(↑ Johnatan)
"Lo hai invitato a casa tua, perché i tuoi genitori non ci sono?"
"E allora?" Lui roteò gli occhi al cielo.
"E allora gli hai dato false speranze" disse con tono saputello.
"Ma quali false speranze? Di che parli?" Chiese allontanandosi da lui.
"Brook" tagliò corto "penserà che vuoi farci sesso" lei, quando aveva invitato Riccardo, non aveva minimamente pensato a quello.
"Ma i-io.."
"Avete dei preservativi?" Lei lo guardò, quasi con uno sguardo di terrore. Lui sospirò e prese il suo portafogli.
"Niall, non li voglio!" Chiarì subito quando le sue dita tirarono quasi del tutto fuori una bustina argentata.
"Perché no?"
"Perché non voglio fare sesso con lui!" Lui ripose il portafogli "e credo che nemmeno lui verrà a casa mia con quell'intenzione" lui annuì scettico guardando i portoni ancora chiusi della scuola "e poi..tu..tu lo hai già fatto?"
"Sì" disse facendo un suono disinteressato con le labbra, simile ad un 'pop'. Lei non ci aveva mai pensato, ma in quel momento scoprirlo era stato strano.
"Quando?"
"Quando avevo quindici anni" disse senza guardarla, la sua mascella si era contratta e gli occhi, o almeno lei ne ebbe l'impressione, si erano arrossati.
"Co-"
"Con una ragazza più grande di me"
"Tu-"
"Ero completamente sobrio e in me"Brook non si irritò come solitamente accadeva quando la faceva sentire così ovvia solo perché era troppo sconvolta dalla notizia appena avuta.
"Non so che fine abbia fatto"
"Ci sei rimasto male?" Lui fece un suono negativo con la lingua "e poi..lo hai fatto con altre?" Lui annuì.
"Ma tu mi avevi detto di non esserti mai innamorato" la campanella suonò, e lui scese dal muretto, spingendo il bacino contro le sue ginocchia così che gli lasciasse spazio fra le gambe, e si avvicinò al suo viso.
"Non ci vuole l'amore, Brook. Dovresti cambiare sogno"
"Quale sogno?"
"Quello di trovare il vero amore" disse, enfatizzando la parola amore.Le partì la testa.
Lui non poteva saperlo.
Non poteva sapere che sin da piccola aspettava di innamorarsi per vedere cosa si provasse. Lei era persa nei suoi pensieri ed ormai il ragazzo era già andato via con suo fratello, mentre Ryan le si era avvicinato, risvegliandola.La sera aspettò il suono del campanello torturandosi le dita e quando arrivò saltò in piedi ed andò ad aprire la porta
"Hey" lei sorrise e lui le lasciò un bacio sulle labbra. Non era la prima volta che entrava in casa sua ma il contesto era evidentemente diverso.
"Come va?" Chiese lei
"Tutto bene, a te?" Chiese con un sorriso confuso sulle labbra.
"Tutto bene" si mordicchiò le labbra. Lui le prese i fianchi approfondendo il bacio, e le parole di Niall iniziarono a rimbombarle nella testa.Lo allontanò, e scappò in cucina.
"Vuoi qualcosa da bere?" Lui ridacchiò.
"Cosa fai, mi inviti e poi mi respingi?"
"Non ti sto respingendo" disse lei ovvia, con due bicchieri in mano.
"Allora lasciati baciare" sorrise spingendola a sé dalla schiena.
"S-Sì ma andiamo in salotto"
"Brook" lo guardò "so che non te la senti"
"Non me la sento di fare cosa?"
"Di fare l'amore" lei, che per il nervosismo si era alzata sulle punte dei piedi, si abbassò nuovamente. Lui le accarezzò la guancia "non voglio forzarti, chiaro?" Lei sorrise, gli occhi le brillavano.
"Scusami. Sono stata una stupida"
"No, non è vero" stavolta fu lei a posare i bicchieri e ad allacciare le braccia intorno al suo collo.
"Però andiamo in salotto" entrambi ridacchiarono e si sedettero sul divano.Lei aveva posato le gambe su quelle di lui.
"È vero che prima suonavi in una band?"
"Sì" rise "ero il cantante"
"Oh..e come vi chiamavate?"
"Eravamo i Doni Della Morte"
"Cosa?" Lo tradusse in inglese e lei capì "Davvero?" Rise anche lei.
"Sì. Quello che aveva deciso il nome era fissato con Harry Potter"
"Come mai hai abbandonato?"
"Non riuscivo a tenere il passo con la scuola, e poi sono addirittura partito, quindi.." fece spallucce
"È un peccato"
"Già" le accarezzò le mani "a te piace disegnare" lei annuì.
"Lo faccio a tempo perso"
"Hai mai pensato di frequentare una scuola del genere?"
"Sì, ma non l'ho mai fatto davvero"
"Dovresti prenderlo in considerazione"
"Ci penserò" sorrise "cosa..pensi di fare una volta in Italia?"
"Dovrò finire la scuola ed iniziare l'università"
"Oh"
"Tu che farai?"
"Lo stesso" annuì.
"Ti prometto che ti chiamerò ogni volta che potrò"
"Farò lo stesso"
"Non ti abbandono Brook" piantò le iridi nelle sue "e tu non dimenticarmi"
"Non lo farò" scosse la testa, lasciandogli un dolce bacio sulle labbra. Poco a poco lui le prese le gambe facendola stendere, e coprendola con la sua figura
"Voglio solo baciarti" chiarì subito e lei sorrise, ricambiando ogni bacio.Il cielo iniziò ad oscurarsi, ma loro non se ne resero minimamente conto.
Riccardo le baciò la mascella e lei ridacchiò dolcemente per il solletico che i suoi capelli e barba le provocavano. A lui partì il cuore.
Brook era, per lui, la creatura più dolce e bella mai vista in vita sua e non voleva lasciarla andare.
I suoi denti si soffermarono su un punto del collo di lei, che, per il leggero fastidio, aveva stretto le mani dietro la sua schiena e nuca, rilasciando poi le labbra in un sorriso.
"Così capiranno che non devono toccarti" le sussurrò e lei sorrise ancora lasciandogli dolci baci con le labbra gonfie.Quella sera parlarono molto e si conobbero ancora meglio, il cuore si Brook non riusciva a smettere di battere più veloce del normale.
Si sentiva così bene che quando lui le diede la buonanotte, sul ciglio della porta, lei avrebbe voluto che rimanesse.
Era stata una serata innocente, come Brook se l'era aspettata, ed i suoi pensieri, almeno per quella notte, non tornarono a Niall.Salve!
Non ammazzatemi😂, tutti/e coloro che detestano Riccardo dovranno aspettare un bel po' e rimanere fedeli alla storia😏.
Comunque non disperate, la storia inizierà a prendere risvolti particolari tra molto poco. Intanto spero che questo vi piaccia,
Maria💞P.S. Come avrete notato sono una Potterhead accanita hehe.
Io sono Tassorosso🌻, e voi?
STAI LEGGENDO
Inverno (SOSPESA)
RomanceNiall Lewis è l'ultima persona che ci si aspetterebbe di incontrare ed ha molte cose in comune con l'inverno: il suo corpo bianco come la neve, ed il suo essere interiore freddo e sfuggente. Per questo la sua città ideale è Londra, nonos...