"Era a questo che non volevo arrivare" disse Brook staccandosi da Arielle "non volevo farlo soffrire così"
"Hey" le sorrise, la invitò a sedersi accanto a lei sullo scalino "sei stata sincera. Se lo avesse scoperto da solo, ci sarebbe stato ancora più male" Brook continuava a tenere una mano fra i capelli, poi incrociò le braccia posandole sulle ginocchia.
"Nemmeno io sono stata sincera con te.." iniziò Arielle.
"Come?" L'altra sospirò, abbassando lo sguardo.
"Sono stata io a baciare Niall. Non il contrario" Brook non ci aveva più pensato da quel pomeriggio al parco, le era tornato in mente solo in quel momento.
"Perché mi hai mentito?" Arielle si accarezzò il braccio.
"Ero fuori di me, delusa, arrabbiata e triste. Perché lui mi aveva respinto, ed era andato via" Brook aggrottò le sopracciglia "non era me che avrebbe voluto baciare, Brook" le sorrise "non sono io la sua persona" disse flebilmente alzandosi e posandole una mano sulla spalla, salendo le scale senza aggiungere altro.Brook si passò una mano dietro la nuca, chiudendo gli occhi. Ripensò ai baci con lui. Ripensò al suo profumo, al modo in cui era solito stringerla.
Era come se Niall, anche solo guardandola, avesse scoperto i suoi punti deboli.O era perché Niall stesso, era il suo punto debole?
I suoi genitori e quelli di Arielle tornarono prima di pranzo, la madre di Brook la avvisò che avevano accompagnato Ryan a casa di Dean.
Brook sarebbe andata a prenderlo così come aveva fatto la prima volta che aveva parlato con Niall. Ricordava bene quel giorno: dubitava persino che sarebbe riuscita ad essergli amica.Quel pomeriggio infatti approfittò del clima più caldo per fare una passeggiata per le vie di Londra, anche perché Arielle stava riposando; poi si avviò verso casa Lewis.
Si mordicchiò le labbra e suonò il campanello, aspettando che la porta venisse aperta.
"Brook, da quanto!"
"Buon pomeriggio Lisa. Mio fratello è tutto intero?" La donna rise e la fece entrare, chiudendole la porta alle spalle.
"Come stai? Sono passati mesi ormai"
"Tutto bene" rispose Brook sorridendole, guardandosi in giro.
"I ragazzi sono in giardino" lei annuì "Niall è di sopra"
"Oh" la donna la guardò per qualche secondo, lei non ne capiva il motivo.
"Va pure, io torno di là"
"Va..va bene, grazie"
"E digli di asciugarsi i capelli! Non lo fa mai, è testardo" Brook ridacchiò ed annuì, salendo le scale.Sospirò mordendosi le labbra, poi perlustrò nuovamente con lo sguardo il corridoio, trovando la porta indicata da Lisa. Bussò, pensando di trovarlo lì, ma non c'era nessuno quando aprì la porta. Si meravigliò nel constatare che la sua stanza fosse una delle più ordinate che avesse mai visto.
Era spaziosa e luminosa, tutto era al suo posto. Notò una pila di libri sulla scrivania, si avvicinò alla libreria e vide una foto che lo ritraeva con la sua famiglia.
Sorrise prendendo delicatamente quella cornice, accarezzandone i bordi.
"Brook?" Sobbalzò e ripose velocemente la fotografia, girandosi verso di lui.
Poi spalancò gli occhi per la sorpresa, arrossendo: Niall era chiaramente appena uscito dalla doccia "che ci fai in camera mia?" Le chiese inclinando la testa. I capelli bianchi gli cadevano bagnati sulla fronte, lasciando scivolare delle goccioline d'acqua sul suo corpo, coperto solo da un pantaloncino della tuta.
"I-Io.." lui si avvicinò a lei, che abbassò lo sguardo.
"Perché non mi guardi?" Brook prese un profondo respiro prima di alzare gli occhi su i suoi.
"Non sorridermi in quel modo. Sai che non ti sopporto quando lo fai" disse riferita al suo sorriso strafottente.
"Invece ti fa impazzire" le disse a contatto con il suo orecchio, con gli occhi alzati di fronte a sé. Poi li abbassò sul viso di Brook, per godersi la sua espressione. Lei incrociò le braccia.
"Tua madre ha detto che devi asciugarti i capelli" disse, scompigliandoglieli con un movimento delle dita. Lui sorrise e le alzò il mento, posandole un bacio sulle labbra, per poi segnare la forma della sua mascella con i baci, facendole piegare la testa."Brook"
"Mh?"
"Perché hai paura di toccarmi?"
"Non ho paura"
"Allora rilassa i muscoli" le disse piano, attraversandole le vene sulle braccia con le dita, per poi afferarle delicatamente i polsi e cingersi la schiena con le sue braccia. Brook era totalmente stregata dal suo sguardo, quegli occhi erano così chiari che le sembrava di potercisi specchiare. Niall tornò a stuzzicarle il collo, mordendole delicatamente il lobo destro, facendole piegare la testa ridacchiando.
Poi Brook si morse le labbra chiudendo gli occhi, le sue dita fecero pressione sulla schiena bianca di Niall, la attraversarono, e lo strinse a sé arrivata alle sue spalle larghe. Il viso di lei era nascosto nell'incavo del collo del ragazzo.Si sentiva così piccola rispetto a lui, eppure quelle attenzioni la portavano al centro del mondo.
Niall non era sdolcinato, era diretto. Ed era questo che la faceva impazzire.
"Niall" disse piano, godendosi il profumo che la sua pelle emanava.
"Mh?"
"Ho parlato con Riccardo"
"Oh" si allontanò da lei guardandola.
"Gli ho detto che non l'ho mai amato" abbassò lo sguardo.
"Perché lo hai fatto, se ora questo ti fa stare male?"
"Non riuscivo più a tenermelo dentro. Non facevo che mancargli di rispetto"
"Lui è davvero innamorato di te, Brook" a quelle parole lei alzò lo sguardo, aggrottando le sopracciglia.
"È per questo che ho preferito dirglielo" Niall si mordicchiò le labbra, posando la fronte sulla sua.
Brook lo allontanò, le sue sopracciglia erano ancora corrugate.
"Perché hai detto così?"
"Così come?"
"Che lui è davvero innamorato di me"
"Perché è vero"
"Sì, ma.." lo guardò. 'Sei così indecifrabile Niall'
"Ho forse fatto male?"
"Non ho detto questo, Brook"
"E allora cosa hai detto?"
"Ascoltami" piantò le iridi nelle sue "hai fatto bene a liberarti di questo peso"
"Perché continui a dirlo come se tu non c'entrassi in questa mia decisione, Niall?" Lui non rispose
"Brook.."
"Cosa?!" Lo spinse, lui le prese il polso portandola a pochi centimetri dal suo viso
"Tu non devi innamorarti di me. Mi hai capito?" Lei tentò di strattonarsi, senza riuscirci.
"Perché dici così? Cosa è successo?" Gli occhi iniziarono a bruciarle "parlami, Niall. Se c'è qualcosa che vuoi dirmi, se hai bisogno di sfogarti, io sono qui. Sono qui per te"Lui lasciò la presa, andando verso l'armadio e indossare una maglietta leggera "tu condizioni ogni mia scelta, lo capisci questo?" Gli andò incontro, cercando il suo sguardo "non so più come comportarmi con te, Niall. Mi mandi in confusione totale. Cerco di stare al tuo passo ma se continui a comportarti così, ad essere prima una persona e poi un'altra, smetterò di farlo" lui la guardò con la coda degli occhi "da quando ti ho conosciuto non hai fatto che cercarmi, avermi, respingermi. Perché fai così?"
"È una cosa più grande di me, e di te"
"Di che stai parlando?"
"Oh, Brook. Tu non puoi nemmeno immaginarlo" lei lo fissò, il cuore le batteva a mille.
"Non esisti solo tu al mondo. Prima o poi ti girerai, e accanto a te non troverai più nessuno" disse piano, girandosi per andare via.
"Sono abituato" lei si fermò con la mano sulla maniglia "a poter contare solo su me stesso e su i miei nervi"
"La colpa non è degli altri. È solo tua" girò lo sguardo su di lui, mantenendolo per qualche secondo, poi aprì la porta e scese le scale per ringraziare dell'ospitalità e andar via da quella casa.Niall iniziò a respirare più affannosamente, prima di avvicinarsi ad ampie falcate alla porta e chiuderla con violenza. Si lasciò trascinare sulla porta e si portò le mani nei capelli.
È fondamentale tener bene a mente questo: nel mondo ogni cosa accade per un motivo, in un certo modo.
Ed il motivo per cui Niall l'aveva trattata così era da scavarsi nel suo passato, un passato che gli graffiava le membra come se volesse uscire dal suo corpo.Accanto a lui era posato il telefono, non lo aveva sbloccato da circa tre ore. Sul bloccaschermo continuavano a comparire le notifiche di chiamata da un numero sconosciuto.
N.A.
Salve! So che sono successe tante cose in questo capitolo, e che possano sembrare confuse fra di loro, ma vi assicuro che c'è un motivo per cui ho deciso di strutturare la storia in questo modo. Capirete tutto nel corso dei prossimi capitoli🤗(e no, non è bipolare né soffre di personalitá multipla, non preoccupatevi😂)Intanto spero che questo vi piaccia,
Maria💞
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Inverno (SOSPESA)
RomanceNiall Lewis è l'ultima persona che ci si aspetterebbe di incontrare ed ha molte cose in comune con l'inverno: il suo corpo bianco come la neve, ed il suo essere interiore freddo e sfuggente. Per questo la sua città ideale è Londra, nonos...