Forty-seven

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Canzone del capitolo: Ti scatterò una foto, Tiziano Ferro

-20 giorni

"Posso abbassare il cappuccio quindi?" chiedo ridendo.
"Oddio penso di si, che i paparazzi non vengano anche in bagno" mi dice ridendo e io finalmente me l'abbasso.

Mi guardo allo specchio e sono tutti spettanti.
Sbuffo, mi sciacquo le mani e mi sistemo i capelli.
Per fortuna sono tornati ordinati, sono lisci si, ma adesso sembrava che avessi preso una scossa.

Julian ride e si guarda l'orologio al polso.
Mancano cinque minuti, mi avvisa ed io mi sento mancare.

Mi rimette il cappuccio, con fretta e mi prende per mano, inziando a correre.

Quando finalmente siamo saliti sull'aereo, trovo un attimo per riprendere fiato.
Abbiamo corso peggio che ad una maratona.

Dove siamo andati stile agente 007? Bene ora ve lo dico.

Julian ha litigato con Linda e ha chiesto una pausa.
Io ho lavorato ore in più, la scuola è chiusa per disinfestazione e ora siamo qua.

Direzione? Parigi.

Sono davvero emozionata, la capitale francese mi ha sempre attirato, ma non ho mai avuto l'occasione di andarci, ed oggi, a 18 anno finalmente realizzo un mio desiderio.

Il viaggio nonostante sia stato lungo, è stato bellissimo.
Ho guardato tutto il tempo fuori dal finestrino, i posti che cambiano, le città immense che sembrano così piccole.
Viaggiare in aereo è magico.

Finalmente arriviamo nella capitale francese.
Non vedo l'ora, in aeroporto continuo a saltellare, nonostante non veda quasi nulla, grazie al cappuccio.

Julian ferma un taxi, che ci porta nella sua casa, quella casa che ha qua a Parigi.

Appena entriamo, la trovo bellissima.
È in legno, tutta, tappeti pelosi che sembrano caldissimi, il divano nero gigante, davanti il caminetto che riscalda l'ambiente.
È fantastica.

"Allora, che ne pensi?" mi sorride.
"Penso che sia fantasticaaaa" dico saltellando.

"Ma le sorprese non sono ancora finite" dice sorridendo fiero, mi vizia troppo, mi fa sempre un sacco di regali.
"Aspetta che te lo vado a prendere" e detto ciò sparisce nell'enorme casa .

Io mi guardo ancora un po intorno, la casa sembra una di quelle in montagna, è davvero bellissima.

"Eccomi sono tornato" dice tenendo una mano sotto la felpa blu e a me viene ansia.
Cosa può avere là sotto?

Mi dice di chiudere gli occhi e io lo faccio, nonostante sia troppo curiosa.

Vedo l'ombra di Julian abbassarsi e deduco che si sia accucciato.

"Vai dai, via" lo sento sussurrare e mi spavento.
A chi sta parlando?
Ma tutte le mie ansie svaniscono appena sento un cagnolino strusciarsi sulle mie gambe.

Apro gli occhi di scatto e guardo a terra.
È un bellissimo cucciolo di Asky.

"Oddio Grazie Julian" gli salto in braccio, addosso.
Lui mi dice che è felice che mi piaccia, che è un minuscolo regalo e che mi ama più di ogni altra cosa.
Anche io Julian, anche io.

Verso le sette, quando già fa buio, siamo sul divano ed io sto coccolando il cucciolo di Asky.
"Oi ma non è che ora mi sostituisci a lui? guarda che sono geloso" mi dice Julian, che in effetti non sto prendendo molto in considerazione.
"Tu sei il mio amore più grande" sorrido e lui sposta il cane, mettendolo per terra, che mugula di disapprovazione, ma che inizia a giocare con uno dei tanti tappeti di Julian.

"Alla fine come l'hai chiamato?" mi chiede curioso e mi rendo conto di non averci minimamente pensato.
"Oddio non ci ho ancora pensato..." scoppio a ridere.
"Non ti capita mai di pensare a qualche nome? animali, figli?" mi chiede lui.
"Figli no..."
"Non ne vuoi?"
"Non ho detto questo Julian, ma ho solo 18 anni... capiscimi" rido.
"Beh si, hai ragione" dice sorridendo mentre guarda nel vuoto.
"E tu?"
"Io cosa?"
"Non vorresti figli?"
"Non ora, ma si" dice sorridendo.
"Con chi?"
"Non con Linda di certo"
"ah"
"Con una principessa che ho al mio fianco" sorridere e a me si scoglio il cuore.
"Come li chiameresti?" azzardo.
"Penso Mìa e Aiden" sorride, convinto.








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La casa😍:

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••La casa😍:

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Pensavo di saperti amare/Julian Draxler  [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora