Forty-nine

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Canzone del capitolo: Ciao Adios, Anne Marie

-4 giorni

Julian Pov's

Sbuffo mentre mi fermo nel vialetto di quella che tra poco sarà la mia ex casa.

Sono passati esattamente quattro giorni da quando ho detto a Manuel ciò che sto per fare.

L'avrei dovuto far subito, non aspettare la bellezza, si fa per dire, di quattro lunghi giorni.
Giorni di agonia.
Di ripensamenti.

Che ne sarà di me?
Di tutto?
È tremendo, ho i brividi.

Mi faccio coraggio, prendo un respiro profondo e scendo dalla macchina, almeno un passo avanti è fatto.

Guardo il vialetto di casa, non mi è sembrato mai così corto in vita mia.
Devo attraversarlo, girare la porta, dirglielo e lasciare che la vita faccia il suo corpo.

Perché se al mondo, c'è un cuore spezzato non frega nulla.
Continua ad andare avanti, non si può fermare.

Mi guardo i piedi, che in automatico hanno iniziato ad andare.
Devo mettere fine a tutto ciò.

I giorni in montagna solo stati la svolta decisiva, l'incentivo.
Nella mia testa è già tutto scritto, tutto fatto, manca farlo a parole, a gesti, la parte più difficile.

Sono arrivato alla porta di casa, i sassolini sotto le suole non sono mai stati così fastidiosi.

Lo sto per fare, davvero.
Dopo mesi e mesi di bugie, la verità sta per venire a galla.
Che ne sarà di me? questo mi chiedo, ma ora devo affrontare in faccia la realtà.

Entro in casa mia, lì vedo come un flash la mia vita.
È tremendo, agonizzante.
Ma prima la felicità.

Cerco nelle varie stanze, in camera, in palestra, in soggiorno e finalmente in cucina trovo mia moglie.

"Linda dobbiamo parlare" dico senza tanti giri, rapido ed indolore, così mi sono promesso.
La sua faccia è perplessa, ma sta muta, lasciandomi il tempo per parlare.

"Senti Linda.
Mi fa schifo dirlo, ma io ho passato sette mesi a tradirti.
Mi fa ancora più schifo dirti che io non ti ho mai amato, che il mio cuore è sempre stato di un'altra persona.
Ho passato con te momenti bellissimi, ma mai come con lei.
Mi dispiace averti illusa, fatta perdere tempo, perché forse tu mi ami, nonostante non me l'abbia mai dimostrato, ma io non posso più stare così.
Devo liberarmi da questo peso, che porto avanti da sette mesi.
Io me ne andrò, ho già le valigie pronte, con la scusa della trasferta.
E niente, scusa la schiettezza, ti auguro il meglio" a poco a poco che pronuncio quelle parole il peso che aveva sul cuore sembra svanire.

Con le parole faccio veramente schifo, ma almeno ha capito il concetto.

Mi guarda allibita, forse le parole le ha perse lei.
I suoi occhi scuri mi scrutano, mentre si riempiono di lacrime.

"Lo sapevo mi fai schifo Julian, schifo da morire, vattene, vattene" urla mentre delle enormi lacrime le bagnano il viso.

Salgo su, frustrato, prendo le valigie, tutti i miei effetti personali, non lascerò nulla di mio in questa casa ed esco.
Buttando il mio ex mazzo di chiavi in terra, sul parquet e me ne vado.

Carico le valigie in macchina, nel bagagliaio, guardo quella che forse sarà la mia ex casa, anche se è di mia proprietà, quindi farò di tutto per riaverla.

Salgo in macchina, la reazione di Linda mi ha fatto stare malissimo.

Vado verso casa di Charlotte, adesso tocca a lei.








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Spazio autrice.👑
So che avrei dovuto aggiornare tra qualche giorno, ma oggi sono esattamente due mesi che ho scritto la storia.
Piccolo regalo.❤

Pensavo di saperti amare/Julian Draxler  [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora