TRE

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Era già più di settimana che Castle occupava, sì occupava, il distretto con la sua presenza che non passava certo inosservata, anche perché lui non faceva nulla per passare inosservato o per non ricordare a tutti che lui era lì. Dai complimenti alle agenti più giovani, alle battute con i ragazzi, non perdeva un'occasione per espandere il suo ego oltre i limiti della decenza. E poi c'era lei, c'era Beckett. Quella notte non era uscita dalla testa di nessuno dei due e le reazioni dei loro corpi quando inavvertitamente entravano in contatto erano sempre eccessive. Loro lo percepivano, come una scarica che li attraversava e soprattutto Kate aveva paura che anche gli altri se ne potessero accorgere. Era stata chiara, però. Tra loro non doveva più accadere nulla. Niente. Basta. Entrambi avevano avuto idea, adesso, come sarebbe stato, ma doveva finire lì. Perché certo, il sesso con Castle era stato qualcosa di superlativo, ma non poteva esserci niente di più con uno che si dimostrava adulto solo a letto, o anche sul tavolo, si corresse mentalmente.

Adesso ci mancava solo che il maggior sospettato per quell'omicidio sul quale stavano indagando da qualche giorno, fosse il presidente di un'importante fondazione benefica che guarda caso quella sera aveva proprio una serata di gala in uno degli hotel più in vista della città ed era sempre un caso che a quella festa Castle fosse casualmente invitato e che si fosse lasciato sfuggire la cosa con Montgomery che non gli sembrava vero di poter mandare la sua migliore detective ad accompagnare lo scapolo d'oro di New York.

Così si era vista recapitare quel pomeriggio un abito lungo, rosso, elegante accompagnato da un biglietto di Castle che non perdeva occasione per provocarla. Guardava quel vestito troppo elegante, troppo scollato, troppo tutto per lei e si sentiva a disagio, poi però qualcosa scattò nella sua mente e decise che se lui voleva provocarla, anche lei avrebbe fatto lo stesso. Così scelse con cura la biancheria dello stesso colore del vestito, salvo poi decidere di non indossare il reggiseno, ma solo il perizoma con le autoreggenti. Si sistemò i capelli, si truccò in modo più marcato, accentuando soprattutto il rossetto molto acceso sulle labbra.

La passò a prendere e lei si morse una guancia quando gli diede il suo indirizzo e lui davanti a tutti le dessi semplicemente "Lo so!" facendola diventare rossa e sperando che Esposito e Ryan non avessero capito. Arrivò puntuale e lei non lo fece aspettare, scendendo con la pochette sottobraccio e i tacchi alti più del solito che slanciavano ancora di più la sua figura. Quel vestito stava meglio a lei che ad una modella, pensò Rick vedendola sfilare dal portone alla sua limousine. Sicuramente quella sera i fotografi appostati all'ingresso dell'hotel sarebbero diventati matti quando li avrebbero visti arrivare insieme.

Appena salita Castle disse all'autista che poteva andare e poi le offrì una flute di champagne.

- Non mi devi corteggiare questa sera Castle - Disse Beckett rifiutando il bicchiere

- Lo so non ne ho bisogno con te... - Provocante le accarezzò l'incavo del collo, lì dove tanto l'aveva baciata e che aveva scoperto essere uno dei suoi punti sensibili. Kate dovette ricorre a tutte le sue energie per non cadere nella sua trappola.

- Non per quello. Io sto lavorando. - Gli ricordò mostrandogli la pistola e il distintivo nascosti nella borsa.

- Quindi, se non stavi lavorando, potevo corteggiarti? - Insistette ancora più malizioso facendole scendere una delle sottili spalline che lei immediatamente rimise al suo posto.

- Scordatelo.

- Certo Beckett che finalmente riesco a vederti vestita da donna! - Esclamò Rick mentre camminava al suo fianco sulla passerella e i fotografi li riempivano di flash. Era incredibile come riuscisse a salutare, sorridere ed essere così maledettamente fastidioso allo stesso tempo.

- Avevi dubbi Castle? Eppure pensavo che avevi avuto modo di fugarli, più volte. - Lo provocò lei questa volta.

- Uhm mi pare di sì... - Mentre che camminavano la strinse di più a se, indugiando con le mani sul suo fondoschiena.

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