Prima che cominciate a leggere vorrei dirvi che ho fatto il trailer della storia solo per voi quindi, enjoy!
Lil.
Guardo il mio orologio, segna le 14:25.
Prendo un grande e lungo sospiro prima di entrare in caffetteria, è più piena del solito. Mi fermo per prendere del caffè intanto che mi guardo intorno alla ricerca del mio professore di Letteratura, do i soldi alla cassiera e afferro il mio caffè per poi allontanarmi e raggiungere a passo incerto il tavolo di Ray.
Sta sorseggiando pure lui del caffè intanto che legge o corregge dei compiti. E' così attraente, cavolo.
«Salve professore» lo saluto stampandomi un sorriso a trentadue denti sul volto, l'uomo alza lo sguardo e strabuzza gli occhi sorpreso.
«Lilian!» sorride. Con un cenno gli chiedo se posso sedermi accanto a lui e in accordo mi lascia un pò di posto.
E' così imbarazzante e non so nemmeno perchè sono lì ma stavo facendo dei giri nel campus e dato che lui mi aveva assicurato che ci sarebbe stato sono entrata.
«Che cosa ci fai qua?» chiede afferrando tutti i fogli disposti sul tavolo riponendoli dentro la sua borsa a tracolla.
Mi mordicchio il labbro inferiore non sapendo cosa rispondere, che gli dico ora?
«Volevo farle compagnia» gli regalo un sorriso, l'altro rimane un pò stupito, forse più di quanto lo sia io ma la confessione di Louis mi ha letteralmente scioccata e so che ora non dovrei essere qui ma dovrei essere da lui a dirgli che mi dispiace per essere scappata e averlo lasciato solo ma.. a che cosa porterebbe? Non porterebbe a niente, continueremo a litigare, a ferirci, a scappare. Tra me e lui non potrebbe mai funzionare quindi perchè provarci?
«E' gentile da parte sua, Signorina Marin» sorride intimidito, che carino.
«Oh per favore, mi dia del tu» ridacchio scrollando le spalle.
«Solo se lo fai pure tu» afferra il suo caffè e ne sorseggia un pò, rimango un pò attirata da quel gesto ma poco dopo mi riprendo e «Sicuro».
Mi regala un leggero sorriso che ricambio subito e cominciamo a chiacchierare, a parlare del più del meno e stranamente anche a scherzare pur non ostante il ragazzo seduto accanto a me è il mio professore e nella mia mente c'è stampato solo un unico nome: Louis.
Il pomeriggio è passato così in fretta che nemmeno riesco a contare l'ora, ma credo che siano le undici di sera.
Non ho sentito Camilla per quasi tutto il giorno e voglio andare da lei ma ci ripenso appena esco dalla mia stanza, attraverso il corridoio e scendo le scale per poi uscire direttamente.
So che c'è il copri fuoco e dovrei dormire ma io devo assolutamente andare da Louis.
Con tanta fortuna riesco a scampare i controllori e raggiungo la confraternita di Louis, entro come sempre dalla cucina e a passo lento e il meno rumoroso possibile giungo davanti alla sua camera, è troppo silenzioso qui dentro.
Non so se bussare oppure entrare di getto sperando che non si sia chiuso a chiave oppure, peggio, stia facendo sesso con Charlotte o Steasy. Magari con entrambe. Ehw.
Opto per la seconda e apro lentamente la porta, la stanza è illuminata da una lampadina posizionata accanto al letto e Louis è steso con una birra tra le mani mentre guarda la tv.
Il suo sguardo saetta verso di me, sembra un pò sorpreso ma non lo da a vedere e torna direttamente a guardare lo schermo.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi siedo accanto a lui dandogli le spalle, posso sentire il suo sguardo curioso su di me ma nemmeno io so cosa avrei fatto ora che sono insieme a lui.
Non so se devo aprire bocca e dirgli qualcosa o se devo restare zitta, non so nemmeno se è meglio che me ne vada ma so che l'unico posto in cui vorrei stare ora è esattamente accanto a lui.
«Ho fatto sesso con Steasy» mi annuncia lui, sento una fitta al cuore ma non posso arrabbiarmi perchè io l'ho rifiutato, l'ho ferito e me ne sono andata senza dire niente. Il silenzio ferisce più delle parole e io lo so bene.
Sospiro e mi giro verso di lui facendo un leggero sorriso. «Va bene»
Lui appoggia la birra sul mobiletto accanto a lui e si avvicina a me, sento il corpo andare a fuoco e il fegato contorcersi, lo voglio così tanto che potrei impazzire.
Potrebbe anche essere l'inferno, potrebbe essere anche il serpente velenoso e la cosa più fastidiosa e infettante di questo mondo ma quando i suoi occhi mi guardano, quando lo vedo non potrebbe importarmi di meno perchè sarei capace di finire negli inferi solo per avere un secondo in sua presenza. Solo per un suo bacio riuscirei a sopportare la morte e per una sua carezza sarei pronta ad essere infettata.
Tutti quello che mi ha convinto di odiarlo mi ha solo portato ad amarlo e ogni giorno cercavo di mascherare questo sentimento con l'odio perchè odiarlo era più facile che ammettere di amarlo.
Ma ora ero accanto a lui e non potrei essere più felice.
Louis posa una mano sulla mia guancia e la lascia scivolare lentamente lungo il mio collo per finire sui miei fianchi, con un pò di pressione mi fa stendere, mi aspetto che mi baci e invece si posiziona accanto a me lasciando il suo braccio tatuato a cingermi.
E' evidentemente ubriaco perchè passano pochi minuti ed è già addormentato, gli sposto vari ciuffi dalla fronte e sorrido. E' così bello, sembra un bimbo.
«Ti amo» soffio portando subito dopo il labbro inferiore tra i denti non credendo a cosa ho appena detto.
Sospiro e mi sistemo meglio tra le sue braccia chiudendo gli occhi e addormentandomi sperando che non abbia sentito niente.
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No retreat, no surrender. (louisT)
Fanfiction« C'è stato un periodo della mia vita in cui ho creduto che nulla fosse più forte dell'amore. Certo, è forte, ma la sua forza è minuscola e impallidisce davanti al fuoco dell'odio. » - carlos ruiz zafòn Sto correggendo la storia e riscrivendo alcuni...