XXXVI

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Niall aveva chiamato Anika, la situazione stava degenerando sempre di più.
Quando arrivò lo abbracciò preoccupata, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
"Niall, che succede?"
"Devi andare via da qui. Devi andartene per sempre"
"Perché?"
"Sono tornati. Sono qui, mi stanno controllando"
"Loro?" Niall si guardò intorno deglutendo, spingendola verso di lui come se volesse proteggerla.
"Sono d'appertutto" disse a pochi centimetri dal suo viso, Anika aggrottò le sopracciglia.
"Non ti lascio da solo, Niall. Non di nuovo"
"Non essere stupida, Anika. Devi tornare in Russia, metterti al sicuro"
"Vieni via con me"
"Cosa?"
"Vieni con me, andiamo via da qui"
"Non posso"
"Perché?" Gli prese il viso "è della nostra vita di cui parliamo, Niall. Della nostra sicurezza"
"Sono stanco di scappare Anika. Non è più come prima. Ora ho qualcosa che perderei" strinse la mascella "perderei tutto"
"Ma-"
"Promettimi che prenderai il primo volo per San Pietroburgo oggi stesso"
"Niall-"
"Promettimelo" ripeté piano, piantando le iridi nelle sue.
"Devi amarla davvero tanto" sorrise lei, poi abbassò lo sguardo "va bene. Ma tu fammi sapere come stai, cosa ti succede. Okay?" Niall sorrise annuendo "non scomparire" gli chiese in un abbraccio.
"Non lo farò" le accarezzò i capelli.

Niall e Brook la guardarono andar via, poi lui tornò a focalizzarsi sulla ragazza che aveva di fronte.
"Doveva tornare a casa" le rispose quando Brook gli chiese perché se ne stesse andando via così, per sempre.
"Ha detto che è pericoloso. Cosa è pericoloso?"
"Nulla, sta tranquilla"
"Mi stai di nuovo nascondendo le cose?" Lui scosse la testa accarezzandole il viso.
"Non preoccuparti, Brook" lei sospirò abbassando lo sguardo.
"Cosa dovevi dirmi?" Le ricordò piano. Lei alzò gli occhi su i suoi sorridendo.
"Tutto quello che ti ho detto stamattina..ho scoperto che..che in realtà non è successo niente. Arielle ha ritrovato delle foto io..l'ho respinto, ci siamo solo dati qualche bacio"
"Quindi voi-"
"No" chiuse gli occhi scuotendo la testa "non abbiamo fatto niente" Niall sorrise e lei lo abbracciò, stringendolo forte a sé.
"Hai avuto il coraggio di dirmelo pur non essendone sicura" disse, accarezzandole i ricci color pece "è per questo che ti amo" disse piano posando le labbra sulla sua testa, chiudendo gli occhi. Brook sorrise e gli lasciò un piccolo bacio sul petto.

Il campanello di casa Nottingham trillò e Brook scese velocemente le scale, aprendo la porta
"Hey" sorrise lasciandogli un bacio sulle labbra morbide.
"Come mai mi hai chiesto di venire?" Chiese Niall, chiudendosi la porta alle spalle.
"Sono da sola e ho pensato di invitarti" fece spallucce.
"Dove sono tutti?" Chiese ridacchiando.
"I miei genitori hanno deciso di far vedere Canterbury alla famiglia di Arielle. Io ci sono già stata tante volte e così.." sorrise circondandogli il collo con le braccia "poi volevo stare con te" Niall ricambiò il sorriso a trentadue denti, accarezzandole i fianchi.
Posò la guancia destra sulla sua, chiudendo gli occhi. Brook gli accarezzò i capelli, districandoli con le dita.
In realtà un motivo c'era, e Brook aveva paura della reazione che lui avrebbe potuto avere.
Aveva pensato a lungo a come aiutarlo a superare quel trauma.
Avrebbe voluto spingerlo a riscoprire il suo corpo, ad rientrare in simbiosi con esso.

