<<Perché sei qui?>> Lou, seduto sul suo trono.
<<Ci sono complicazioni.
Gli angeli si sono messi nel mezzo>> spiego.
Cambia espressione in un attimo.
<<Dannati! Lo sapevo che sarebbe successo.
Non possono starsene tranquilli sulle soffici nuvole, eh no! Devono per forza intromettersi nei miei piani>> sbraita.
<<Che facciamo adesso?>> Chiedo consiglio, non sapendo come muovermi.
<<Dobbiamo affrettare le cose, Drake.
Inventati qualcosa e portala via, è necessario allontanarla da loro, da quella casa e soprattutto dall'angelo>> trama, perdendo un po' la calma.
<<E come la convinco? Mica la posso portare via di peso!>>
Fa tutto facile lui.
<<Questo è un tuo problema.
Come, non mi interessa, basta che torniate al campus>> parla dandomi le spalle.
<<Ma una cosa è ancora più pressante.
Non devi, in nessun modo, permettere all'angelo di avvicinarsi e parlarle.
Se questo accade, tu puoi dire addio a quel che hai di più caro.
Io dovrò rinunciare ai miei interessi e, come puoi ben capire, tutto questo è inaccettabile!>>
<<Senti Lou, potresti dirmi che cosa c'è sotto? In questo modo posso svolgere al meglio il compito.
Così, senza sapere e senza dettagli, mi leghi le mani.
Lo comprendi certamente anche tu>> tento.
<<Scordatelo.
Non mi fido di te e non voglio che ti immischi nei miei affari.
Le motivazioni restano soltanto mie, tu pensa ad obbedire come un bravo soldatino>> ringhia, furibondo.
<<Adesso vai, hai un compito da portare a termine>> schiocca le dita e mi ritrovo nella mia camera, a casa Velsin.
Mi stendo sul letto, cercando una soluzione per rimuovere l'ostacolo che si frappone tra me e la riuscita del piano.
Mi immergo totalmente nei miei pensieri, fin quando uno strascicare di piedi, sul legno del pianerottolo, mi distrae.
Si ferma davanti alla mia camera, e apre la porta piano piano.
<<Drake?>> La voce è quella di Sunny.
<<Sì tesoro, sono sveglio entra>> mi siedo sul letto, con le gambe di fuori.
<<Stai bene?
Come mai non dormi, sono le due passate>> lancio un'occhiata distratta alla piccola sveglia digitale, sul comodino.
<<Quello che è accaduto oggi mi ha scosso.>> Le mento.
Fa qualche passo e siede affianco a me.
<<Come posso aiutarti?>> Si preoccupa.
<<Senti Sun, devo essere sincero.
Visto che tra poco ci sposeremo, non voglio iniziare una vita con te partendo con una menzogna.
Mi sento in imbarazzo e a disagio, in questa casa.
Percepisco il malcontento e l'ostilità dei tuoi.
Vorrei tornare al campus>> non prende bene questa notizia, ma fa buon viso a cattivo gioco.
<<Va bene.
Preparo i bagagli>> si alza, ma la fermo trattenendola per un polso.
<<Puoi restare se vuoi.
Non ti voglio costringere a rientrare se non è quello che desideri.
Sono in grado di badare a me e, ti prometto, farò il bravo>> le lancio quel salvagente, pregando che non vi si aggrappi.
<<No.
Non è questione di fiducia, ma sei il mio fidanzato.
Ed il compito di una buona moglie è di alleviare le pene, non fortificarle.
Verrò con te, non mi manca di certo l'occasione per rivedere la mia famiglia>> non sente ragioni, io sono più che entusiasta.
<<Va bene allora, sei davvero un tesoro>> le carezzo la mano, col pollice.
Vedo le sue pupille dilatarsi, il respiro farsi corto e il calore pervaderla.
<<Inventerò qualcosa che giustifichi la nostra improvvisa partenza.>> Dice.
<<No Sun.
Spetta a me, dato che sono io la causa. Dirò che ci sono stati dei problemi al campus e la mia presenza è richiesta, va bene?
Non voglio che menti per me>> la raggiro, con questa falsa preoccupazione.
<<Certo, come vuoi tu>> ma c'è qualcosa che stona.
<<Sunshine che cosa c'è?>> Le domando. China la testa, come a vergognarsi di ciò che la rende così imbarazzata.
<<Nulla Drake, è tutto a posto>> ma mente, lo sento bene.
<<Non è vero>> la tiro più vicina, le metto le mani sui fianchi attirandola a me. La spingo fino a farla posizionare cavalcioni, sulle mie ginocchia.
<<Parla con me, apriti>> cerco di fare leva sul suo punto debole.
<<Me ne vergogno, tesoro.
Se mi confido, potrei darti un'impressione sbagliata e non lo voglio>> cede, di poco.
<<Non essere sciocca! Nulla potrebbe convincermi a cambiare idea su di te>> la rassicuro.
Tira un lungo sospiro e si prepara a vuotare il sacco.
<<Vedi, stavo sognando.
Il sogno riguardava me e te, già sposati.
Era tutto così bello, dolce e passionale.
Mi è balenata per un attimo l'idea di accelerare i tempi e non aspettare neppure questi due mesi.
Scappare a Las Vegas e sposarci in segreto>> si libera del peso, arrossendo violentemente.
Il sesso, questa è la chiave per averla.
<<Amore, per quanto anche io vorrei usare una corsia preferenziale, non credo che sia il giusto modo.
Insomma non sarebbe corretto verso i tuoi, soprattutto per Tobias.>> Spiego.
<<Lo so ma...
Come dire, adesso che so di doverti sposare, non riesco a pensare a niente altro.
Non mi interessa l'abito bianco, la sfarzosa cerimonia.
Mi importa solo di te, con me.>> Uh-uh, brava Sun!
Mi rende davvero il compito troppo facile.
La osservo attentamente, prendendo una decisione.<<Facciamo così, domattina parlerò con tuo padre. Sopporterò questa situazione, per amor tuo, e accorceremo i tempi>>
<<Lo faresti davvero, Drake?>>
Sembra sorpresa, genuinamente sorpresa. Vorrei scoprire che diavolo le hanno fatto, per renderla così timorosa e insicura.
<<Certo.
Non dovresti neppure chiederlo. Ti ho detto che mi piaci, ma neppure questo si avvicina a ciò che provo.
Non mi piaci soltanto, Sunshine, mi sto innamorando di te>>
Mi afferra la testa e mi bacia, lasciandosi trasportare.
Faccio appello a tutto il mio self-control per non strapparle i vestiti e la giugulare.
<<Calma, tigre! Dammi respiro>>
Le sorrido, scansandola appena.
<<Scusa>> mormora, con un mezzo sorrisetto.
<<Non scusarti, mi piace sapere che anche tu mi desideri.
Ma non voglio che la nostra prima volta sia in casa tua, o che ci interrompano.
Quindi, da bravo gentiluomo, ti fornisco una distrazione. Prendi il mio cellulare e iniziamo a cercare un posto vicino all'ateneo dove andare a vivere.>>
Stavolta resta davvero a bocca aperta.
<<Avanti su, non temporeggiare.>> La sprono.
Obbedisce e inizia a cercare.
<<Appartamento in condominio, casa indipendente, o che altro?>> Si premura di domandare.
<<Una bella casetta indipendente.
Il condominio non mi piace.
Cerchiamo una casa con almeno tre camere ed un bel pezzo di giardino>> mi sento davvero come un uomo comune, mentre interpreto questa messinscena.
<<Agli ordini.
Ma Drake, te lo chiedo un'ultima volta, sei davvero sicuro?>>
<<Sunshine, a dispetto di tutto quello che ho sempre creduto, il colpo di fulmine esiste.
Mi sei entrata dentro subito, con prepotenza.
Immaginare un futuro con te, compiere un passo come questo, anche se ci conosciamo pochissimo, non è un sacrificio.
Tutt'altro>> ribadisco.
Sembra fare pace con sé stessa, mettendo da parte, una volta per tutte, le sue paranoie.
<<Avanti, futura signora Seward, iniziamo la ricerca>> le tolgo l'apparecchio di mano, ed inizio a pianificare il mio futuro.
Il mio riscatto, finalmente, è vicino.<<Che diamine sta succedendo qui?>> La voce imperiosa di Velsin ci strappa, o meglio strappa lei, al sonno in cui siamo caduti.
<<Scusa papà, ci siamo addormentati dopo aver fatto quattro chiacchiere>> si giustifica.
<<Nello stesso letto?>> Gli escono gli occhi fuori dalle orbite.
<<Di questo me ne assumo la colpa.
Ho chiesto a Sun di aiutarmi in una ricerca>> la difendo.
<<Lo credo bene che è stata colpa tua! Mia figlia non è quel tipo di ragazza>> sibila.
<<Papà, non è accaduto nulla.
Abbiamo solo dormito!>> Si vede che è impensierita.
<<La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni!>>
Non dubitavo che tirasse fuori uno dei suoi proverbi "divini".
<<Signor Velsin...>> mi blocca con la mano.
<<No! Non tollero scostumatezze nella mia casa.
Qui vige il rispetto, ragazzo, portare nel tuo talamo la mia bambina, non è tollerato.
Vai in camera tua, prega e medita affinché Dio ti perdoni>> la afferra per un braccio e la spintona.
<<La lasci, subito!>> Ringhio.
<<Stanne fuori, lei non è affare che ti riguarda!
Anzi, vattene da questa casa, il fidanzamento è rotto.
Sunshine sposerà Noah, così come era stato deciso>> la spinge nella sua stanza, mentre lei urla e batte i pugni sul battente chiuso a chiave.
<<Capisco>> dico solo.
Vado al comò, ignorando il dolore che mi provoca il crocifisso, nuovamente esposto alla vista.
Prendo il blocchetto degli assegni e lo porgo all'uomo.
Ho capito di che pasta è fatto.
<<Faccia lei il prezzo.
La consideri un'offerta per la sua parrocchia, ed il via libera ad un matrimonio in tempi brevi con Sunshine.>>
Non fa una piega, afferra il libretto, scrive l'importo e me lo restituisce.
<<Mi sposi con Sun e potrà avere i soldi.
Immagino che sia una cifra ben maggiore, di quella che poteva racimolare facendole sposare quell'idiota>> colpisco e affondo.
Abbassa gli occhi, ma non smentisce.
<<Quando sarai padre anche tu capirai.
Quando volete celebrare le nozze?>> Chiede, sommessamente.
<<Al più tardi giovedì>> intimo.
Non dice nulla, china ancor più il capo.
<<E sia, giovedì sposerai la mia bambina>> volta le spalle, gira la chiave nella serratura, liberando Sun, sparisce oltre le scale.
<<Che è successo?
Come lo hai convinto?>> Sussurra, allibita.
<<Ho fatto quello che un uomo di valore fa.
Ho detto la sacrosanta verità.
Giovedì ci sposiamo>> le carezzo la testa, osservando il suo repentino cambiamento.
Passa dal terrorizzato all'euforico in un battito di ciglia.
<<Davvero? Così presto?>>
<<Sì amore, sono un ottimo negoziatore.
Per festeggiare, staserati porto a cena fuori>> scoppia a ridere, felice, mentre la tiro per le scale, portandola a fare colazione.
STAI LEGGENDO
SIAE Drake SU AMAZON.
VampirITALIAN WRITERS AWARD. Dracula è qui, tra noi. E cosa accade se, il principe delle tenebre, mette gli occhi sulla figlia di un Reverendo? Cosa lo smuove, cosa si cela dietro quegli occhi verde veleno? Sunshine lo scoprirà fin troppo presto. E voi...