Castle percorreva con le mani i fianchi di Beckett ancora abbandonata sul bancone della cucina mentre baciava la sua schiena seguendo la linea della spina dorsale. Si fermò solo quando sentì che lei provava ad alzarsi ed allora si allontanò, aiutandola a scendere da lì. In piedi, totalmente nuda, con il volto ancora segnato dal piacere di poco prima ed i capelli spettinati era ancora più bella, più vera, più eccitante.
La fece avvicinare a sé e fece in modo in che i loro corpi si avvicinassero e si toccassero, ancora imperlati dal sudore per l'amplesso appena consumato.
- Confermo Beckett, mi sei mancata. - Le disse accarezzandole le clavicole per poi risalire sul collo. Lei gli si avvicinò e cominciò ad lambirgli il collo con la lingua, arrivando all'orecchio del quale prese il lobo e lo succhiò, per poi morderlo piano ed infine solleticarlo con la lingua, sapeva che quello lo faceva impazzire e che lo eccitava lo poteva già sentire dall'eccitazione che tornava in lui prepotente, soprattutto quando languidamente lei gli sussurrò maliziosa.
- Allora, cosa ti è mancato di più Castle? - La sua voce suadente insieme al suo respiro accentuato e profondo su di lui lo stavano facendo andare di nuovo fuori di testa. Pensava di essere tornato lo sbarbatello ragazzino che si eccitava anche solo per una ragazza in bikini su una rivista. Eppure lei gli faceva quell'effetto, di non riuscire a controllarsi.
- Tutto. - Rispose quasi balbettando mentre lei lo spinse facendolo camminare all'indietro fino al divano. Sbattè le gambe sulla seduta e a quel punto a Kate bastò fare una leggera pressione sul suo petto perché lui si sedesse.
Rick la guardava dal basso in alto e se era possibile da quella prospettiva era ancora più bella, più seducente: sapeva che era finito il suo turno di condurre il gioco, capiva dal suo sguardo che ora sarebbe stata lei a gestire il suo ed il loro piacere. Rick la vide piegarsi, appoggiarsi con le mani sulle sue ginocchia e sporgersi in avanti, verso la sua bocca prima e poi scendendo sul suo petto e lui dopo aver ricambiato il suo bacio, non poteva fare altro che godersi le tracce che lasciava su di lui. Il modo in cui alternava morbidi baci, la lingua umida e i denti che lo graffiavano solleticandolo lo faceva andare fuori di testa. L'avrebbe voluta ancora, ora, lì subito. Ma quando provò a prenderla lei bloccò le sue mani stringendogli i polsi a lato del suo corpo e lui capì che doveva aspettare, anche se il suo membro non sembrava del suo stesso avviso e stava prendendo di nuovo vigore, soprattutto quando Kate era arrivata con le labbra vicino al suo pube e poteva sentire il suo respiro caldo solleticarlo.
Quando poi si inginocchiò tra le sue gambe, Castle chiuse gli occhi perché temeva che solo quella visione l'avrebbe fatto venire subito ed invece voleva godersi tutto quello che lei stava per fare.
Il sesso quasi del tutto rigido di Castle era adagiato sulla sua pancia, non ancora totalmente eretto e al massimo delle sue dimensioni. Beckett cominciò ad accarezzarlo con le labbra senza toccarlo con le mani, facendolo rabbrividire con il suo respiro caldo che lo stimolava tanto quando quelle carezze leggere alle quali ogni tanto aggiungeva un movimento veloce con la lingua per stimolarlo di più. A Kate piaceva vedere come prendeva sempre più vigore grazie alle sue attenzioni, raggiungendo in poco tempo il massimo della rigidità, tornando delle sue ragguardevoli dimensioni. Iniziò quindi a baciarlo delicatamente sulla punta e poi a farlo entrare a poco a poco in bocca, accogliendo il suo glande gonfio per qualche istante, facendo poi scivolare la saliva lungo l'asta ora eretta.
Castle non era un uomo timido quando si trattava di sesso, anzi era uno di quelli che amava prendere l'iniziativa, e a Beckett lo aveva già dimostrato più volte, amava far sentire la sua donna desiderata e farle sentire tutto il suo vigore di uomo. Era uno di quelli che in camera da letto sapeva dire la sua e pensava spesso senza essere falsamente modesto, che mai nessuna si era lamentata delle sue performance, per quantità e qualità. Sì, poteva dire di saperci fare e si era sempre divertito molto quando capitava, però c'era solo una cosa nella quale lasciava totalmente l'iniziativa alla sua partner e lui rimaneva a godersi, letteralmente, il suo lavoro ed era il sesso orale: lo adorava, come immaginava fosse per tutti gli uomini ed adorava che fosse la sua donna a deciderne tempi e modi senza imporre nulla, adorava essere in balìa della sua partner e totalmente nelle sue amni, anzi nella sua bocca, voleva che lei si dedicasse completamente a lui, così come lui faceva con loro, così come stava facendo quella sera Beckett.
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Now I Know
FanfictionSiamo nel pilot. Castle e Beckett si sono appena salutati sulla strada. Quel "You Have No Idea" riecheggia nella mente di Castle che non riesce a smettere di pensare alla detective e a come lo ha provocato... Dovevano essere solo due parti... sarà q...