Erano sedute tutte e cinque nella camera di Normani. La proprietaria, ovviamente, aveva scelto il posto migliore appropriandosi del letto insieme ad Ally. Dinah era sprofondata sul pouff, con le braccia aperte e la testa piegata all'indietro per godersi la sensazione delle ventole che smuovevano l'aria sopra di lei.
Lauren prendeva posto sulla sedia girevole che solitamente restava inutilizzata sotto la scrivania. E Camila, troppo goffa per correre su per le scale come le amiche, era toccato il posto sul tappeto.Normani stava blaterando sul fatto che un professore l'aveva redarguita troppo duramente per aver fatto degli aeroplanini di carta e averli lanciati nell'aula. Dinah la seguiva attentamente e anche Ally era interessata al racconto perché lei era una ragazza disciplinata e temeva l'autorità a tal punto che non aveva mai osato ribattere con un professore. Per questo le piaceva ascoltare le disavventure di Normani.
Lauren, invece, non aveva ascoltato nemmeno una parola e Camila, dal canto suo, era troppo lontana con il pensiero per poter prestare attenzione.
La prima occhieggiava l'amica di nascosto, mangiucchiandosi le unghie. Era dal ballo che non aveva avuto l'occasione di restare sola con lei e quando succedeva sembrava che le cose degenerassero sempre, ma in un modo che a Lauren risultava propizio.
La seconda, agognava per sapere come si era dipanata l'uscita della corvina con Halsey, ma non osava chiederlo nemmeno a se stessa. Più ci pensava più il suo stomaco bruciava, le braccia venivano percorse da un prurito fastidioso e sentiva una rabbia montarle dentro come un'onda in piena tempesta.
Anche lei sentiva la mancanza dell'amica. Le mancava potersi confidare con lei senza avvertire quella spiacevole sensazione, ma le mancava anche poterla sfiorare, stringerle i capelli, assaporare quelle labbra che reputava poter essere solo sue.
Era una follia! Lo era stata dal primo momento in cui Lauren si era presentata quella notte a casa sua e Camila l'aveva assecondata.
Come poteva pensare che il loro segreto non arrecasse attriti alla loro amicizia, che non cambiasse il loro rapporto? Perché si era lasciata trascinare in quella assurda proposta? Avrebbe dovuto rifiutare, avrebbe dovuto mandare via Lauren e non baciarla.
Ma ormai l'aveva fatto e non era successo solo una volta... E per quanto Camila si rimproverasse quella notte -e tutte quelle a seguire- avrebbe dato qualsiasi cosa pur di sentire la corvina abbracciata al suo corpo nudo mentre si muoveva dentro di lei.Perché non aveva quei pensieri su Shawn?! Avrebbe reso le cose molto più facili.
Ma forse, pensava, di non fidarsi ancora abbastanza del ragazzo per lasciargli il possesso del suo essere come faceva quando si abbandonava completamente a Lauren.«Quindi, che facciamo? È sabato sera.» Intervenne Normani a voce troppo alta per poter essere ignorata.
Camila scosse la testa e dopo aver lanciato un'occhiata furtiva a Lauren -che si accorse non la stesse minimamente guardando- spostò lo sguardo sulle ragazze.
«Be', in realtà.. ci sarebbe un invito per tutte noi.» Mormorò Lauren, sbocconcellando i chicchi d'uva che aveva raccolto in una tazza da latte.
«Cioè?» Domandò subito Normani, accesasi subito al suono della parola che prospettava una festa in arrivo.
«Halsey mi ha chiesto se ci andava di andare a casa sua..» Sibilò Lauren, scrollando le spalle con indifferenza e ficcandosi un chicco d'uva in bocca.
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Just friends ~ Camren
FanficCamila e Lauren sono amiche da una vita. Hanno condiviso tutte le loro esperienze insieme: dal primo anno di elementari all'ultimo di liceo. Nessuna delle due ha mai provato attrazione per l'altra, ma ad un passo dalla maturità e dal loro diciottes...