M : "Ah, ho visto che stai parlando con il tuo nuovo compagno di classe. Com'è? Simpatico vero?"
Rimetto a posto il telefono.
Perfetto! Mattia è furioso.
A : "Cos'è successo Giu?" Mi sussurra.
Io : "Lascia stare, il mio ragazzo si è arrabbiato, ha pensato male di noi, dopo all'uscita, all'1.30 chiariamo, tranquillo tu."
A : "Va bene, scusa. Spero di non aver creato casini!"
Io : "Ma di che."
Passa l'ora di italiano e al cambio dell'ora, prima di aspettare il prof di diritto, Elisa si alza dal banco e mi lancia un biglietto : "Mattia prima mi ha chiesto dov'eri. Lui ti aspettava fuori e io ho risposto che eri in classe. Sembrava amareggiato."
Rispondo : "Va bene. Già me ne ero accorta, non sei stata utile, come sempre."
Prende il biglietto, legge, e rimane stupita.
Il prof di diritto è un uomo troppo buono, ci fa stare al telefono anche se non dovrebbe farlo.
Quindi replico a Mattia : "Ehi.. non pensare male, ti spiego dopo. Ci vediamo all'uscita." Invio.
Subito dopo risponde : "Dopo mi spieghi tutto. A più tardi."
Io ripeto : "A dopo."
Drin.
1.30 a.m.
A : "Bene! Il primo giorno di scuola è finito, ci vediamo domani!"
Io : "A domani Albert!"
Esco da scuola, Mattia è già fuori.Continua nel capitolo 18...
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Me.
General FictionLa storia inventata di Giulia, una ragazza di 16 anni, deve capire chi ama veramente. #49 in narrativa generale - 12/07/2017 #4 in la mia storia - 8/11/2019