Aspettò pazientemente che finisse il suo turno del bar, e quando lo vide uscire gli bloccò il braccio.
"Niall" lui si liberò poco delicatamente dalla sua presa "scusami, l'ho detto perché ero nervosa" lui si girò per guardarla "è che hai iniziato a comportarti come un bambino di fronte a Riccardo e.."
"Io, mi sono comportato come un bambino?" Scosse la testa. ridacchiando "e lui?" Inclinò la testa passandosi la lingua fra le labbra.
"Lui crede..Continuavi a guardarmi, e lui credeva che.."
"Cosa? Cosa credeva?" Lei sospirò.
"So che non è così, lo so bene, ma lui non ti conosce"
"Cosa non è così?" Incrociò le braccia.
"E dai.."
"Cosa?" Alzò la voce.
"Il fatto che io ti piaccia" rispose a tono. Lui sollevò le sopracciglia prima di scoppiare a ridere.
"È davvero così stupido?"
"Cosa c'è tanto da ridere?"
"Come può pensare che tu mi piaccia?" Sulla sua bocca c'era ancora l'ombra delle risate.
"Ovviamente è così strano per te" disse in un sussurro, per poi girarsi.
"Perché te la prendi, Brook? Dovrei dire che mi piaci per farti felice?"
"Dovresti essere più umano!" Stavolta fu lei ad alzare la voce, alcune persone si girarono verso di loro "sei un pezzo di ghiaccio strafottente e saccente"
"Cosa vuoi che faccia? Vuoi che ti abbracci quando ti vedo, o che ti prenda il viso e che ti baci?" Le chiese a pochi centimetri dal suo viso, dopo aver posato le mani sulle sue guance."Smettila, smettila!" Lo spinse via con dei pugni sul petto. Gli occhi di lei erano di nuovo lucidi a causa sua.
"Perché non riesci a guardarmi negli occhi, Brook?" Cantilenò mentre lei scappava via, verso il primo autobus per tornare a casa."Hey.." sentì una voce dolce, ed una mano accarezzarle la schiena "come stai?"
"Tutto okay" disse, chiudendo l'armadietto e posando la schiena su di questo.
"Sembri giù oggi"
"Sono solo stanca, davvero" sorrise.
"Tuo fratello ti ha fatto fare le ore piccole?" Brook scosse la testa.
"Ieri non sono tornata subito a casa Riccardo" lui se l'aspettava. Voleva solo che fosse sincera con lui "sono rimasta a parlare con Niall. E abbiamo litigato" disse con lo sguardo basso.
"Devi tenerci molto" lei scosse la testa.
"Non ne vale la pena"
"Brook, ho visto come lo guardavi ieri. Eri dispiaciuta per quello che gli avevi detto"
"Lui non è in grado di provare alcun sentimento, non ha idea di cosa sia l'amicizia"
"Johnatan mi ha detto che ci ha messo anni per essergli amico"
"Già"
"Forse dovresti provare a parlarci ancora"
"No. Non voglio né sprecare fiato né sentire alcuna scusa da parte sua. Sono stanca"
"Secondo me invece, dovresti fargliela pagare"
"E come?"
"Beh, con quello che teme di più" fece spallucce. Lei lo guardò interrogativa
"L'affetto"Brook pensò a lungo alle parole di Riccardo ed iniziò a pensare che avesse ragione.
Arrivò all'altra scuola e appena lo vide andò accanto a lui, senza dire una parola. Lui incrociò le braccia girando lo sguardo.
Allora lei gli andò di fronte, posando le mani sulle sue braccia, seguendo con lo sguardo i suoi stessi movimenti.
Lui, confuso, le aprì, e lei si intrufolò tra di esse, stringendosi a lui. Chiuse gli occhi posando la guancia sul suo petto, ed il suo orecchio era all'altezza del suo cuore.
Niall era sorpreso, così tanto che non sapeva cosa fare. Poi Brook alzò lo sguardo su di lui, poggiando il mento sul suo petto.La sua espressione era così dolce che istintivamente le mani di Niall si posarono una sulla guancia, una fra i suoi capelli.
"Stai sorridendo davvero"
"Non è vero"
"Sei bellissimo" si lasciò sfuggire, e si maledì subito, abbassando lo sguardo e staccandosi da lui.
Quello fu il primo ed unico abbraccio che si scambiarono. Lei era diventata bordeaux, e non riusciva a guardarlo.
"Anche tu" chiuse gli occhi per qualche secondo stringendo le labbra
"Mi hai appena fatto un complimento?"
"No. Ho espresso un dato oggettivo" lei alzò gli occhi al cielo e lui rise spontaneamente. Lei fu grata di sentire quel suono così bello.Tornò a casa e suo fratello era già corso in cucina quando lei venne travolta da una persona.
"Brook!" Le occorsero dei secondi prima di riconoscere quella voce.
"Arielle!" Era fuori di sè "sei cambiata tantissimo!"
"Anche tu" si guardarono. Arielle aveva i capelli biondo cenere lunghi fino alle spalle e due occhi color mogano, che al sole si schiarivano. Aveva anche un neo sulla guancia destra che da sempre l'aveva contraddistinta.
"E questo?" Chiese Brook notando il piercing alla narice destra
"Mi sono tolta uno sfizio" fece spallucce per poi sorridere nuovamente.Brook andò poi a salutare i genitori, che la tempestarono di domande a cui lei rispose volentieri, e poi salì in camera con la sua amica.
"Guarda" la ragazza le mostrò una macchina fotografica appena comprata. La fotografia era da sempre stata la sua passione.
"Ma è bellissima!"
"Mel'hanno regalata i miei, ho iniziato un corso di fotografia"
"Beh è sempre stato il tuo sogno, no?"
"Già, sono felicissima. Poi mia madre mi ha messo in contatto con un'azienda che scopre nuovi talenti nell'ambito della moda, così sono stata incaricata di fotografare le modelle e i modelli"
"Wow, è fantastico Arielle!" Anche Brook era felice per lei.
"Sì, e mi pagano anche bene. Questo mese mi hanno detto che potrei avere un aumento"
"Oh, e come?"
"Beh è complicato, non credo di riuscirci. Dovrei trovare una modella o un modello per presentare nuovi servizi fotografici" non si chiese il motivo, ma i pensieri di Brook andarono direttamente a Niall.
"Hai detto che pagano anche i modelli?" Lei annuì
"Allora forse posso presentarti una persona"
"Davvero?" Balzò dalla gioia, mettendosi sulle ginocchia
"Sì ma ti avverto: è molto particolare"
"Senso positivo o negativo?" Brook ridacchiò, era la stessa cosa che chiese lei.
"Entrambi. E sia fisicamente, sia caratterialmente. Non è una persona con cui è facile dialogare, forse troverai difficile fartelo essere simpatico"
"E cosa intendi con particolare fisicamente? Infondo è la cosa che mi interessa di più" ridacchió.
"Beh.." prima pensò che sarebbe stato molto d'effetto che fosse stata lei stessa a scoprirlo, ma poi ricordò come lo faceva sentire essere guardato con stupore "è un ragazzo albino"
"Albino?!" Chiese lei, sconcertata "è una malformazione molto rara"
"Ma anche molto bella" sorrise Brook, e l'amica l'abbracciò
"È ancora meglio di quello che mi aspettavo, grazie mille Brook"
"Hey un attimo però, non è ancora detto niente. Intanto cerco di fartelo conoscere" lei annuì capendo
"Come lo conosci?"
"Suo fratello va nella scuola di Ryan"
"E come si chiama?"
"Niall. Niall Lewis. È stato adottato, viene dalla Francia"
"Oh.." Arielle pensò che fosse la persona più intrigante e singolare di cui lei avesse mai sentito parlare e non lo aveva neppure conosciuto.OCCHI A ME!
Volevo solo dirvi che proprio ieri Inverno è arrivata #192 in Storie D'Amore e per me è un grandissimo traguardo raggiunto solo grazie a voi.
Non ho preso queste parole da nessuna parte nè voglio scrivere le solite cose, vorrei solo ringraziarvi tanto per sostenermi con i commenti le stelline o anche solo le letture. Sapere che ci sono persone pronte ad aiutarmi a realizzare il mio sogno è una grande spinta ad andare avanti.Ho tante idee da mettere giù e non vedo l'ora di condividerle con voi!
Dopo questa (non) breve premessa, vi presento Arielle Young. Che ve ne pare? 🤗
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Inverno (SOSPESA)
RomanceNiall Lewis è l'ultima persona che ci si aspetterebbe di incontrare ed ha molte cose in comune con l'inverno: il suo corpo bianco come la neve, ed il suo essere interiore freddo e sfuggente. Per questo la sua città ideale è Londra, nonos...