Canzone del capitolo: crying in the club, Camilla Cabello
-56 giorni
Julian Pov's
"Piano, piano, fa male" chiudo gli occhi dal dolore e insipiro la saliva.
L'infermiera del centro, che già non mi sopportava dell'inizio per una mia friendzone, non sta facendo nulla per non farmi sentire dolore.
L'infermiera è impassibile ad ogni mio lamento, sta stronza.
Il danno per fortuna non è nulla, ho mille schegge nella mano, ma non sarà nulla di grave.
Una settimana circa e le ferite dovrebbero riemaginarsi.
Quando finemente la mia tortura finisce, arriva un'altra infermiera.
Lei è molto più delicata, non sento quasi nemmeno il dolore.
Mi medica i taglietti e mi fascia la mano.
Fra tre giorni non sarà nemmeno atrofizzata e quindi giocherò la partita senza problemi.
L'infermiera mi dice che per qualsiasi problema devo andare lì, ma so già che non ci tornerò.
L'infermiera esce, io riprendo la mia roba e sto per andarmene, quando Manuel mi sbatte contro il muro.
Mi sovrasta con i quasi due metri, nonostante io sia di una nota altezza.
"Che cazzo fai?" chiedo massagiandomi la testa dolorante, per la botta appena presa.
"Tu che cazzo fai, non io" è arrabbiato, non l'avevo mai visto così.
Abbiamo sempre avuto un rapporto bellissimo, sarebbe uno schifo perdere anche lui.
"Di che parli?"
"Non farmi scemo.
Ho realizzato dopo la puttanata che volevi fare, che vuoi lasciare Charlotte.
Che cazzo ti dice la testa?!"Urla, ma finalmente ha capito come stanno le cose.
"Senti Manuel, io non ce la faccio più, perché la devo prendere per il culo?"
"Non la ami più?"
"No." dico mentre il cuore mi dice che mento, che sto sbagliando.Sbatte un pugno sul muro, alla mia destra e si siede sul lettino.
La mano nei capelli, sbuffa.
"Ma perché?
Che cazzo ti prende ora?!
Julian pensaci, sei felice? Lo sarai?"Resto zitto, una vita senza di lei sarebbe impossibile.
"Rispondimi cazzo" urla.
"Non si tratta della mia felicità"
"E di cosa? dimmi quale altra motivazione hai"
"Non posso e basta."
"È così che affronti le cose vero?
Fai tanto l'uomo in campo, ma fuori?"Le sue parole mi trafiggono come una lama in pieno petto.
"Basta Manuel, basta" urlo.
L'aria ora è più calma, ci siamo sfogati, ma il problema resta lì, è persistente.
Manuel Pov's.
"Non so che dirti.
Mi sento fottutamente in colpa, la colpa è mia.
Dovevo dire no all'inizio, per la cosa malsana che ho creato.
Fallo, ma l'amazzerai."Non sono arrabbiato, vedo solo un Julian insicuro, fragile davanti al mondo.
Che ha sbagliato, ma non ad amare.
Deve capire, capire che può, che come ce l'ha fatta sempre, può farcela anche ora.
Che deve ritrovarla, nelle pieghe della sua anima.
È pazzo d'amore, di gelosia.
Farà male ad entrambi, lasciarsi perdere, sfumare via con il vento.Se solo avessi rifiutato all'inizio, se non avessi fatto quella foto, forse nulla di tutto ciò sarebbe successo.
Julian sospira, ha gli occhi lucidi, ma non piange, l'orgoglio è il suo campo di battaglia più forte.
"Ci riuscirai a guardala negli occhi e dirle che non la ami più?"È la cosa più dura che potrei avergli chiesto, ma devo.
Ha la voce strozzata.
Piangi Julian, piangi, mi serve una tua lacrima per tutto, per farmi capire che la ami, che ti stai uccidendo da solo.
"Sì."
Nessuna lacrima, ma un dolore immenso.
Uscendo da quella stanza, senza la consapevolezza di essere stato visto da una persona.
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Spazio autrice.👑
Il 30 ho visto Mike Bird, il mio idolo e nulla, sono troppissimo felice.😍
Grazie per i quasi 6k di visualizzazioni, vi amo.♡
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Pensavo di saperti amare/Julian Draxler [COMPLETATA]
Storie d'amoreA POCO A POCO STO CORREGGENDO GLI ERRORI ORTOGRAFICI E DI BATTITURA. Charlotte è una ragazza di soli 18 anni che si ritrova a vivere in un mondo tutto nuovo. L'offerta di lavoro nello staff della nazionale tedesca la elettriza a dire poco. Ha un ra...