XXVII

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(Anika↑)

A quell'ora il bar si era praticamente svuotato. La ragazza entrò chiudendosi la porta alle spalle, e i due si guardarono per qualche secondo. Lei iniziò a camminare verso di lui, per poi fiondarsi fra le sue braccia.
Niall per la sorpresa tenne gli occhi aperti per qualche secondo ancora, prima di chiuderli e nascondere il viso nell'incavo del collo di Anika.
Lei, sovrastata dalla sua figura possente, quasi si aggrappò alla sua maglietta. Come se avesse paura che lui potesse andar via da lei.
Niall le posò una mano dietro la nuca, con le dita bianche fra i capelli neri, che le cadevano lisci, morbidi lungo tutta la schiena, fino a coprirla quasi interamente.

Quando si staccarono lei gli accarezzò il viso, guardandolo come se stesse ammirando un angelo. Niall non riusciva a staccare gli occhi dal suo viso, chiazzato di rosso intenso sulle guance. Anche le labbra sporgenti, carnose erano dello stesso colore. Lui ricordava bene i suoi occhi, grandi e verdi come due gemme.
Anika era più grande di lui di due anni circa, si erano incontrati in orfanotrofio. Lei aveva quindici anni, lui tredici.
Mentre Niall era nato lì, in Francia lei era nata in Russia. Furono sin da subito stretti da un legame indissolubile.
"Ti ho cercato ovunque, Niall. Finalmente ti ho trovato" lui le accarezzò la mascella "sei cambiato così tanto" disse piano.
"Anche tu" Anika sentì una forte fitta al cuore. Quando lo aveva conosciuto, Niall aveva ancora la voce piccola da bimbo, così come il corpo minuto e i lineamenti paffuti. Ora lui era cresciuto, e a diciannove anni era quasi un uomo. Sentire la sua voce così profonda, così bella, la fece sentire strana.
"Come stai?" Gli chiese. Domanda che poteva sembrare banale, ma che non lo era affatto.
"Bene. Sto bene" fece spallucce, mordendosi le labbra "tu?" Lei strinse le labbra, facendo il suo stesso gesto.
"Perché non vieni a casa mia, e mi parli un po' di te?"
"Va bene" sorrise lei "fammi strada"

"Dove starai, qui a Londra?" Le chiese durante il tragitto.
"Ho prenotato un hotel per un po' di tempo, starò lì" lui annuì.
"Londra è bellissima"
"Sì, è vero"
"Il tuo accento è così..britannico" Anika ricordava bene il forte accento francese quando fra di loro parlavano in inglese, lingua comune ad entrambi.
"Il tuo è rimasto lo stesso, invece" sorrise lui guardandola.
"Già. Sono riuscita a tornare nella mia terra"
"I tuoi genitori adottivi sono russi?" Lei annuì.
"Mi chiamo Kozlov"
"Anika Kozlov" ripeté Niall sentendo come suonasse quel cognome. Anika ovviamente, non aveva mai avuto un nome completo.
"Tu?"
"Lewis" rispose lui, e lei sorrise.
"Mi piace"
"Già, anche a me" arrivarono di fronte casa sua e Niall prese un lungo respiro prima di estrarre le chiavi dalla tasca dei jeans, e aprirle la porta "benvenuta a casa mia" Anika si guardò in giro, sentì subito il calore dell'avere una famiglia; lo riconobbe.
"Che bella che è"
"Vieni" disse, prendendole la mano nell'euforia del momento. Niall era semplicemente felice di rivederla.
Andarono in cucina, dove i genitori di Niall e suo fratello stavano preparando la tavola per cenare.
"Oh eccoti-" bloccarono le loro faccende per guardare la ragazza accanto a lui che sorrise arrossendo
"Lei è Anika" disse, guardandola "una mia vecchia amica"
"È un piacere conoscervi" disse lei. I genitori adottivi di Niall, che sapevano poco e niente del suo vero passato, la accolsero felicemente.
"Mangi con noi?" Lei guardò lui mordendosi le labbra, Niall acconsentì invitandola a sedersi.

Anika per Niall era un'arma a doppio taglio: in passato era stato così legato a lei, che erano diventati una sola persona; ma allo stesso tempo, il motivo per cui fra loro si era stretto quel rapporto, lo portava a soffrire più di ogni altra cosa al mondo.

La famiglia cercò di essere discreta nei confronti dei due ragazzi, non andando troppo a fondo. Niall gliene fu grato.
Dopo cena i due andarono in giardino, sedendosi sul divanetto.
"La tua famiglia è dolcissima. Siamo stati fortunati" gli disse "stiamo vivendo la pace che meritavamo" lui la guardò per qualche secondo ma poi fu costretto ad abbassare lo sguardo.
Anika si girò di fronte a lui, portando le ginocchia al petto "hai più fatto l'amore, Niall?" Chiese piano, come se avesse paura che potessero sentire in quel momento d'intimità.
Lui la guardò, facendole partire il cuore con quegli occhi trasparenti, la mascella contratta ed evidente.
"No" perché aveva capito che Anika intendesse averlo fatto con qualcuno di cui lui si era innamorato. Poi si mordicchiò le labbra.
"Però ti sei innamorato" lui alzò nuovamente lo sguardo su di lei "conosco quello sguardo, Niall. Ho aspettato molto tempo per riceverlo..ma non è mai successo"
"Anika.."
"No. Non devi spiegarmi nulla" lo interruppe "sono solo felice per te" fece spallucce "e poi anch'io ho incontrato una persona.." si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lui sorrise, e lei dopo dei secondi in cui rimasero in silenzio lo abbracciò ancora una volta, non resistendo nel guardarlo negli occhi.
"Ricordi quando ero più alta di te?" Niall rise, sfiorando la sua fronte con la propria
"Ragazzi, vi ho portato il gelato" disse sua madre offrendo loro due coppe piene di gelato alla panna.
"Grazie mille" sorrise Anika afferrando la propria, Niall guardò la donna ringraziandola con lo sguardo. Lisa gli sfiorò delicatamente i capelli per una frazione di secondo, per poi tornare dentro.

Il tempo passo così velocemente che non si resero conto dell'ora tarda.
"Forse è meglio che vada" si alzò, stringendo le labbra facendolo sorridere.
Niall la accompagnò alla porta.
"Allora ci vediamo domani?" Lei annuì. Stavolta fu lui ad avvicinarsi ad Anika, ad accarezzarle il viso, i capelli scuri "buonanotte"
"Buonanotte" si alzò sulle punte e gli lasciò un bacio sulla guancia bianca. Bacio che lui ricambiò posando le labbra morbide sulla sua tempia "mi sono mancati così tanto i tuoi baci, Niall" disse guardandolo un'ultima volta, prima di iniziare ad indietreggiare e salutarlo un'ultima volta con un gesto della mano.

Niall seguì la sua figura camminare sinuosamente nella notte, fino a che data la lontananza non fu più in grado di vederla.

N.A.
Salve! Ho voluto dedicare questo capitolo interamente a loro due, perché come avrete letto Anika è molto importante per la storia.

Se notate un'incongruenza all'inizio del capitolo è perché ieri ho deciso di cambiare la parte finale di quello precedente, ho preferito farli incontrare da soli🤗😌.

Detto questo spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere come pensate che si evolveranno i fatti ewe
Maria💞

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora