35. Si chiama "esuberanza"

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Il rientro a casa è stato come quello di tutti gli anni, ma con un  piccolo cambiamento: io e Jack siamo stati vicini senza nascondere niente. Con il ricordo del viaggio entro in camera e lascio lo zaino infondo al letto, ma il solo pensiero di dover tornare a scuola domani mi fa sbuffare.

<<Il pensiero della scuola si fa sentire?>>come se mi avesse letto nel pensiero Tyler mi sorride leggermente mentre si sdraia completamente sul letto di fianco.

<<Già>>annuisco ricambiando il leggero sorriso.

Con la voglia pari a quella di un bradipo preparo tutto ciò che mi serve per la scuola, mi vado a lavare i denti e ritorno nel mio amato letto.

***

Dopo una mattinata movimentata come quella di oggi, il primo pensiero è quello di restare nel letto per tutto il pomeriggio, ma le scritte dei test e dei compiti sul diario mi costringono a prendere in mano i libri. Tyler molto probabilmente è da Maya anche se oggi non li ho visti molti affini,mentre le mie amiche si ritrovano nella mia situazione con lo studio. In questo momento dovrei studiare con Jack, ma non penso che studiare sia la sua priorità; ha pur sempre gli allenamenti di basket. Non so se è per la mia presenza o perché ha deciso di studiare, Daniel è davvero concentrato sui libri. Il suono del mio telefono mi da una piccola scusa per poter distrarmi e ignoro il forte "no" da parte della mia coscienza.

Da Maya
-SOS amicizia.
Vieni da me appena puoi
M.

Spalanco gli occhi per la sorpresa e digito una risposta semplice, mentre inizio seriamente a preoccuparmi. Mi alzo di scatto provocando lo sguardo preoccupato del ragazzo di fianco me, corro verso le Converse bianche e le metto velocemente.

<<C'è un piccolo problema. Devo andare a casa di una mia amica, è davvero importante. Resta pure qui, ritorno da tra poco>>dico, ma senza aspettare una risposta esco dalla camera.

<<Accidenti>>commento quando mi rendo conto che la macchina ce l'ha Tyler.

Corro verso la fermata più vicina e ringrazio l'abbonamento per il bus che mi permette di arrivare a casa di Maya in poco. Alla porta viene ad aprirmi una signora con un caschetto castano ordinato e vestita nel modo più semplice possibile.

<<Sono Hailey, un'amica di Maya. Mi ha scritto di venire>>spiego e la signora mi lascia passare tranquillamente.

<<E' in camera sua>>dice con un sorriso simile a quello della figlia.

<<Okay, grazie>>dico iniziando ad andare verso la porta rosa e bianca della mia amica.

Quando mi apre, vedo una nuova Maya: spettinata, con gli occhi rossi, il trucco sbavato e il pigiama. D'istinto la abbraccio subito e con un braccio le accarezzo le schiena che si sta muovendo per i vari singhiozzi.

<<Scusa, è che>>non le lascio finire la frase che la interrompo.

<<E' tutto okay>>le dico dolcemente, infondo non ha fatto niente di male.

Continuo ad abbracciarla finchè si calma, ma con la coda dell'occhio osservo lo stato della camera.

Ci sono delle fotografie strappate per terra insieme a dei fogli, penso di scuola.

Ci sediamo nel letto, Maya soffia il naso mentre cerca di ricomporsi.

<<Secondo te faccio la bambina?>>mi chiede con la voce fragile.

<<No, come ti viene in mente una cosa simile?>>chiedo confusa.

Certo, forse è troppo esuberante, ma questo non fa di lei una bambina.

<<Certe volte le persone non mi prendono sul serio perchè magari esagero con i miei modi di fare, ma non è colpa mia. Sono così e anche se provo a diventare diversa, non riesco>>dice tutto d'un fiato e capisco che non deve essere una situazione facile per lei.

<<Maya, si chiama esuberanza e ne devi andare più che fiera. Non tutti hanno la capacità di essere così e se dicono qualcosa è perchè sono solo invidiosi. Andrà tutto bene, okay?>>

<<Davvero?>>mi chiede facendo per la prima volta un piccolo sorriso.

<<Davvero>>

<<Perchè tuo fratello non la pensa come te??>>mormora e dal suo tono capisco che si sente leggermente ferita.

<<Cosa è successo con Tyler?>>le chiedo preoccupata, so come può essere mio fratello.

<<Abbiamo litigato. Lui dice che sono troppo infantile e che devo crescere>>

<<Mio fratello è un coglione che non si rende conto di quello che ha. Ti assicuro che è più infantile di un bambino di nove anni. Pensa che dorme ancora con l'orsetto di peluche che gli hanno regalato quando è nato>>

Quando si rende conto di quello che ho detto si copra la bocca con la mano e scoppia a ridere.

"E' così che devi essere. L'esuberante Maya"


OUR SPACE
Heyy
Ecco un nuovo capitolo !
E' più corto del solito perché volevo concentrarne uno sull'esuberante Maya e sulle sue paure.
Vorrei dedicare questa parte a tutte le persone che si sentono come si è sentita Maya.
Essere esuberanti non è un difetto, ma un pregio e anche se ci si sente messi da parte non bisogna abbattersi.
Vi siete mai trovati in una situazione simile?
Al prossimo capitolo
All the love
Ale❤️



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