Arrivavano notizie frammentarie dal giornale radio. La sparatoria al Waldorf Astoria aveva attirato l'attenzione dei media nazionali e non solo. Uno degli attentatori era stato ucciso, l'altro gravemente ferito, insieme a tre poliziotti, tutti già trasferiti in ospedale. Secondo l'inviato della radio la polizia aveva appena sventato un attentato alla delegazione saudita a New York da parte di una cellula di terroristi sciiti che aveva già ucciso due uomini nei giorni scorsi.
Castle guidava più velocemente che poteva mentre ascoltava le notizie alla radio. Era passato a pochi isolati da lì, inconsapevolmente, mentre Kate rischiava la vita e lui invece fantasticava della loro serata e del loro futuro. Avrebbe voluto avere veramente il sesto senso e capire le cose prima, avrebbe potuto aiutarla, certo, se non fosse solo un povero paralitico. Poteva dare un senso ai rumori di sirene ed al traffico aumentato improvvisamente proprio mentre lui se ne stava andando, se solo avesse saputo. Se solo avesse potuto sapere, essere con lei...
Aveva immediatamente provato a chiamarla, ma non aveva ricevuto nessuna risposta. Fece velocemente un calcolo di quanto tempo potesse essere passato secondo quanto dicevano alla radio. Troppo per non avere sue notizie, questo pensava. Mai come in quel momento odiava la sua condizione, in ogni minuto che doveva attendere e vedeva come tempo perso, per uscire dall'auto, per rimettersi sulla sua carrozzina, per poter andare verso l'entrata dell'ospedale che ormai conosceva a memoria, lo stesso dove aveva trascorso fin troppo tempo. Le ultime notizie sentite alla radio prima di scendere non avevano fatto altro che mettergli ancora più ansia e la fretta non era una buona alleata per le sue manovre. Uno dei poliziotti feriti era grave, ma non avrebbero divulgato il nome fino a quando non sarebbero stati contattati i famigliari. Passò oltre il capannello di giornalisti e curiosi situati proprio davanti al parcheggio, attirando qualche sguardo curioso su di sé che ignorò, poi chiese informazioni all'entrata ma non seppero dirgli molto di più se non di andare al secondo piano.
Si fece largo, senza troppi riguardi davanti alle persone in attesa dell'ascensore, spintonandole con le ruote della sua sedia per salire per primo. Sentì i mugugni di disappunto, ma non se ne curò, non era quello il momento per essere come il suo solito cortese e garbato, se ne sarebbero fatti una ragione, così nel breve tragitto fino al secondo piano ignorò gli sguardi di biasimo di una signora sulla cinquantina che scuoteva la testa al suo indirizzo con aria severa. La urtò ancora per uscire, questa volta di proposito, almeno se doveva parlare male di lui l'avrebbe fatto a ragione.
Sfilò con foga silenziosa tra poliziotti in divisa che parlavano animatamente al cellulare, riconobbe alcune facce, si sentì chiamare ma non rispose, alcuni li aveva frequentati per mesi, vedendoli tutti i giorni, era arrivato quasi a sentirsi uno di loro e gli piaceva quella sensazione, quella sorta di cameratismo che non aveva più ritrovato dai tempi del college, ma che aveva vissuto con uno spirito del tutto diverso, perché lui ora lì era quello che doveva farsi accettare da un gruppo, ma era anche la star e in fondo a lui era sempre piaciuto farsi ammirare ed essere al centro dell'attenzione, riempiva il suo ego. Poi era passato tutto, quell'esplosione forse aveva portato via non solo l'uso delle gambe, ma anche quella parte di sè ed ora non voleva che nessuno lo riconoscesse, lo fermasse, lo chiamasse e in quel frangente voleva solo sapere di Kate. Vide Ryan e Esposito, il suo sguardo si soffermò sulla vistosa fasciatura al braccio dell'ispanico e sulle escoriazioni al volto dell'irlandese, si accorse che lo avevano visto e stavano per andargli incontro, ma lui non si fermò, la sua meta era la donna di mezza età dall'altra parte del corridoio, quella alla quale avrebbe potuto chiedere di Kate.
- Sono Castle, Richard Castle. Mi avete telefonato poco fa, per il Detective Beckett. - Disse tutto d'un fiato alla donna.
- Detective Katherine Beckett... Sì... è tra gli agenti feriti nella sparatoria... - Gli rispose controllando una lista.
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Now I Know
FanfictionSiamo nel pilot. Castle e Beckett si sono appena salutati sulla strada. Quel "You Have No Idea" riecheggia nella mente di Castle che non riesce a smettere di pensare alla detective e a come lo ha provocato... Dovevano essere solo due parti... sarà q...