Canzone del capitolo: Non è mai un errore, Raf
Entro come una bestia in camera di Manuel.
"Dov'è? dov'è Charlotte?" urlo come uno stupido e Manuel, Toni e Josh, ridono.
Cosa ci trovano da ridere? COSA?
"Dire che tu e Charlotte sareste anime gemelle, sarebbe a dire poco" l'affermazione fa nascere in me un sorriso che va da un angolo della faccia, all'altro.
Mi spiegano e capisco che ha avuto la mia stessa reazione, ma a suo contrario, io sono felice di quella foto."Embè? Tu che ci dici riguardo a Charlotte? Perché hai la stessa faccia di un pesce lesso innamorato" ed io non posso far altro che grattarmi la testa imbarazzato.
"Lena... cioè lei ha fatto... abbraccio... c'è...oddio" farfuglio parole anche a me incomprensibili, come il casino che ho in testa.
È piccola, lei ha solo diciotto anni, ha compiuto la maggiore età da soli sei mesi, io ho 23 anni, ho cinque anni in più di lei, ma non mi preoccupa la cosa, voglio vederla crescere, crescerla io.
Dall'altra ho Lena, insomma è bellissima, dolce, ma non è Charlotte, cazzo non so nemmeno io come spiegarmelo.Manuel mi ha fatto sedere sul letto, evitando una mia crisi di panico e Josh è andato a prendermi una tisana.
Qua siamo tutti strani, anche in estate gira in circolazione roba calda, cosa illegale direi.
Ma in questo momento mi dovrebbe fare proprio bene, almeno spero."Ora calmati e ci spieghi come stanno le cose okay?" mi chiede Manuel.
Io sto per annuire, ma Josh e Toni che sanno perfettamente quanto io faccia fatica ad esternare i miei sentimenti, escono dalla porta, lasciandomi con il portiere.E così mi decido, e così prendo un bel respiro e mi alzo, ho deciso che va bene, che alla fine non posso scappare dai miei sentimenti.
È che è successo così tutto in fretta, così veloce da essere pericoloso, è che mi ha stregato, il famoso colpo di fulmine a cui nessuno credere, guardo Manuel, lui guarda me.
E cedo, e cedo, perché si, io la amo, l'ho capito adesso, ho capito che non era una cosa passeggera, un'interesse perché tutta la squadra lo ha, ho capito che Charlotte ha avuto un potere su di me, da farmi star male.Sì, io amo Charlotte.
La amo, la amo perché quando le sorrido la fossetta che ho sulla guancia sinistra si dilata.
La amo perché ha degli occhi verdi trasparenti, puoi capire le sue emozioni.
La amo quando si concentra, quando si morde il labbro inferiore.
La amo per tutte quelle cose classiche che lei fa.
Guardare l'alba, i tramonti, leggere libri, andare in spiaggia, dormire con le felpe più grandi di lei.
La amo perché ha fatto diventare anche me una persona migliore.
La amo perché quando la sera tocco il letto, crollo, sperando che la notte passi in fretta per rivederla alla mattina.
È stato un secondo, una corsa contro il tempo, una scarica nella schiena, e si, me ne sono innamorato.
La amo, la amo, e ora Manuel è a conoscenza di quelle che nemmeno io, fino a un'ora fa, sapevo.
Mi guarda con occhi sgranati, i miei occhio nella stanza in penombra luccicano, ora ho confessato all'universo uno dei miei più grandi segreti.
Ora bisognerebbe confessarlo a lei, ma sarebbe correre troppo.Dopo l'incredulità di Manuel la sua faccia muta completamente, gli occhi sono bassi, pensierosi.
Dovrebbe dirmi qualcosa, sta per farlo, lo conosco, ma è turbato.
"Ecco.. io Julian... farei il tifo per voi... ma è successo un casino..." si interrompe, riparla, respira affannosamente.
Io trattengo il respiro, dalla paura di quello a cui ora, verrò a conoscenza.
"Charlotte è stata chiamata in ufficio da Löw, le foto girano, saranno su qualche giornale di cronaca rosa, ha infranto la regola... avete... E ora non so cosa succederà..." dice tutto d'un fiato.
Sento gli occhi pizzicare, le gambe tremare e mi fa schifo amare, amare così, amare soffrendo.Sono passati quindici minuti, mi sono precipitato fuori, correndo, con Manuel dietro, siamo davanti all'ufficio di Löw, ma di lei non c'è traccia.
Abbiamo setacciato tutto, qualsiasi angolo, chiesto a chiunque, ma lei non c'è, non è più qua.Sono le sei, non mi do pace, Manuel è qua nei corridoi, con me, e poi la vedo, vedo un'ombra alle mie spalle, la sento, sento il rumore dei suoi passi.
Sta piangendo, ha delle valigie in mano e vorrei andarla a prendere, prenderla e baciarla.
E dire che la regola "non innamorati di nessun calciatore" la possiamo infrangere, perché, se Löw venisse a sapere che fosse una cosa seria, ci lascerebbe fare, come con Bastian.
Stessa identica storia.
E invece no, Manuel mi tieni fermo, sa che non devo andare da lei, perché se lei se ne sta andando, senza far rumore, senza far male, è perché preferisce così.La vedo uscire, e ti lascio andare, si Charlotte, con la consapevolezza che tutto quello che è successo è colpa mia, ti lascio andare con la certezza che sarebbe stato, che però, da stronzo qual sono, non me ne pento.
Ti lascio andare, con un vuoto nel petto che piano piano si espande, ti lascio andare, ma con la certezza, che entro una settimana, ti verrò a riprendere.•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Spazio autrice.👑
E si, niente, ho pianto. 😂😭😭
Vorrei un parere serio, su quanto capitolo per favore, da tutte voi che leggete.
Vi piace?
Ci sarà una svolta drastica, da adesso, in poi.
COLGO L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE aliss19 della stupenda copertina😻😻
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Pensavo di saperti amare/Julian Draxler [COMPLETATA]
RomanceA POCO A POCO STO CORREGGENDO GLI ERRORI ORTOGRAFICI E DI BATTITURA. Charlotte è una ragazza di soli 18 anni che si ritrova a vivere in un mondo tutto nuovo. L'offerta di lavoro nello staff della nazionale tedesca la elettriza a dire poco. Ha un ra...