"Harry"

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«Potremo cominciare con Shakespeare e poi continuare con Orgoglio e Pregiudizio, ti va?» chiede Ray appoggiato alla cattedra, nella mia testa l'unica cosa a cui pensavo era Louis.

Una settimana fa, quando è venuto a dormire da me completamente ubriaco, la mattina successiva è scappato senza dire niente e la scusa che è riuscito a inventarsi è stata ''non riuscivo a dormire'' e da lì non ci siamo più parlati se non per messaggio. 

«Sicuro, sarà fantastico. A domani» dico sorridente al Professore, mi da i libri e lo saluto con un veloce cenno di capo.

Esco dall'aula e attraverso il corridoio sotto gli occhi delle matricole, ci sono state delle voci in giro che dicevano che io andavo a letto con il Professor Ray e che mi vendevo per dei voti. Assolutamente voci false.

Forse Louis non mi parla perchè ci crede.

Scendo le scale a testa bassa, all'ultimo piano c'è un pò di brusio e ciò mi incuriosisce. Alzo il capo e vedo esattamente l'ultima persona che avrei mai immaginato di trovare alla soglia dell'uscita della Columbia. Louis.

Il brusio è causato dalle ragazze che gli muoiono dietro e provo un senso di gelosia ma che sparisce subito.

Lo raggiungo velocemente, il suo sguardo non sembra arrabbiato e noto degli accenni di malizia nel suo sorriso.

«Louis!» esclamo un pò infastidita dal fatto che non è venuto a cercarmi per una settimana intera ignorandomi letteralmente.

«Ehi» mi afferra dal polso portandomi fuori, facciamo le scale e me lo scollo da dosso.

«Ehi? Ehi?» sbarro gli occhi. Ma che cavolo ha in testa questo ragazzo?

«Si.. credo» borbotta confuso, schiocco la lingua contro il palato e lo strattono, scoprendo di essere più arrabbiata di quanto credessi.

«Non mi hai cercato per giorni! C'è un motivo Louis? O devo saltare direttamente alle conclusioni?» metà urlo metà imploro che non sia ciò che sto pensando.

Mi ha tradito. E' l'unica conclusione. Oppure è troppo spaventato ad avere una relazione seria con me.

Louis sospira e porta le labbra tra i denti torturandosele. Lo trovo incredibilmente eccitante ma non lo do a vedere.

«Smettila di arrabbiarti, rilassati» ridacchia, mi trattengo dal dargli un pugno in faccia e sospiro portando le mani tra i capelli.

Qualcuno lo picchi al posto mio, vi prego.

«Sei stato con Charlotte?» chiedo stringendo i denti, i miei occhi sono incastrati nei suoi e lo vedo quasi in panico.

«No!» afferma, quasi urla. «Non sono andato con nessuna, stai tranquilla» si avvicina prendendomi la mano. «Non ti ho cercato perchè credevo avessi bisogno di spazio, negli ultimi giorni siamo stati praticamente sempre insieme così non volevo darti molto fastidio.» spiega. C'è qualcosa sotto, me lo sento. Ma non mi va di litigare, metto a tacere quella sensazione e mi getto tra le sue braccia stringendolo forte nel mio esile corpo.

Ricambia esitante per poi stamparmi un veloce bacio sui capelli, resterei in questa posizione per il resto della mia vita se mi fosse concessa la scelta su come morire.

Io sceglierei di morire tra le sue braccia.

«Dove stiamo andando?» chiedo a Louis trafficando nella mia borsa alla ricerca di un rossetto.

Dopo il nostro riappacificamento in camera da letto mi ha semplicemente detto di vestirmi e mi ha rapita in macchina.

Non mi ha nemmeno dato il tempo di truccarmi, sto stronzo.

No retreat, no surrender. (louisT)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora