Two

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Canzone del capitolo: Ti avrei voluto dire, Federica Carta

PER FAVORE LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE, È MOLTO *IMPORTANTEEE*
Buona lettura ☺💘

Mi sveglio molto presto abituata ai vecchi orari.
Sono le sei meno venti e tutti i ragazzi dormono beati, hanno la sveglia alle sette e quaranta.
Di rimettersi a letto non se ne parla, finirei per riaddormentarmi profondamente e svegliarmi tardi, devo dare allo staff fiducia nel lasciarmi qua la notte.

Mi alzo e decido di farmi un bel bagno rilassante, per iniziare al meglio la giornata.
Mi prende tutto il tempo possibile, ma i minuti sembrano non passare mai, non vedo l'ora di rivedere i ragazzi.

Quando torno in camera sono le sei e cinque e fisso la maglia di Julian-tolta da me prima-posata sul letto.
Aver dormito con la sua maglia mi aveva fatto un effetto strano, quasi i brividi.
Mi appoggio sul letto ed inizio a pensare.
Non so perché ho sempre avuto un occhio di riguardo per il moro.
Non ne sono innamorata, ma i suoi gesti mi rimangono impressi, forse solo perché non ho la stessa confidenza che ho con Manuel, Bastian e Toni.
È sempre stato tutto diverso con Julian, già dal nostro primo incontro.

Flashback

Lavoravo lì da pochi mesi e in questo momento i convocati era qua per le formazioni.
Avevo avuto il piacere di conoscerli, ma brevemente, perché il lavoro li chiamava.
Erano simpatici e mi avevano trattato come una principessa.
Scacciando via tutte le mie ansie.
"Scusa, sai dirmi dove si trova il bagno?" chiese una voce intonando un tedesco perfetto.
"Certo, infondo a destra" dissi senza rendermi conto di chi fosse.
"Infondo a destra" ripeté lui.
"proprio così" sorrisi cordiale.
"Dai sul serio non ti sei accorta che sono Julian?, fossi stata un'altra mi saresti già caduta ai piedi" disse ridendo ed io avampai.
"Hahaha non ti vuole nessuno sfigato" disse Manuel e dietro di lui comparvero gli altri che scoppiarono a ridere e io fui davvero sollevata di scappare da quella situazione imbarazzante.
"Okay basta, pensavo in una tua reazione migliore, ma va bene, piacere Julian, Julian Draxler e no, non sono un donnaiolo, anche perché come avrai visto i miei tiri vanno male" mi sorrise e mi strinse la mano.

Con il sorriso stampato sulle labbra, per quel buffo ricordo, mi vesto con la tuta della nazionale e nonostante l'ora, le sei e quindici, decido che è meglio far colazione.
Scendo nella hall e trovo Bonnie, la cameriera addetta alla mensa e la saluto.
"Dormito bene?" chiede radiosa.
Ed io non posso che non sorridere quando sto con lei.
"Si grazie e scusa del disordine lasciato ieri sera" dico ricordandomene.
"Ma figurati! È il mio lavoro! Piuttosto, avrai fame, cosa ti posso dare?" adoro la sua disponibilità e la sua infinita bontà.
"Grazie di cuore, puoi farmi un caffè maxi al ginseng?" chiedo con un ampio sorriso.
"Subito e da mangiare?" chiede ma io scuoto la testa, non ho fame.
"Ah mia Charlotte, mi fai disperare, ti svegli prestissimo e nemmeno mangi, sai già cosa ne penso" rido perché lo so benissimo.
Si preoccupa sempre per me, mi ha preso sotto la sua ala protettiva.
Parliamo un po e riesco anche a farmi sgridare per essermi svegliata presto.
Dopo averla ringraziati e aver guardato l'ora, le sei emmezza, esco in terrazza per guardare il sole sorgere.

Nonostante siano i primi di giugno fa frescolino la mattina e furba come sono, mi sono vestita leggera.
Per riscaldarmi inizio a bere il mio caffè.

"Scusa, posso?" chiede una voce dietro di me sedendosi su una delle tante sdraio.
"Hai già fatto tanto" rido girandomi per capire chi è.
E il rumore dei miei pensieri piano piano prende forma.
Davanti a me ho Julian, con i capelli arruffati e lo sguardo assonnato.
"Beh si, però per gentilezza ho chiesto" così dicendo scoppiamo a ridere entrambi e non posso far a meno di notare quanto sono belle le nostre risate insieme.
"Come mai già sveglio?" chiedo per parlare un po.
"Potrei farti la stessa domanda"
"Potresti, ma non lo farai" replico ridendo.
"Eh Va bene... ero venuto a ripredermi la maglia, ma non trovandoti in camera ti sono venuto a cercare"
"Fammi capire, non puoi vivere senza la tua maglia più di 8 ore?" chiedo prendendomi un po gioco di lui, ma lui non dice nulla anzi, ride con me.
Chiacchierammo un bel po e facciamo colazione insieme, alla fine mi poggia la sua felpa sulle spalle e corre in camera dicendo che altrimenti Toni e Josh con cui divide la camera l'avrebbero tartassato di domande.
Sorrido a quell'episodio e mi dice di non preoccuparmi, che tornerà presto da me.
Che ci tiene a me.
Ovviamente detto tutto in un tono scherzo, ma un tono che in me, fa effetto.

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Spazio autrice.
Hello! 👑
che ne dite? Vi intriga come storia? Spero vi piacciano questi momenti fra di loro perché io, sinceramente, li amo.
Fatemelo sapere se vi va.☺💘
Ed ora concordiamo gli aggiornamenti.
Allora essendo estate ho più tempo per me.
Però il 23 ho l'orale (eh già.. sono sotto esame...) e quindi questo è l'ultimo capitolo settimanale.
Dal 24 rinizierò a pubblicare o 23 sera, dipende da internet.
Gli aggiornamenti poi saranno:
Lunedì
Mercoledì
•Venerdì (se mi è possibile)
•Domenica
Che ne dite? Vi vanno bene?
Fatemelo sapere perché ci tengo tanto e spero che anche se non pubblicherò per 4 giorni non abbandonerete la storia.
Bacioni💋
•S

Pensavo di saperti amare/Julian Draxler  [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora