Me.

Capitolo 16

Tutte escono, compresa Elisa : lei aveva conosciuto una del quarto perciò va fuori nel cortile a passeggiare e a parlare.
Restiamo solo io e Albert.
Iniziamo a parlare.
A : "Da quel che ho capito prima sei fidanzata.."
Sembrava mortificato.
Io : "Sisi, con un ragazzo di nome Mattia, del 5AF"
A : "Ah capito! Ma da quando vi conoscete?"
Io : "Da quasi 9 mesi, anche se, in teoria, ci conosciamo da sempre visto che i nostri padri sono amici d'infanzia e mio padre mi ha raccontato che da piccoli io e Mattia uscivamo insieme e con le nostre famiglie!"
A : "Che bello!"
Sorride, ma poi ritorna serio.
A : "Beh è fortunato ad averti.."
Io : "Perché?"
A : "Sei così bella, e anche se ti conosco da oggi sei tanto simpatica, e timida appena sei entrata! Io adoro le ragazze timide."
Io : "Grazie mille! Ma perche tutte queste domande? Parliamo di te!"
A : "Dimmi tutto."
Intanto iniziamo a mangiare.
Mancano 5 minuti alla ricreazione, non me ne importa di Mattia, insomma, voglio conoscere per una volta un bravo compagno, non come quei maleducati che ho dovuto sopportare in prima superiore.
Io : "Come mai hai cambiato scuola? Prima cosa frequentavi?"
A : "Frequentavo il liceo artistico. Non si faceva niente, ozio tutto il giorno, e i compagni non erano un granché."
Io : "Ah! Ma sei figlio unico?"
A : "Si, tu?"
Io : "Sisi!"
A : "Oh bene, un lato uguale ce lo abbiamo dai!"
Io : "Esattoo!"
E ridiamo.
Nel frattempo che ridiamo, vedo dalla finestra Mattia che mi guarda con quei occhioni celesti, si rigira, prende il telefono e vedo che digita con le dita.
La ricreazione era terminata.
Le mie compagne di classe rientrano ed Elisa pure, che con le mani gesticola come per dire : "Ti devo raccontare una cosa dopo."
Ansia. Mattia sicuramente si sarà arrabbiato. Vabeh.
Drrr, cavolo, vibra il telefono, non posso vedere chi mi ha mandato il messaggio.
Era l'ora di italiano, e la prof è molto severa; Mattia mi disse, un giorno, che pretende molto da noi studenti.
Okay, ci provo. Prendo il telefono dalla tasca dei miei jeans ed era lui.

Continua nel capitolo 17...