Amici di merda

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Se c'è una cosa che odio più di Sheldon è la sua sveglia, una specie di megafono modificato che mio fratello regola ogni sera e che programma in modo che ogni mattina lo svegli- anzi, ci svegli- raccontando un fatto storico avvenuto nel giorno corrente.
- Il 13 settembre dell'anno 533 Belisario, storico generale bizantino, sconfisse il re dei Vandali Gelimero, ultimo sovrano del regno del Nordafrica, nella battaglia di Ad Decimum. La battaglia coinvolse fra gli 11.000 e i 15.000 uomini che combatterono con estrem...
Emetto un sonoro lamento e caccio la testa sotto al cuscino fino a che Sheldon non spegne quella diavoleria.
- Ma tanto non ti ricorderai mica tutti quei nomi fra qualche ora!- mugugno.- Io non li ricordo nemmeno adesso... Calimero, il teppist... no, scusa, il vandalo... poi chi c'era...- mi batto una mano sulla fronte. Sul serio sto perdendo tempo a ricordarmi i nomi dei generali di una battaglia combattuta prima dell'invenzione della piastra in ceramica?
Sheldon sposta il lenzuolo immacolato e intatto dalle sue gambe e mi guarda con sufficienza.
- Va' al diavolo.- sbuffo strofinandomi un occhio.
Mi trascino giù dal letto e mi infilo le infradito, poi sbadigliando esco dalla stanza e ciabatto fino alla camera di Corbyn. Busso due volte piano sulla porta di legno. Nessun rumore. Provo a bussare di nuovo. Ancora niente. Dovrei entrare? E se fosse riverso a terra con la gola squarciata in una pozza di sangue che impregna il tappeto mentre Deucalion, l'alpha degli alpha di Teen Wolf, gli divora le interiora?
Mentre il mio cervello sta viaggiando verso una dimensione parallela nella quale tutte le serie TV sono vere, non mi accorgo che la porta è aperta e Corbyn mi sta fissando con le sopracciglia aggrottate. Chissà da quanto tempo è lì che mi sta guardando.
- Non ho sentito segnali di vita provenienti dalla tua camera quindi volevo solo accertarmi che fossi vivo e sveglio... voglio dire, solo vivo visto che mica potevi essere riverso a terra con la... va bene, lasciamo stare.- concludo sbadigliando.
- Vi raggiungo subito in cucina. Datemi solo cinque minuti per fare il letto.- dice sparendo all'interno della camera.
- No, no, lascia stare, ci pensa mia madre.- lo blocco.
- Sicura? Non è un problema per me.- mi chiede indicando con il mento le lenzuola che tiene già strette nel pugno.
- Sì, sì, adesso andiamo a dorm... a mangiare, volevo dire a mangiare.- borbotto ciabattando fuori dalla stanza.
Scendiamo le scale in silenzio ed entriamo in cucina. Mio padre è seduto a capotavola e sta spalmando del burro su dei toast, mentre controlla continuamente il giornale online. Mia madre sta portando in tavola un vassoio colmo di prelibatezze che immagino siano per Corbyn. Mi siedo dando le spalle al fornello e osservo ciò che ha preparato mia madre. Lo stesso sta facendo Sheldon, seduto di fronte a me. Tuttavia, sono sicura che non prenderebbe niente dal vassoio in quanto lui segue una dieta sana ed equilibrata, ma soprattutto abitudinaria. Oggi è mercoledì ed è il giorno dei cereali ad alto contenuto di fibre per affrontare al meglio la seconda metà della settimana. Mentre mia madre va a scaldargli il latte e a prendergli i cereali, Corbyn si siede a fianco a me. E diamo ufficialmente il via ad un altro momento imbarazzante in cui nessuno sa come intavolare una conversazione, oltre al fatto che nessuno per educazione vuole abbuffarsi per primo in presenza dell'altro.
Dopo qualche secondo in cui valuto mentalmente le uova fritte, i toast, i pancakes e la marmellata fatta in casa, decido di mettere un paio di pancakes nel mio piatto, oltre ad alcuni biscotti. Faccio poi scivolare il vassoio alla mia sinistra, verso Corbyn.
- Non farti problemi, tesoro. Prendi tutto quello che vuoi e se non ti piace posso cucinarti dell'altro.- gli dice mamma con una punta di apprensione nella voce.
- Grazie mille, signora Gray.
- Puoi chiamarmi Kate.
- Grazie mille, Kate.- si corregge Corbyn con un sorriso.
Lo guardo di sottecchi mentre sgranocchia dei biscotti integrali. Mi chiedo come faccia a mangiare così. Voglio dire, con la schiena dritta e i gomiti giù dal tavolo e senza fare briciole, mentre io senza farmi vedere cerco di controllare se ho la bocca sporca dell'unto dei pancakes nel riflesso del coltello d'argento.
- Allora, cosa avete intenzione di fare oggi pomeriggio?- chiede mio padre addentando un toast.
- Faremo un giro in città con Fed, Jack e Jonah.- rispondo.
- Non dimenticarti di fare i compiti. Non lasciarti distrarre troppo da Corbyn.- dice mia madre con un pizzico di malizia.
Arrossisco violentemente e mi va di traverso qualche briciola, mentre mio padre, mia madre e Corbyn scoppiano a ridere. Bevo dell'acqua e rivolgo un'occhiataccia a tutti e tre da sopra il bicchiere.
Finiamo di mangiare in silenzio, poi io, Corbyn e Sheldon torniamo al piano di sopra per prepararci mentre i nostri genitori sparecchiano.
- Lascia andare prima Sheldon.- sospiro rivolta a Corbyn.
Mentre mio fratello si barrica in bagno, vado in camera a vestirmi. Rimango poi ad aspettare nel corridoio, seduta per terra e appoggiata al muro. Stranamente arriva Kiwi a farmi compagnia. Di solito è in giro a ingravidare tutte le gatte del quartiere e oltre. Mentre sto imprecando contro Kiwi che non vuole farsi accarezzare da me ("Gatto, perché non mi ami? Rinnega il tuo padre felino e scappa con me a Miaminonèvero city!"), Corbyn esce dalla camera e non appena vede il gatto si accuccia per accarezzarlo.
- Non provarci, non si fa toccare da nessuno.
- Davvero?- esclama.
Mi giro verso di lui e vedo quella palla di pelo infame fare le fusa si suoi piedi, mentre si gode il tocco leggero delle dita di Corbyn che gli solleticano la pancia.
- Odio quel gatto.- dico.
- Io lo trovo adorabile.
Mi giro verso Corbyn e vedo che sta sorridendo come un bambino con un giocattolo nuovo. Io in silenzio e prendo a fissarmi la punta delle Vans.
- Prima a tavola hai nominato dei ragazzi.- inizia Corbyn.
- Sì, ehm, Fed, Jack e Jonah.- confermo stupita, non so se per il fatto che mi ascolti quando parlo o perché ha tentato di iniziare una conversazione.
- Sono i tuoi amici?
- Sì, e Fed è anche una mia compagna di classe. La conosco da sette anni, ovvero da quando si è trasferita qui da Manchester.
- E gli altri due?
- Jack ha diciotto anni, mentre Jonah diciannove. Li abbiamo conosciuti durante una gita scolastica. Io e Fed stavamo dando da mangiare ai piccioni, mentre Jack e Jonah erano seduti su una panchina in mezzo alla piazza. Alcuni dei piccioni che avevano mangiato il nostro pane con le prugne sono andati a cagare in testa ad entrambi. Un getto coordinato e preciso come un cecchino.
Corbyn scoppia a ridere e io lo seguo a ruota.
- È la storia più assurda che io abbia mai sentito.- dice fra le risate.
- Sì ma non dovresti dire loro che te l'ho raccontata. Loro preferiscono ricordare l'incontro successivo, quello in discoteca, omettendo la parte in cui io ho urlato indicandoli: "Guarda Fed, i due con una faccia così da culo che persino i piccioni vogliono cagarci sopra". E loro per vendicarsi mi offrirono un drink pieno di guttalax.
- Hai proprio degli amici di merda.- commenta Corbyn ridendo ancora più forte.

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Siamo appena usciti da scuola. Non è andata troppo male, se escludiamo lo shock di Corbyn nel vedere Sheldon andare a scuola con una tuta antisettica. Ormai dovrebbe averlo capito che mio fratello è pazzo come una specie di Spaccato di The Maze Runner.
Ora siamo in autobus e stiamo tornando a casa. Abbiamo concordato con mia madre un'ora di compiti prima di uscire in città. È anche un modo per far conoscere a Corbyn i miei amici, visto che oggi stavamo per arrivare in ritardo e ho avuto a malapena il tempo di presentarglielo.
- Abiti in una bella zona.- dice Corbyn guardando fuori dal finestrino attraverso le lenti dei ray ban neri.
- Grazie.- dico, cercando di legarmi i capelli senza tirargli una gomitata in gola visto che i sedili sono piccolissimi e lui è seduto a fianco a me.
- Stamattina mio padre ci ha accompagnati in macchina e ha fatto colazione con noi, ma di solito io e Sheldon mangiamo da soli e prendiamo l'autobus.- aggiungo per fargli capire velatamente che stamattina è stato in bagno venti minuti e che normalmente ci avrebbe fatto perdere l'autobus.
- Va bene, non è un problema per me prendere i mezzi pubblici.
- Ah, li prendevi spesso anche in Texas?- chiedo stupita. Sembra più il tipo che si fa accompagnare dall'autista del padre.
- No, nient'affatto. Mi facevo accompagnare dall'autista di mio padre.- risponde con nonchalance. Ecco, come non detto.
- Però a volte di pomeriggio salivo su un autobus a caso e stavo sopra fino al capolinea.
- E come facevi poi a tornare?
Ci pensa un po' su.
- Chiamavo l'autista di mio padre. Ho un senso dell'orientamento pessimo. Pensa che una volta da piccolo mi sono perso in camera mia.
- Questa me la devi raccontare.- ridacchio.
- A causa di un temporale era saltata la corrente. Io ero in camera mia con la porta chiusa e non riuscivo più a orientarmi. Continuavo ad aprire l'anta dell'armadio pensando fosse la porta.
Scoppio a ridere, ma cerco subito di trattenermi. Diciamo che non ho la risata più celestiale di questo mondo.
- Mi fa ridere come ridi.- sorride.
- Oh, ehm... me lo dicono in tanti.- balbetto.- Dicono che sembro un maialino che sta annegando.
- In effetti...
- Come ti permetti!- esclamo tirandogli un finto pugno sul braccio. A proposito, ha delle braccia più sottili e femminili delle mie.
Restiamo in silenzio per il resto del viaggio che, per fortuna, dura poco. Scendiamo alla fermata vicino al ristorante messicano e ci incamminiamo verso casa. Di solito faccio questo pezzo di strada con Fed, essendo vicine di casa, ma oggi sua madre l'ha fatta uscire un'ora prima per una visita. È bello però avere qualcun altro con cui parlare. Mi sembra quasi di avere un nuovo fratello. Quasi. Voglio dire, dobbiamo frequentare gli stessi posti e viviamo sotto le stesso tetto. E d'accordo, è solo il primo giorno, ma comunque ad un primo impatto sembra simpatico, gentile e divertente, l'esatto contrario di Sheldon. È esattamente questa l'idea di "fratello" che ho sempre avuto.

Double up // Corbyn Besson why don't weDove le storie prendono vita. Scoprilo ora