#corretto e revisionato
**corretto e revisionato 2.0Louis.
Gettai a terra la sigaretta spegnendola con il piede, poi raggiunsi Josh e Derek che stavano finendo di dare la cocaina a dei clienti.
Mi guardai intorno per controllare se ci fosse qualche sbirro in giro.
Quei luridi.«Hai fatto?» chiesi a Josh, infilandomi le mani nei jeans.
«Sto bastardo non vuole darmi i soldi» disse continuando a guardare negli occhi il cliente.
«Amico, dagli i soldi» lo incitai il più gentile possibile. Certo che comprare della cocaina e poi non avere i soldi con cui pagarla è veramente da stupidi.
Cosa pensava di fare? Di cavarsela con qualche sorrisetto sghembo e poi scappare via?
Nah.«Non li ho! Poi glielo ridò» affermò stanco di quella discussione.
«Dammi i soldi o ti spacco la faccia lurido bastardo!» Josh si avvicinò pericolosamente al ragazzo.
Il biondo scosse la testa provando a scappare - cosa avevo detto? - ma Derek le acchiappò dal colletto stendendolo con un gancio destro.
«Ok basta, dai!» li divisi.
«Togliti dal cazzo, Tomlinson» mi minacciò Derek.
«No» obbiettai spingendolo.
«Bene, vorrà dire che dovremo sistemare le cose alla vecchia maniera» sorrise Josh tirando fuori un coltello.
Ok, io e il biondo eravamo spacciati.
«Louis?»
Oh avanti, anche lei ora?
Lil.
«E dai mà, proprio non puoi venire?» sbuffai attraversando il corridoio del teatro in cui lavoravo part-time.
Uscì dalla porta secondaria che portava direttamente al garage e fui travolta da una folata di vento tremendamente fastidiosa.
«Mi dispiace tesoro, ma sono davvero molto occupata. Chiama un taxi» disse sembrando davvero dispiaciuta, l'importanza che mi dava mia madre era allucinante.
«Ho capito ma qui è completamente deser-» cominciai borbottando, ma appena vidi quattro ragazzi pochi metri lontani da me discutere e uno di quelli portava lo stesso cappellino di Louis, mi fermai.
«Senti mà, ci vediamo a casa» riattaccai in fretta.
Mi avvicinai lentamente per vedere se avevo ragione, e difatti non mi sbagliato.
L'educatissimo e amabile fratello di Camilla.L'altro, invece, un tipo sulla ventina alto e piuttosto in forma sfilò dai pantaloni un coltellino.
Mh.A quel punto li raggiunsi il più velocemente possibile.
«Louis?» chiesi leggermente allarmata.
Il moro si girò lentamente, appena vide che ero io alzò gli occhi al cielo facendo ricadere poi le braccia sui fianchi: «Ecco, siamo spacciati»
Lo guardai nel modo peggiore possibile per poi superarlo e trovarmi davanti quei due ragazzi. Sì, erano molto carini anche loro, sopratutto con il coltello in mano.
«Ehi!» esclamai sorridendo, «Sentite, non penso sia necessario usare quel adorabile coltellino. Insomma, credo proprio che voi due siate due meravigliosi ragazzi quindi..» dissi balbettando.
STAI LEGGENDO
No retreat, no surrender. (louisT)
Fanfiction« C'è stato un periodo della mia vita in cui ho creduto che nulla fosse più forte dell'amore. Certo, è forte, ma la sua forza è minuscola e impallidisce davanti al fuoco dell'odio. » - carlos ruiz zafòn Sto correggendo la storia e riscrivendo alcuni...