Mi guardò e acclamó : "Quanto bella sei."
Io risposi : "Nessuno me lo ha mai detto; quindi non lo sono."
"Se lo dico io, è legge. Sei bellissima."
Sorrisi, e mi abbracció.
Cambió discorso chiedendomi a quale videogioco volessi giocare. Lui rispose : "Anch'io adoro quelli di guerra, bene, giochiamo insieme dai, male non ci fa."
Si girava sempre verso di me e sorrideva, mi guardava gli occhi, mi guardava le gambe, tutto.
Io : "Perché mi guardi?"
A : "Perché quando una cosa mi piace io la guardo."
Uhm. Bene.
Sorrido e dico : "Apposto!"
Erano arrivate le 18:45..
Guardai fuori dalla finestra, e vidi la macchina dei miei genitori.
In anticipo, come sempre.
Quando si tratta di un ragazzo è balordo che vengano tardi.
Dico a Mattia che erano arrivati e scendiamo le scale.
Prima di aprire la porta acclamo : "Ma i tuoi dove sono?" E lui risponde che erano andati a fare delle compere, perciò mi bacia e mi dice "Grazie per oggi. Mi sono divertito a giocare coi videogiochi con te!" e replico : "Anch'io!! Grazie a te."Continua nel capitolo 7...
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Me.
General FictionLa storia inventata di Giulia, una ragazza di 16 anni, deve capire chi ama veramente. #49 in narrativa generale - 12/07/2017 #4 in la mia storia - 8/11/2019