Buon compleanno Corbyn

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Non ho avuto il coraggio di parlare con mio padre dei miei dubbi riguardo al suo ambiguo passato negli Stati Uniti. I miei genitori non fanno altro che lanciarsi occhiate di fuoco a tavola e sono certa che il motivo è lo stesso che tormenta me, ma per non gettare benzina sul fuoco rimango in silenzio. Cerco di pensare alla festa per Corbyn, di cui lui ovviamente non sa nulla, e con tutti gli impegni che ho finisco sempre per riuscire a respingere questi pensieri in un angolo del mio cervello.

Oggi è il 24 novembre, la vigilia del compleanno di Corbyn. Lui non ha idea di quello che ho progettato e spero che rimanga sorpreso tanto quanto mi sono stupita io delle mie capacità di party planner. Sto riguardando la lista di cose da comprare e da fare per controllare che per domani sia tutto a posto, quando vedo Sheldon scivolare silenzioso nella camera.

- Ciao dannazione dell'anima mia.- lo saluto ironica.

Lui non dice una parola e sale sul mio letto sedendosi a fianco a me, con la schiena dritta come la corda di un violino appoggiata al muro.

- Va tutto bene?- gli chiedo, abbandonando penna e block notes in un angolo.

- Tu...- deglutisce.- Tu credi che mamma e papà divorzieranno?

Lo guardo abbastanza scossa.

- No, Sheldon, assolutamente no. Me lo chiedi perché stanno litigando spesso negli ultimi giorni?

Lui annuisce. Ha gli occhi lucidi.

- Ci sono qui io, va bene?

- Così non mi rassicuri.- incrocia le braccia al petto.

Sono talmente sbigottita per la conversazione a cuore aperto che sto avendo con mio fratello che non faccio caso alla frecciatina.

-È normale che due persone litighino. Se non lo facessero, vorrebbe dire che sono sempre d'accordo su tutto e sai che noia! È anche il confronto che unisce due persone e lo so che sembra una contraddizione, ma fidati che è così. Confrontarsi in una coppia significa prendere in considerazione le diversità della persona che ami e dare loro importanza. Se non lo facessero significherebbe che non si vorrebbero tanto bene perché all'una non fregherebbe niente dell'altro.- gli spiego, pensando con un sorriso a me e Corbyn.

- Non mi piace.

- Cosa, caro? L'amore?- scherzo.

Lui annuisce e mi si stringe il cuore. Gli scompiglio i capelli e cerco di tirarlo su di morale.

- Devi solo aspettare qualche giorno e poi tutto si sistemerà. Te lo prometto, d'accordo?

- Se non succede posso usarti come prototipo di essere dalle capacità intellettive non molto elevate per poter dimostrare che con parole elementari si possono esporre i concetti più complessi della fisica?

Aggrotto le sopracciglia.

- Ti sto dicendo che sei stupida.- spiega Sheldon con tono canzonatorio.

- Vieni qua, razza di idiota.- lo abbraccio forte.

Sheldon, dapprima rigido come sempre, ricambia poi il mio abbraccio e il mio cuore si scioglie. Per quanto possa essere iper intelligente, strano, nevrotico, metodico e abitudinario, sotto a un doppio strato di materia grigia farcita di un numero indefinito di neuroni esiste l'ombra di un bambino di nove anni.

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La notte quasi non dormo per l'agitazione. Mi rigiro nel letto e guardo l'ora sulla sveglia almeno una decina di volte prima che sia un orario decente per scendere in cucina a fare colazione. Il programma della giornata è quello di pranzare in casa con i miei genitori e con mio fratello, in modo che possano dargli il loro regalo. Poi andremo in città, dove questo fine settimana e il prossimo si terrà una fiera per celebrare i 1938 anni dalla fondazione della città. Questa fiera si tiene ogni anno e ho ricordi molto positivi legati alla mia infanzia, così ho pensato che sarebbe carino portarci Corbyn e fare un giro fra le bancarelle. Poi torneremo a casa, ci prepareremo per la festa e poco prima di uscire di casa gli consegnerò il mio regalo. Se andrà tutto bene, sarà una giornata perfetta.

Double up // Corbyn Besson why don't weDove le storie prendono vita. Scoprilo ora