Thirty-four

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Canzone del capitolo: Ginza, J Balvin

-57 giorni

"Io e Draxlerino scendiamo al bar, chi vuole birra?" Urla Marco, mai visto così gasato, è uno che tiene alla nazionale più che mai, cosa bellissima.

"Allora amore prendimi una coca-cola" mi ordina praticamente Linda, sbuffo e annuisco, quando ad un certo punto Linda si è seduta vicino ad Elenh in aereo ho temuto il peggio.

Elenh farebbe di tutto per Charlotte.

"Se mi chiami ancora una volta Draxlerino ti faccio saltare i coglioni per aria" rido prendendo in giro Marco.

"E poi Gretah come vive?" mi prende in giro la fidanzata di Mesut, fine come sempre, facendo arrossire la piccola Verratti.

Rido e dopo aver preso le ordinazioni scendiamo, birra per tutti, tranne che per Charlotte, che ha rifiutato giustificandosi con il mal di stomaco da dopo vomito.

Non la biasimo, ha vomitato l'anima in quel maledetto aereo.

"62 birre" è esattamente questa la richiesta che fa Marco a la ragazza bionda del bar.
Per poco non le viene un infarto.
"Come prego?" chiede in polacco, nonostante il polacco sia più dolce del tedesco, bene o male riesco a capire.

Dopo aver litigato tre minuti buoni con lei, spiegando che le birre non sono solo per noi, Marco paga e ci ridirigiamo verso il nostro gruppo.

Il mio sguardo però viene attirato dalla macchina dei popcorn.

Charlotte ne va matta.

"Marco aspetta" lo fermo con la mano e torno indietro.
"Eddai Julian, mica ti vorrai mettere a mangiare popcorn proprio ora?" sento dirmi alle mie spalle.
Lascio perdere il biondo e ne ordino un secchiello gigante.

"Ora che ne hai fino a domani di cibo possiamo andare?" si lamenta in modo scherzoso Marco.
"Non sono per me scemo, sono per Charlotte, sai che lei ne va matta e poi sono asciutti, le faranno bene" dico prendendone in bocca uno.
"Hai ragione" ride Marco.
"Popcorn?" chiedo ridendo.
Lui ne prende una manciata.
"Il solito ingordo sei" ridiamo insieme.

Quando arriviamo mancano ancora dieci minuti buoni prima dell'inizio del secondo tempo.

Sarah sta parlando con Charlotte, anche se lei sembra immersa nei suoi pensieri, è in ansia per la partita, ci metterei la mano sul fuoco.

Arrivo alle spalle di Sarah che però si accorge subito di me, mi guarda, mi sorride e si sposta.

Mi siedo senza problemi vicino al mio scriscriciolo,  Linda impegnata com'è non si accorgerà di nulla, infondo sono sei mesi che gliela facciamo sotto il naso e lei non si è mai accorta di nulla.

"Ciao amore" sorride lei a bassa voce.
Stampo un tenero bacio sulla sua guancia.
"Ti ho preso i popcorn" sorrido passandole il secchiello.
"Grazie amore, non dovevi" mi sorride mangiandone alcuni.

Pensavo di saperti amare/Julian Draxler  [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora