversare, il momento è giunto. Reinserirla non sarà per nulla doloroso, farò in modo che sia così, per non svegliarlo e fargli una bella sorpresa, dopo essermene andato.
Cerco di leggere nella mente, sta sognando la sua giovinezza e lei. Ma qualcosa stona, come se volesse celare un segreto che, se scoperto, causerebbe dei problemi. Ma a chi? A lui, a me, al piano?
Sono da sempre un essere curioso e non mi piace che mi si nascondano le cose. Per questo, una volta che avrò estirpato l'anima, manderò il mio segugio a tenerli d'occhio, facendo in modo che sia le mie orecchie ed i miei occhi.
Mi alzo dalla sedia, prendendo la scatola e aprendola, pongo le mani sul suo torace e la attiro a me, prendendola con due dita. La ripongo nella sua gabbia e, dopo un'ultima occhiata, li lascio soli.
A presto, mio caro Vlad, a molto, molto, presto.

Scatto a sedere nel letto, con una sensazione di panico e vuoto, dentro, che mi strazia. Lou deve essere qui, o almeno c'era, e ha preso di nuovo ciò che era suo.
Mi volto verso Sunshine, stesa al mio fianco, ancora addormentata. Che fare adesso? Si renderà conto che non sono più lo stesso, dato che tutto quello che ho provato e sentito, in questi giorni da umano, è stato dimenticato. Un regalo di Lou, certamente.
Mi alzo, con di nuovo la super velocità, ed esco sul ponte superiore. Il sole decide di sorgere in quell'istante, senza che possa più bearmi del suo calore, senza che io possa più sentire alcunché. La rabbia mi pervade, prepotentemente, ma devo dominarmi, o commetterò una sciocchezza.
Questo, mi porta a riflettere; se Lou ha deciso di riprendere l'anima, vuol dire che siamo alla fine. Il suo piano sta per compiersi. E Sunshine ne farà le spese.
Rimango basito da ciò che ho appena pensato. In tutto questo tempo non ho mai provato nulla, anche e soprattutto pensando alla fine che farà. Ma adesso è diverso, sento uno strano miscuglio, dentro di me, come se davvero non fossi del tutto inanimato.
<<Ed è così. Solo che mio fratello non lo sa>> la voce di Daniel, al mio fianco.
<<Di che diavolo stai parlando?>> Domando, ancora più confuso.
<<Diciamo che è un regalo, ma non posso dire da parte di chi.
Questa mattina, quando mio fratello è venuto a voi, ho ricevuto alcuni ordini. Mi è stato comandato di fare in modo che un pezzo della tua anima rimanesse. Ovviamente senza che Lucifero se ne accorgesse>> spiega.
<<Non capisco.>>
<<Ricordi cosa ti dissi tempo fa, sul fatto che questa guerra riguardasse solo mio padre e lui? Be' siamo passati al contrattacco. Dato che Lou ha fatto le sue mosse indisturbato, la bilancia ha spostato l'ago verso la sua fazione.
Mio padre ha solo messo un contrappeso che, come avrai capito, è parte della tua anima>> racconta.
<<Che cosa devo fare?>> Voglio sapere.
Si volta verso il mare e osserva la linea dell'orizzonte.
<<Salvala. Sai quanto è importante per noi, per te. Se la salvi avrai un'anima in meno sulla coscienza.
Certo, questo non cancellerà tutte le vite che hai preso, né ti garantirà la salvezza, ma è comunque un inizio, non trovi?>>
<<Perché è così importante per voi? È solo una ragazza timida e introversa!>> Sbotto.
<<Gli umani, che papà li abbia in gloria, hanno un detto: L'apparenza inganna. Non posso dirti altro, ma fidati, Sunshine è più di ciò che sembra. Ad ogni modo, mio padre tiene molto a lei, e vuole che... ma sto dicendo troppo. Fatti bastare questo, Vlad, scegli la giusta via, la via onesta, in memoria delle tue origini.>>
<<Daniel non posso. Sai bene di cosa è capace tuo fratello. Non ci vorrà molto prima che capisca di essere stato ingannato, allora attuerà la più sanguinaria rappresaglia.>>
<<Ne siamo consapevoli. Non pensare che solo per il fatto di essere dalla parte dei buoni, siamo degli sciocchi.
Questa guerra si trascina dagli albori, molto prima che tu o chiunque altro nasceste. Sappiamo ciò che facciamo e tu... devi avere fede.>>
<<E come pensi che ci riesca, se nessuno mi dice nulla?>> Replico, abbastanza incavolato.
<<Perché la fede è proprio questo! Credere, senza avere alcuna certezza. Adesso devo andare, mi stanno chiamando da un'altra parte. A questo proposito, è Annabeth, Tobias è peggiorato, sta morendo>> e detto questo, con uno svolazzo, sparisce.

Dabbasso sento il cellulare di mia moglie squillare. La sua voce, ancora piena di sonno, si incrina.
Annabeth le sta dicendo di suo fratello. Sento lo scorrere delle sue lacrime, il telefono che si spacca a contatto con la parete e poi... le sue urla disperate.
Dopo un attimo di immobilità, corro da lei, cercando di esserle, per quanto possa, di conforto.
<<Sunshine!>> Esclamo, entrando in camera.
Si volta verso di me e io muoio.
<<Toby>> dice solo, prima di accartocciarsi in sé.
La afferro, prima che voli per terra.
<<Ti porto a casa, subito>> non ci penso neppure, prima di dire queste cose.
<<Mi... mi dispiace, ho rovinato tutto!>> Si dà la colpa.
Le afferro il volto e la fisso negli occhi.
<<Non dirlo neppure. È tuo fratello e devi stare con lui. A questo proposito, devo riferirti un suo messaggio. Ci siamo parlati poco prima della funzione.>>
Mi guarda attenta, ed io racconto. Ma, come avevo previsto, si rifiuta di ottemperare alla richiesta del fratellino.
<<Non mi importa. Gli voglio bene, Drake.>>
<<Lo so tesoro. Per questo partiremo subito. C'è un eliporto, non molto distante. Ci riporterà a Pisa, dove prenderemo il jet.
Speriamo solo di essere in tempo>> sussurro.
<<Grazie, davvero, di tutto. Ti amo Drake, con tutta l'anima>>
<<Non dirlo nemmeno. E so che non te l'ho mai detto ma, ti amo anche io Sun. Adesso andiamo, il tempo stringe.>>
Si volta ed inizia a vestirsi, raccogliendo le sue cose.
Voi penserete che questo sia uno dei momenti più tristi, che io possa aver passato. Be' non è così, il momento più triste lo ricorderò per sempre, per tutta l'eternità che ho davanti, e non è questo, il momento più triste è stato quando...

"Ed in quel momento, quando mi svegliai di fianco a lei, mi resi conto di essere di nuovo un vampiro. Fu l'attimo in cui... desiderai di morire."

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