Niall non dormì quella notte. Lui avrebbe dovuto ricominciare tutto da zero, farla innamorare come prima.
Era certo che la vera Brook fosse ancora lì da qualche parte.
Niall andò a casa sua, fu sua madre ad aprirgli la porta.
"Niall"
"Buongiorno signora, io..vorrei parlare con Brook"
"Tesoro non credo sia il caso, è parecchio giù, non è uscita per niente dalla sua stanza"
"È colpa mia, vorrei stare vicino a lei" la signora sospirò
"Va bene, ma non sono sicura che ti apra la porta. Sai è..parecchio testarda" Niall sorrise
"Lo so" la donna lo lasciò passare e lui salì le scale nervoso, per poi fermarsi di fronte alla sua porta.
"Hey, Brook. Sono io, Niall" come si aspettava non ricevette risposta "come stai? Vorrei parlarti, ma basta che tu mi ascolti" Brook, all'interno della stanza, si rannicchiò su se stessa. Niall sospirò "rimarrò finché non mi aprirai" si sedette di fronte la porta, avvicinandosi al legno di essa "tua madre mi ha detto che sei stata sempre in camera, così ti perderai gli ultimi giorni d'estate" abbassò lo sguardo, posando la mano bianca sulla porta "ricordi che Margot e Johnatan avevano proposto di andare in campeggio insieme, di questo periodo? Da quando non ci sei tu nessuno ha più voglia di andarci, credo che rimarranno tutti qui a Londra" poggiò l'orecchio alla porta "io rimango qui con te" Brook strinse forte i pugni e i denti, avrebbe voluto urlare "so che sei lì, probabilmente rannicchiata in un angolo del letto" a quelle parole Brook cambiò posizione, come se quella precedente gli potesse dare soddisfazione "ora l'avrai cambiata per non darmela vinta" ridacchiò, Brook iniziò a sentire gli occhi bruciare. Niall abbassò lo sguardo "non avrei mai dovuto attaccarti come ho fatto. Sai io..io non penso prima di parlare, non con te. Dico tutto ciò che mi viene in mente perché..perché sei il mio porto sicuro, Brook. Eri il mio porto sicuro" si morse le labbra "tu stessa mi hai detto di esserti buttata con me, Brook. È quello che ho fatto anch'io, ma ti prometto che non lo farò mai più" disse, poi sorrise "so..so bene che le promesse sono solo parole, Brook, che queste sono solo parole ma..ora come ora non ho nulla da offrirti" fece spallucce "mi sono sempre sentito amato da te, Brook. Ho sempre avuto la sensazione, per una volta, di essere abbastanza; di andar bene per come sono davvero.
È una sensazione bellissima, te lo assicuro" Brook si alzò, avvicinandosi alla porta.La madre di Brook stava salendo le scale per lasciare dei panni appena raccolti nella camera da letto, ma si bloccò nel sentire il ragazzo parlare.
"Vorrei solo essere in grado di dimostrare che per me è lo stesso, ricominciare tutto da capo" la donna sorrise, capendo quanto personale fosse quella conversazione solitaria decise di tornare di sotto "Brook.." bussò delicatamente alla porta, la ragazza sussultò leggermente, sedendosi anche lei di fronte alla sua porta. Niall guardò il legno bianco che aveva di fronte "voglio fare l'amore con te" Brook sentì una fitta al cuore, posò la fronte sulla porta, chiudendo gli occhi, mordendosi le labbra per non lasciarsi andare.
Poi decise di aprire la porta. Niall quando la vide sorrise a trentadue denti, ma presto capì che lei al contrario non era felice di vederlo.
"È stata mia madre a farti entrare?"
"Io..sì, volevo parlarti"
"Non abbiamo niente di cui parlare, Niall" lui strinse la mascella.
"È successo qualcos'altro che non mi stai dicendo?"
"Sì" si avvicinò a lui "ho capito il grosso errore che ho fatto. Non ti riesco a guardare in faccia, lo capisci?" Niall la guardò a lungo ma poi fu costretto ad abbassare lo sguardo.
"Mi dispiace" riuscì solo a dire.
"Okay, ora va' via"
"Brook-"
"Non voglio più vederti!" Lo spinse "devi sparire!"
"No" disse fermamente "non ti lascio andare" lei strinse forte i pugni "non ci riesco"
"Allora ritenta. Ora vattene da casa mia"
"Cos'è successo? Perché sei scoppiata così?"
"Perché sono stanca, Niall. Stanca di te, stanca delle mie emozioni, stanca di tutto" lui era disperato. Non aveva idea di cosa fare, iniziò a sentirsi perso "ho perso tutta la passione" dopo quelle parole si guardarono per dei secondi interminabili, Niall cercò nei suoi occhi e tutto ciò che trovò fu la rabbia e la delusione.
Sapeva di averla delusa, di aver deluso anche se stesso.
"Ho sbagliato..mi rifarò"
"Non puoi farci niente" lui si avvicinò a lei, quasi sfiorando il suo naso con il proprio.
"Non è così e te lo dimostrerò, a qualunque costo. Non mi libererò facilmente di te, ricordi?"
"Le cose sono cambiate"
"È vero. È per questo che dovrò cambiare anche io, per riaverti" lei incrociò le braccia.
"Sono persino diventata il tuo personale oggetto di piacere?" Niall aggrottò le sopracciglia, non la riconosceva più.
"Sei la persona che amo di più al mondo" i suoi occhi erano lucidi, ma non voleva mostrarsi debole di fronte a lei "e se tu non provi più lo stesso per me vuol dire che davvero non sono degno di te, Brook, ma non mi importa. Non mi importa esser degno, essere giusto per te. E guardami negli occhi" le spostò il viso con una mano, lei si allontanò velocemente.
"Vattene via" Niall strinse la mascella, le guardò le labbra per abitudine, quando si girò dovette chiudere gli occhi per sopprimere l'istinto di baciarle, morderle come era solito fare.
Uscì da quella casa sbattendo la porta, e Brook fece lo stesso con quella della sua camera, portandosi le mani fra i capelli.I giorni passavano sempre più velocemente, così come si avvicinava la scadenza dell volo per Parigi e la partenza di Riccardo in Italia.
Per Brook era come sentire il fiato sul collo, non le piacevano gli addii.
"Qualcosa mi dice che dentro di te sai di amarlo ancora e come prima" disse Riccardo guardandola con la coda degli occhi. I due erano fuori casa di Brook, Riccardo aveva notato che lei fosse giù di morale e aveva deciso di andarla a trovare
"Stavamo parlando di te e Jo"
"Lo so, ma il tuo sguardo è altrove" Brook scosse la testa guardando in alto
"Non se lo merita Riccardo. Non si merita quello che sto passando"
"No..ma non puoi farci niente. Quando mi dicesti tutta la verità..su di noi, sul tuo rapporto con lui" Brook si morse le labbra accarezzandosi il braccio distrattamente "ho visto una luce nei tuoi occhi, Brook, quando parlavi di lui" iniziò. Lei lo guardò mentre aveva lo sguardo di fronte a sé. Prima che potesse continuare sentirono dei passi.
Brook si staccò velocemente dalla staccionata a cui si era appoggiata.
"Aspetta" disse Niall velocemente, guardando Riccardo di sfuggita "non voglio rubarti del tempo, solo chiederti un'ultima cosa" Brook incrociò le braccia ma non lo guardò
"Brook.." disse piano Riccardo, guardando Niall con la coda dell'occhio.
"Che vuoi?" Niall si avvicinò a lei, e contemporaneamente quest'ultima si allontanò. Il ragazzo chiuse gli occhi sospirando "solo un'ultima notte" Riccardo a quelle parole sentì il cuore accelerare. In fondo sentire quelle parole lasciavano intendere tante cose che lui comunque non voleva né riusciva ad accettare.
"Un'ultima notte?"
"Che tu venga con me stanotte..se poi non cambierà niente, allora ti lascerò in pace per sempre" Brook sistemò meglio le braccia.
"Andiamo dentro Rick?"
"Per favore" Niall le bloccò il polso, Brook piantò le iridi color pece nelle sue. Sapeva che non avrebbe dovuto, ma rimase a guardare quegli occhioni per troppo tempo. Abbassò lo sguardo non riuscendo a reggerli "verrai?" Chiese cercando il suo sguardo.
"Lo deciderò sul momento" disse fredda staccandosi dalla sua presa e facendo un gesto a Riccardo.
Niall li guardò andare verso la porta di casa, l'altro si girò verso di lui mentre Brook cercava le chiavi nella tasca; gli mimò con le labbra di stare tranquillo, e per la prima volta Niall gli fu riconoscente in silenzio.N.A.
Salve! Come vedete Niall è effettivamente cambiato hehe, cosa credete che abbia in mente?😌
Il problema però è se riuscirà a farsi perdonare🤗Spero che questo capitolo intanto vi piaccia, a presto
Maria💞Ps. Stavo pensando di ricambiare la copertina della storia(non ammazzatemi) ma comunque ve la farei prima vedere🤗
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Inverno (SOSPESA)
RomanceNiall Lewis è l'ultima persona che ci si aspetterebbe di incontrare ed ha molte cose in comune con l'inverno: il suo corpo bianco come la neve, ed il suo essere interiore freddo e sfuggente. Per questo la sua città ideale è Londra, nonos...