The ugly truth

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Non è servito a nulla ignorare il messaggio della mia migliore amica perché non passare da casa sua era quasi un insulto alla nostra amicizia.

Difatti mi metto velocemente degli scarponi, caccio il telefono dentro la borsa e mi precipito da lei lasciando un bigliettino sopra il frigo per mia madre dove la avverto che sono da Camilla.

Casa sua è ricoperta di neve così mi guardo intorno meravigliata. 

«Sempre nei dintorni, a quanto vedo» ti prego fai che non sia lui ed è tutto nella mia testa.

Alzo lo sguardo e trovo Louis sul tetto a fumare, di prima mattina.

Incrocio le braccia e rimango a guardarlo.

Reagisci Lil, reagisci.

«Allora? Sei rimasta incantata per tutto questo ben di dio?» si vanta ridacchiando.

Mi risveglio e scuoto la testa, «Tu sei proprio un caso perso, Tomlinson» dico mentre mi dirigo verso la porta di casa per bussare.

«Non la pensavi così ieri sera» sussurra fiero di se stesso.

Mi congelo sul posto. Cosa voleva dire? Poteva raccontarlo a qualcuno?

Maledetto Tomlinson.

«Senti, se solo osi farne parola con qualcuno di ciò che è successo ieri sera giuro che vengo a casa tua e ti ammazzo» lo minaccio a denti stretti.

Lui scoppia a ridere scendendo dal tetto con un salto, rimango sbalordita e un pò delusa.

Speravo davvero che si frantumasse qualcosa, che peccato.

«E' una minaccia?» incrocia le braccia facendo vari passi verso di me.

«E' un avvertimento, più che altro» sorrido.

«E comunque non lo direi a nessuno, non c'è niente di cui vantarsi» scrolla le spalle uscendo dal vialetto e scomparendo dalla mia vista.

Mi ha appena insultata?

Mi ha appena insultata!

Figlio di putt-

*

La mattinata la trascorro in casa insieme a Camilla ad aiutarla con gli inviti, qualche volta è arrivato Luke a distrarci con le sue battutine ma è andata meglio di quanto pensassi.

Trovo che Luke sia il ragazzo perfetto per Camilla, lui è così gentile e divertente. Premuroso ma non troppo “ossessionato”.

Verso il pomeriggio li saluto dirigendomi da Jason, il pomeriggio lo trascorro con lui in centro a fare shopping e a mangiare in un fast-food.

Verso le sei andiamo al Central park, facciamo l'intero giro mano nella mano come una di quelle coppie monotone e banali.

Non so se la cosa mi piaccia o mi irriti, ma opto per una sorta di indifferenza.

A metà strada vedo in lontananza un gruppo di ragazzi appoggiati ad un albero, tra quelli riconosco Zayn e.. Louis.

Louis.

Porca troia.

Intorno a loro ci sono altri ragazzi e due ragazze, una di quelle è la bionda che avevo beccato due volte insieme a Louis.

Mi fermo di scatto pietrificata. Cazzo, devo correre eppure le mie gambe non la pensano così.

«Tutto okay, Lil?» mi chiede Jason.

No retreat, no surrender. (louisT)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora