Cos'è successo nel 1980?

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Avete presente quando una volta toccato il fondo vi sembra impossibile che le cose possano riaggiustarsi, anche se in cuor vostro non aspettate altro che il momento per risalire a galla? Quando finalmente riuscite a smettere di leccarvi le ferite come un gatto e tornate a rivedere il bicchiere mezzo pieno, quando fino a poco tempo fa il bicchiere manco lo vedevate? Ce l'avete presente tutto questo? Perché è esattamente così che stanno andando le cose ora nella mia vita.

Dopo quello che è successo con Corbyn mercoledì mi aspettavo un grande cambiamento nella nostra relazione. Non so esattamente quali fossero le mie aspettative, ma mi aspettavo uno sconvolgimento che non è avvenuto e questo mi fa sorridere perché in un certo senso è come se stessimo insieme anche prima senza averlo ammesso a noi stessi, soprattutto io.

Le acque si sono veramente calmate nella mia vita e ottobre vola via veloce come la prima metà di novembre. Le mie giornate si assomigliano un po' tutte, divise fra scuola, un sacco di compiti, rare uscite nel weekend con Fed e Jack, attività extracurricolari e Sheldon, che è un impegno di per sé. Una volta ogni due settimane partecipo ad un incontro con un insegnante di diritto ed economia. Anche Jack lo frequenta, più che altro per i crediti. Dato che non sono materie che studiamo a scuola, il nostro coordinatore ci ha consigliato di partecipare così da avere una conoscenza base da poter inserire nel curriculum in futuro.

Oggi io e Jack dobbiamo fermarci a scuola un paio d'ore per un nuovo incontro sulla Borsa valori. Lo so, sembra un argomento noiosissimo ma vi posso assicurare che vi apre gli occhi sulla scena economica mondiale. Forse da questo lato ho preso da mio padre; speriamo solo di non fare la stessa fine.

Adesso io e Jack siamo finalmente in mensa. Stamattina mi sono svegliata tardi e non ho fatto colazione, di conseguenza sto morendo di fame.

- Jack, lo so che non ti è mai andato troppo a genio, ma vorrei che venissi alla festa di compleanno di Corbyn.- butto lì addentando il mio panino. Lo guardo di sottecchi, sperando in una reazione positiva.

- Ah.. io...- balbetta. Di certo sta cercando una scusa credibile per declinare l'invito.

- Andiamo, è fra dieci giorni. Non penso tu abbia altri piani.

- Non lo so, sto cercando un lavoro serale e non vorrei prendermi impegni in questi giorni.

Alzo un sopracciglio, poco sorpresa.

- È da settembre dell'anno scorso che dici che hai intenzione di cercare un lavoro. 

- E va bene, vengo alla festa del tuo ragazzo.- ribatte esasperato alzando gli occhi al cielo.

- Sta' tranquillo, non sarà niente stile party universitario americano. Un collega di mio padre ci può prestare il seminterrato per quella sera, così ho pensato che potremmo organizzare una specie di piccola festa a sorpresa.- inizio a spiegare.

- Aspetta un attimo, cosa intendi con "potremmo"?

- Pensavo che tu e Fed potreste darmi una mano.- mi stringo nelle spalle.

- È difficile che io possa aiutarti se non me lo chiedi.

- Be', mi aiuterai, non è vero?

- Come se avessi altra scelta.- borbotta.

- Stavo dicendo, non sarà niente di troppo caotico, gli invitati saranno massimo una ventina compresi tu e Fed. Tu dovresti solo aiutarmi a procurarmi uno stereo e una chiavetta dove mettere qualche canzone. Per le bibite e il cibo ci arrangiamo io e Fed.

Jack apre la bocca per dire qualcosa, ma io lo precedo.

- Niente alcolici. Mia madre mi metterebbe in punizione a vita.

Double up // Corbyn Besson why don't weDove le storie prendono vita. Scoprilo ora