QUARANTADUE

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Quando era rientrato in casa l'aveva trovata seduta sul divano con una copia di "Una rosa per l'eternità" aperta vicino a lei. Il sole era stava tramontando e non c'era una sola luce accesa in tutta la casa, era avvolta dalla semioscurità che rendeva il tutto ancora più pesante. Rick la raggiunse in silenzio, mentre Kate con lo sguardo seguiva ogni sua mossa. Si fermò a lato del divano, abbastanza vicino che se avesse voluto avrebbe potuto toccarla, ma non lo fece.

- Mi dispiace Kate. - Fu tutto quello che riuscì a dirle. Beckett si diede il tempo di assimilare le sue parole prima di rispondergli. Annuì appena con la testa, e poi alzò gli occhi al cielo, scuotendola contrariata.

- E di cosa ti dispiace, Castle? Di avermi ignorato per tutto il giorno? Di non aver risposto alle mie telefonate? Di avermi fatto preoccupare? Oppure di non avermi detto chi era Kyra Blaine?

- Kate...

- Pensavi che non l'avrei scoperto, Castle? Eppure quel nome non mi era nuovo... Kyra Blaine... Dove l'avevo letto? Ma certo... In un tuo libro. Cosa le avevi scritto alla tua amica? - Prese la copia del libro in mano e lesse scandendo bene ogni parola - "A Kyra Blaine, tu fai brillare le stelle"

Lo richiuse facendo un rumore che rimbombò in tutto l'appartamento e facendo sobbalzare Rick.

- Non volevo...

- Cosa non volevi, Castle? Mentirmi? Presentarmi alla tua ex come la poliziotta alla quale ti ispiri? Perché dirle che sono di più di questo era difficile per te? Sempre che io sia più di questo... - Kate era immobile, ma dalla sua voce sempre più rotta e incalzante Rick aveva capito che stava perdendo la pazienza.

- Ma certo che... Beckett, ma cosa stai pensando?

- Non lo so cosa sto pensando, Castle, dimmelo tu, cosa dovrei pensare? Se vuoi ti dico cosa pensavo, prima, anni fa. Pensavo che se tu scrivevi una cosa così ad una donna questa doveva essere molto importante per te, non un'amica. Pensavo che doveva essere bellissimo avere qualcuno che ti dedica un libro, con quelle parole lì. Quanto deve essere speciale una persona che fa brillare le stelle?

- Lo era, però tanti anni fa. - Specificò Castle.

- Tanti anni fa... - Kate scosse la testa e provò ad alzarsi, ma Rick prese il suo braccio fermandola.

- Cosa c'è Beckett? Sembra quasi tu sia gelosa ma...

- Ma cosa, Castle? Non posso essere gelosa se il mio uomo, la persona con la quale voglio passare la mia vita, mi presenta una sua ex come una sua amica, gli dice che sono... sono... la persona alla quale si ispira per i suoi libri? Se quanto arrivo vi vedo vicini che vi accarezzate teneramente? Poi cosa sarebbe accaduto, Castle? - Lasciò la sua presa e si alzò spostandosi da lui che la guardò andare verso la finestra, passando tra i divani in un punto troppo stretto perché lui potesse seguirla.

- Niente Kate! Cosa sarebbe dovuto accadere! Cosa vai a pensare? - Le disse cercando di raggiungerla passando dalla parte opposta, fino ad arrivare alle sue spalle.

- Non lo so cosa penso, Castle. Sinceramente, non so più cosa pensare. Io ti amo e sì, sono gelosa, ti sembra strano? - Sospirò

- Guardami Kate? Come puoi essere gelosa di me? - Beckett si voltò e lo guardò. Gli accarezzò il viso mentre lui la fissava incredulo di quello che stava dicendo.

- Io ti vedo, ti vedo come tu non riesci a vederti e proprio per questo sono gelosa. E vedevo come la guardavi... Dimmi la verità, provi ancora qualcosa per lei?

- Cosa? No... no! - Incespicò nelle parole. Come le poteva venire in mente una cosa del genere? - Mi ha fatto una strana sensazione rivederla, dopo tutti questi anni. Da quando mi ha lasciato non ci siamo più visti e rincontrarci così... è stato strano, Kate. Ma Kyra è il passato. Un lontano passato.

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