Quando entrò in camera sua trovò Niall sul suo letto steso fra gli svariati cuscini grandi e morbidi che lo abbellivano.
La stanza era grande, luminosa; il letto matrimoniale era al centro contro il muro. Di fronte c'era la scrivania dove Brook era solita studiare, e sopra di essa erano attaccate diverse foto che la ritraevano, che ritraevano la sua famiglia e i suoi amici.

Quando Niall poco prima vi era entrato aveva subito percepito il profumo di Brook di cui ogni cosa, lì, era impregnata. Sorrise quando l'occhio gli cadde su una foto in cui lei era piccola, riccia più che mai. Nell'immagine sorrideva a trentadue denti abbracciando il fratellino.

Brook quando lo vide in quella posizione ridacchiò posando due bicchieri di tea freddo su comodino.
Si sedette accanto a lui e si morse le labbra sorridendo, lui girò gli occhi su di lei; poi si mise a sedere.
Brook rise nel vedere i suoi capelli arruffati.
"Hey, perché ridi di me?" Le chiese avvicinandosi al suo viso. Lei posò le labbra sulle sue continuando a ridere.
Dopo poco si mise a cavalcioni su di lui, facendolo stendere delicatamente.
Niall si staccò da lei portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Brook contemplò il suo viso per qualche secondo prima di avvicinarsi ad esso e incominciare a lasciarci i segni dei baci.
Scese lungo il suo collo, accarezzando la sua pelle con le labbra; arrivando fino al pomo d'Adamo pronunciato. Niall aveva chiuso gli occhi, affondando la testa fra i cuscini.
Il suo corpo era due volte più grande di quello di Brook.
Gli esplorò ancora il collo con le labbra, sentì chiaramente il suo respiro farsi più pesante, le labbra schiudersi.
Le mani di Niall le cinsero la vita, lei continuò a scendere, lungo il petto, fino ad arrivare allo stomaco.
"Niall" lui la guardò, senza fiatare "voglio solo..solo accarezzarti" Brook gli sorrise e con le mani tremanti raggiuse il suo basso ventre.

Vide alla luce del sole ciò che nella notte, quella volta, non poté cogliere: le pupille di Niall si restrinsero, i suoi occhi si spalancarono ed adoperò una forza violentissima nel scostarle le mani da quella zona del suo corpo, indietreggiando velocemente.
"Niall, Niall!" Cercò velocemente il suo sguardo, prendendogli il viso.
Niall non parlava, i suoi muscoli si muovevano in gesti meccanici nel provare a scansarsi dalla presa di Brook "sono io, sono Brook" disse disperatamente, cercando di farlo tornare sulla Terra "non voglio farti del male, ti prego torna da me!" Urlò, ed in quel momento tutto si fermò. Brook cercò di riprendere un respiro normale e si spostò velocemente da lui, portandosi le mani nei capelli. Lui fissò il soffitto deglutendo piano, poi si alzò chiudendo gli occhi, toccandosi la testa "d-dove vai?"
"A casa"
"No, aspetta" si posizionò di fronte alla porta per non farlo passare "non devi associare il sesso a quello che ti è successo, Niall!" Alzò la voce "non devi permettere che ciò che appartiene al passato ti rovini la vita per sempre!"
"Tu non c'entri. Non devi metterti in mezzo" disse digrignando i denti, guardandola dritta negli occhi.
Brook raddrizzò la schiena.
"E invece c'entro, Niall. C'entro eccome. Supererai questo trauma, te lo giuro, fosse l'ultima cosa che faccio" Niall strinse la mascella ed i pugni "mi vuoi picchiare? Va bene; picchiami. Ma poi permettimi di aiutarti" le dita  si serrarono più saldamente ed una mano si andò a scontrare violentemente contro il muro dietro di lei facendola sobbalzare e partire il cuore, che iniziò a batterle all'impazzata.

N.A.
Salve! Come avrete letto Brook si è rimboccata le maniche, secondo voi ha fatto bene?
Ma soprattutto come credete che andrà a finire?🤗

Detto questo vi saluto, a presto
Maria💞

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora