Victoria
Giriamo per la città, io in stampelle ed il mio fantastico Leo al mio fianco che mi osserva ad ogni passo, ammetto di essere una testa dura, gli ho detto di lasciarmi fare, ed ogni volta Leo ha alzato gli occhi al cielo.
Abbiamo visitato quasi tutto, e mi sono divertita tantissimo anche se mi ritrovo molto affaticata dallo stampellare, Leo se ne accorge e mi prende tra le braccia, tentò di dibattermi per protestare.
"No baby, devi accettare il mio aiuto ora, sei stanca," mi sussurra a un orecchio.
Diciamo che la scarpa con il tacco non aiuta, stiamo andando a cena in un posto fighissimo che ha prenotato Leo, ho storto un po' il naso inizialmente, è anche molto costoso, si poteva benissimo andare in un ristorante normale e mangiare una pizza.
Lui ha insistito e quindi glie lo data vinta, ho optato per un vestito molto elegante, solo che con le converse avrebbe perso tutto il suo fascino, quindi sul piede sano ho infilato una scarpa con il tacco.
Non eccessivamente alto chiaramente, in ogni caso come sono uscita da bagno bella truccata e vestita, Leo è scoppiato a ridere per la mia scelta della calzatura, chiaramente disapprova, ma mi ha lasciata fare a modo mio.
Arriviamo al posto ultracostoso, Leo entra portandomi tra le braccia, i camerieri mi guardano in modo strano, ma non commentano, dopotutto non sono tenuti a commentare.
Il posto è bellissimo, ci sono grandi lampadari, come quelli che ci sono nelle stanze delle principesse, non ho mai visto la stanza di una principessa in realtà, ma sicuramente ha uno di questi lampadari appesi al soffitto.
Leo osserva il mio sguardo trasognante, sorride sul mio collo prima di posarmi delicatamente sulla sedia.
"Non c'era bisogno che mi portavi in braccio," dico arrossendo, è una bugia chiaramente, mi ha fatto piacere e pure bene il tragitto fatto tra le sue braccia, lo sto solo punzecchiando un po'.
"Eccome invece, visto che la mia bellissima ragazza ha portato per un look da stampelle e tacchi alti," dice cercando di sopprimere una risata.
Faccio finta di nulla, visto che effettivamente ha pienamente ragione ma non glie lo confermerò mai, distolgo lo sguardo cercando un altro argomento di conversazione.
"Il tuo sguardo lascivo baby, dice tutto," mi fa notare con un sorrisetto da chi l'ha appena avuta vinta.
"In ogni caso," sventolo una mano per scacciare il mio senso di imbarazzo, "perché volevi proprio portarmi in un posto tanto lussuoso?" Torno ancora sull'argomento.
"Devo fare una cosa, volevo solo che questa cosa avvenisse in un posto bello, non un ristorantino qualunque, sotto la tour Eiffel sarebbe stato meglio, ma tu hai voluto Amsterdam, quindi siamo qui."
Cosa deve fare, lo guardò cercando di indagare, è irremovibile, ha detto dopo la cena, e dopo la cena sarà, non otterrò nessuna informazione prima.
"Dolce?" Chiede il cameriere, rifiuto con un gesto cortese della mano.
Il mio ragazzo mi sorride divertito, si alza e viene verso di me.
"Impaziente signorina?" Mi sussurra ad un orecchio.
Prende le mie mani e mi fa alzare, vacillo per un istante sul tacco, ma poi trovo subito l'equilibrio, Leo mi guarda amore sorridendo, è leggermente rosso in volto, le sue mani sono umide.
"Lei emozionato signore," gli sussurrò di rimando.
In un attimo sono tra le sue braccia, mi porta all'esterno, su un balcone da cui si vede tutta Amsterdam, wow, mi si mozza il fiato, è meraviglioso.
Chiaramente è stato tutto chiuso con delle vetrate per non far passare il freddo, ma in ogni caso in questa sala la temperatura è inferiore.
"È bellissimo", dico voltandomi con fatica verso Leo che nel frattempo mi ha posata a terra.
O mio dio, porto i miei occhi nei suoi, non ha ancora parlato, ma già mi sto emozionando, emetto un risolino, quasi un pianto di gioia.
"Amore mio, vuoi passare tutta la tua vita con me?" Mi chiede.
E qui in ginocchio di fronte a me, mi sta facendo la proposta più bella che esista, lui, lui è semplicemente il mio uomo perfetto, quindi si, voglio passare l'eternità con lui.
"Si, si, si per tutta la vita ed anche per dopo," gli dico tra le lacrime e le risate.
Si alza velocemente e mi bacia con passione, io ricambio, lascio cadere le stampelle e mi aggrappo a lui, che non mi farà mai cadere.
Si stacca dalle mie labbra per sorridermi, sembra ricordare qualcosa, mi cinge con un braccio e con l'altra mano cerca nella tasca della giacca.
Estrae una scatolina di velluto, la apre con attenzione e la mette re noi.
"Per la donna che ha appena accettato di passare tutta la vita con me," mi dice, ha anche lui gli occhi lucidi, io non capisco più se singhiozzo o rido, è bellissimo, tutto assolutamente perfetto.
Mi infila l'anello al dito, bacia le mie labbra ed abbraccia il mio corpo, corrispondo ad ogni dolcezza che mi offre.
"Ti amo," mi sussurra dolcemente.
"Ti amo," gli rispondo baciandolo.

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Sooner or later you
FanfictionInnamorata persa di questi due ragazzi, mi trovavo in questa situazione anni fa, in cui la scelta era un optional, la scuola ed i compiti un presente di sfondo alla mia vita amorosa, di cui loro ne decantavano le note... Un mese fa, li ho incontrati...