31. Campeggio

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Esattamente quattro giorni dopo siamo pronti per il week end di campeggio, o forse. Questa mattina la sveglia è suonata alle 4.12, ma dato che sia io che Tyler non davamo dei segni di "vita", mio papà ha avuto la splendida idea di suonare la trombetta in camera. Risultati?? I nostri timpani completamente distrutti e qualche imprecazione da parte di Tyler. Il campanello suona e dopo qualche secondo entrano i King e una piccola aggiunta, Jack.

<<Jack?>>dico confusa.

Di solito andavamo solo noi Evans e i King, senza gli Hamilton.

<<Hailey Evans vedo che ti fa piacere la mia presenza>>dice ironico.

<<Non è quello. Non me lo aspettavo, tutto qui>>dico sincera.

<<Abbiamo un'aggiunta quest'anno. Ogni anno vi lamentavate dicendo che in tre non potete giocare a squadre, dividere i letti e cose varie. Allora perché non aggiungere un amico che avete in comune??>>dice mio padre.

Sbuffo leggermente, prendo lo zaino e inizio a uscire dalla porta diretta al mini bus del padre di Daniel.

Mentre sto camminando sento una mano colpirmi leggermente il lato B, mi giro e scruto i miei coinquilini per il campeggio alla ricerca del colpevole.

<<Vi tengo d'occhio>>dico rigirandomi e stando attenta ai loro movimenti.

Il viaggio nel mini pullman si alterna in momenti di canzoncine da bambini, discorsi sulla nail art, commenti sulla nuova stagione di Gucci e auricolari condivisi con Jack.Ammetto che la sua presenza non mi dispiace, ma essere circondata da tre ragazzi con mille ormoni non era la mia aspettativa.Come ogni anno mio padre ha prenotato due casette: una è per gli adulti e una per noi ragazzi. In ogni casetta ci sono quattro i letti singoli disposti a due a due e un bagno.Appoggio lo zaino sul letto che ho scelto, che è lo stesso ogni anno, e aspetto anche gli altri.

<<Io sto qui>>dice Jack indicando il letto di fianco al mio.

Sorrido leggermente, mi giro dall'altro lato per nasconderlo e sistemo il sacco a pelo sul letto.

Metto nell'armadio due magliette, un pantaloncino, due cambi intimi e sistemo in bagno l'accappatoio e i vari shampoo, balsami e bagnoschiuma.

Nello zaino lascio solo le cose essenziali: lenti a contatto, occhiali da sole, occhiali da vista, fazzoletti, telefono e felpa.

<<Cosa facciamo?>>chiedo sdraiandomi sul mio letto.

<<Andiamo a fare un bagno al lago?>>chiede mio fratello.

<<Io in quel lago non entro>>ribatto.

Due anni fa ho rischiato di affogare per colpa di mio fratello e non c'era nessuno pronto a darmi una mano. Lì è iniziata la fobia per tutto ciò che comprende l'acqua.

<<Dai! Non fare la bambinetta. Andiamo>>Tyler prende il suo zaino e anche il mio.

Esce e sento sollevarmi da dietro e inizio a lamentarmi non solo per il fatto che sono a testa in giù, ma anche perchè non voglio fare quell'unicorno di bagno.

<<Smettila di fare i capricci piccola Evans>>dice Jack in tono scherzoso e mi da una pacca leggera sulla gamba.

<<Jack!>>dico fingendomi arrabbiata.

<<Cammino da sola>>dico non potendone più di stare in quella posizione.

<<Non crederle>>dice mio fratello.

<<Sei proprio stronzo>>ribatto.

<<Proprio come te>>ribatte e posso scommettere che ha appena alzato gli occhi al cielo.

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