Vengo bombardata da pomodorini ripieni

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Se c'è una cosa che odio, è avere Sheldon come fratello. Dopo cena è tornato in camera per fare degli esperimenti con dei pomodorini farciti di philadelphia e decidere se in un futuro più o meno prossimo potranno essere usati come arma in una ipotetica guerra fra vegani e anti vegani. Gli ho detto che dovevo parlargli urgentemente, e l'unica risposta che ho ottenuto è stata "prendi un appuntamento o offriti volontaria per la sperimentazione".
- Cavia numero 86A, firmi questo contratto in cui attesta il suo desiderio di contribuire al progresso della scienza in tutti i suoi ambiti, compreso quello che verrà approfondito oggi in caso di successo.- Sheldon mi porge un foglio con aria estremamente seria.
Andiamo, le liste di attesa di Sheldon sono infinite, mi avrebbe fissato un appuntamento su Marte nel 3067. Ne ho già uno fissato su Giove, quindi so di che cosa parlo.
Firmo il foglio senza nemmeno leggere che cosa c'è scritto, tanto ormai ci sono abituata. Io non sono solo la cavia 86A, ma anche le precedenti 85A.
Sheldon mette il foglio firmato in una cartellina arancione e indossa una mascherina protettiva.
- Non sono io quella a cui andrà il formaggio negli occhi?- chiedo perplessa.
Lui alza le spalle e mi guarda con superiorità.
- Un fisico teorico e i suoi occhialini protettivi sono come Dolce e Gabbana, come Luke Hemmings e gli skinny jeans, come Stiles e Lydia, come Bella Thorne e una sprangata sui denti.
- Va bene capo, ho afferrato il concetto.- alzo le mani in segno di resa.
- Per cominciare, mettiti in piedi di fianco al tuo letto.- mi ordina.
Ovviamente siamo nei rispettivi lati della camera e ovviamente sarà la mia parte che verrà insudiciata.
Sheldon apre il suo armadio e tira fuori una specie di lancia palle, come quelli che si usano per giocare a golf. Prende una terrina piena di pomodorini che ha tolto dalla pizza e dall'insalata stasera a cena e li fa rotolare tutti nel contenitore del lancia palle.
- Spero per te che quell'aggeggio sia un giocatt...- inizio a dire, ma vengo interrotta da una scarica di pomodorini che mi colpiscono in piena faccia.
- Potevi almeno avvisarmi!- urlo sputando un pomodorino.
- Dobbiamo simulare le condizioni di guerra.- dice azionando lo spara pomodorini mentre apro la bocca per replicare.
- Mastico i pomodorini e mi pulisco la bocca con la manica della felpa. Mi preparo ad un altro attacco, che non tarda ad arrivare. Stavolta tengo la bocca ben sigillata e mi tuffo verso destra sul puf. Qualche decina di pomodorini mi colpisce il culo e io mi giro indignata verso Sheldon. Lui ne approfitta per spararmi un pomodorino in fronte.
- Abbiamo finito?- chiedo rialzandomi e massaggiandomi la fronte.
Un'altra scarica di pomodorini mi colpisce dappertutto per una decina di interminabili e dolorosi secondi. Chiudo gli occhi e all'improvviso qualcosa di più grosso e consistente mi colpisce in testa.
- Ahi!- esclamo arrabbiata. Ai miei piedi c'è una zucchina.
- Avevi detto solo pomodorini!
Lui alza le spalle e mi tira un'altra zucchina. Io la schivo, la raccolgo e la rispedisco indietro.
- Cavia 86A risponde al fuoco. Bene ma non benissimo. Interrompiamo l'esperimento.
Sheldon si toglie gli occhiali e mette via il lancia palle.
- E tutto questo a cosa ti è servito esattamente?- chiedo cercando di reprimere l'istinto di strangolarlo.- A dimostrare a quei bambini infantili della mia classe che è possibile sottomettere le sorelle maggiori.- risponde lui con nonchalance lanciando in aria una cimice e prendendola al volo.
- Oltre al fatto che è perfettamente possibile usare le zucchine ogni sessantadue pomodorini per bilanciare il rapporto fra il numero delle munizioni e l'effettivo numero impiegato.
- Lo penso anch'io. Ora aiutami con Corbyn- dico pulendomi la faccia e cercando di pensare al modo più veloce possibile per fare sparire tutti quei pomodorini e le due zucchine dal pavimento prima che mia madre mi lanci un martello pneumatico in testa.
- Proverò ad andare in camera sua adesso, ma solo perché tu ti ricordi di me come di una persona premurosa, leale, onesta e che mantiene le proprie promesse quando dovrò consegnare la mia domanda per essere trasformato in robot.
- Va bene, caro, intanto io pulisco questo macello.
- E quello che tu hai impropriamente chiamato macello non è altro che il frutto della scienza che sperimen...
- Esci da questa camera!- sbraito lanciandogli la salvietta con cui mi sono pulita la faccia.
Arriverà il giorno in cui Sheldon la pagherà. Forse.
Dopo aver ripulito da cima a fondo tutta la stanza e aver aperto le finestre per ossigenarla, inizio a camminare avanti e indietro per la stanza mordicchiandomi una pellicina sul pollice. Ho paura per quello che Sheldon può aver chiesto a Corbyn, ma soprattutto per il modo in cui lo ha detto. Più penso ad una conversazione fra il nuovo ospite e mio fratello e più mi viene voglia di affittare un bunker e nascondermi lì per i prossimi quindici anni.

Double up // Corbyn Besson why don't weDove le storie prendono vita. Scoprilo ora