Epilogo; Once upon a time..

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Turn around, every now and every then i know you'll be always the boy who wanted me the way that i am

Turn around, every now and every then i know there's no one in the universe as magical and wondrous as you

Turn around, every now and every then i know there's nothing any better

And there's nothing i just wouldn't do

Turn around bright eyes, every now and every then i fall apart

Aprì la porta della mia stanza e gettai la borsa a terra, feci fare la stessa fine anche alle mie scarpe per poi sedermi sul letto. Un sospiro lasciò le mie labbra e mentre osservavo il vuoto e pensavo, dei passi scaturirono la mia attenzione.

Apparve la sagoma slanciata di Charlotte. «Ehi»

Rotei gli occhi e «Non avresti dovuto farlo» mormorai, non avevo nemmeno la forza di litigare.

«Io l'ho fatto per te, capisci? Tu stai lasciando Louis a Cassie, ma insomma, svegliati!» sbottò lei, avanzando di vari passi.

«Smettila Charlotte, smettila! Qui non giochiamo a carte, tu hai ferito i sentimenti di una persona che non lo meritava, lo capisci? E ora il matrimonio di Louis è in pericolo! Loro sono felici, accettalo!» scattai in piedi, feci una piccola pausa calmandomi. «Accettalo, perchè io l'ho fatto» deglutì.

Charlotte sospirò. «Che ne hai fatto di Lil?» 

Corrugai la fronte tornando seduta, non capivo, che intendeva?

«Come, scusa?»

«Non sei più tu da quando sei tornata, sei sempre tra le nuvole.. sempre così.. controllata» si fermò un secondo. 

«Sono solo stanca» mentì abbassando lo sguardo. Charlotte sbuffò e «Senti, quando sarai pronta a parlare con qualcuno io ci sarò, sei mia amica Lil e voglio solo aiutarti» e detto ciò si congedò, lasciando entrare l'altra visitatrice di turno: Camilla.

Certo che ho proprio tante fan..

Ma il modo in cui mi osservò mi fece rabbrividire. Camilla si voltò e chiuse la porta per poi avanzare rapidamente nella mia direzione: «Lil, cosa è successo in quel viaggio nel New Yersey?» 

Alzai il capo e i ricordi tornarono a tormentarmi, i corpi senza vita di quei uomini rimasero impressi e tentennai, lasciando che gli occhi diventassero così lucidi da potercisi specchiare.

«Niente sarà più come prima se te lo dicessi» mormorai, come se qualcuno potesse sentirmi. 

Una brezza di paura attraversò gli occhi di Camilla che però non si scompose e si abbassò alla mia altezza.

«Tu puoi dirmi tutto, lo sai» 

Scossi il capo mordendo il labbro inferiore fino a farlo sanguinare.

«Non questo, non questa volta» deglutì.

«Lil, ti stai uccidendo così» appoggiò una mano sulla mia. «Ti prego, lascia che io ti aiuti»

No retreat, no surrender. (louisT)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora