"Sei così testarda" disse a denti stretti, lei poté leggere la rabbia nei suoi occhi ora più scuri.
"Anche tu" rispose, per poi avvicinarsi a lui per posare le labbra sulle sue. Niall le prese il viso, spingendosi contro di lei, sovrastandola con la sua figura. Brook strinse in un pugno la sua maglietta, le sue dita gli accarezzarono il collo.Poi lui posò la fronte sulla sua, lei gli accarezzò i capelli. Niall strinse gli occhi voltando la testa.
"Dovrei solo starti lontano ma non ci riesco" disse con un leggero fiatone. Brook cercò il suo sguardo.
"Non ti libererai di me facilmente" lui scosse la testa sorridendo, mordendosi le labbra gonfie.Passarono dei secondi in cui rimasero in silenzio, Brook gli accarezzava distrattamente il petto, seguendo i movimenti della propria mano prima di incontrare i suoi occhi.
"Ti fa male la testa?" Gli chiese. Lui annuì, e lei gli posò un bacio sulla fronte, respirando il suo profumo.
"È tardi"
"Torniamo a casa" lui annuì, lei lo guardò un'ultima volta "sogni d'oro Niall" lui sorrise, e Brook si girò, cominciando a camminare.
"Perdonami" si bloccò, senza girarsi "ti ho fatto soffrire, ed è quello che non meriti" lei sorrise ed abbassò lo sguardo "ma non posso prometterti che non lo farò di nuovo"
"Sono pronta a tutto Niall" lo guardò, stringendosi nella felpa due volte più grande di lui "te la riporto al bar, va bene?"Niall quando tornò a casa era stanco ma si sentiva strano. Sentiva dentro una sensazione completamente nuova, che non lo fece addormentare sul momento.
Era come se lui, per la prima volta nella sua vita, si sentisse protetto.Protetto da chiunque gli volesse fare del male, e prima di tutto dai pensieri che non lo facevano dormire.
Fissò a lungo il soffitto con una mano all'addome, poi con entrambe si districò i capelli.
'Dio Brook, cosa mi fai'Quando riuscì a chiudere gli occhi e a non aver paura di quello che, nella notte, sarebbe accaduto nella sua testa, capì che Brook era stata la sua medicina.
Si addormentò con la speranza che quei segnali che aveva ricevuto fossero una sua fantasia, che tutto sarebbe andato per il meglio.In fondo la speranza è sempre l'ultima a morire..ma muore.
Brook indossò il pigiama ma dormì con la felpa di Niall, Arielle il giorno dopo la trovò raggomitolata su se stessa, quasi invisibile in quell'indumento così largo.
Le scattò una foto sorridendo, sembrava una bimba.La mattina seguente le due ragazze scesero a fare colazione, mancavano solo loro due.
"Brook, di chi è quella felpa?" Si sentì lo sguardo di tutti addosso, ed arrossì mescolando i cereali.
"È mia"
"Non è un po' troppo grande?"
"Ho sbagliato taglia" sua madre annuì, con un sorrisetto sulle labbra di chi aveva compreso ogni cosa. La ragazza cercò di non pensarci.
Le due amiche salirono su in camera, e Brook si sedette sul letto con le mani sul viso
"Si capisce così tanto?" Arielle ridacchiò annuendo.
"Quando la riporterai a Niall?"
"Stamattina dovrei passare dal bar. Mi accompagni?" L'amica accettò ed entrambe, con calma, si prepararono per uscire.Quella giornata era particolarmente calda, Brook dovette legarsi i capelli in una coda alta per godersi il vento che le colpiva la nuca, rinfrescandola. Le due ragazze arrivarono al bar e videro che Margot e Johnatan le avevano precedute. Niall non appena le vide arrivare raddrizzò la schiena, i suoi occhi si soffermarono subito su Brook.
"Hey, che ci fate qui?" Chiese lei ai suoi amici, prima di guardare Niall ed abbassare lo sguardo sulla felpa che aveva stretta al petto, piegata con cura.
"Sono venuto per invitare Niall alla mia festa di domani. Ti ricordi che è il mio compleanno?" Le chiese Johnatan.
"Già, è vero! Dove la farai?"
"I miei zii mi hanno lasciato casa libera. Ho organizzato tutto alla perfezione" disse soddisfatto "portate chi volete"
"Beh io porto lei" disse Brook indicando Arielle e ridacchiando nel vederlo così entusiasta. Parlarono ancora un po' riguardo i dettagli della festa che si sarebbe svolta in costume dato che gli zii di Johnatan avevano una piscina, poi decisero di fare un giro.
"Va bene, sto smontando adesso. Aspettatemi fuori" gli altri acconsentirono, ma Brook rimase lì per parlare con lui.
Margot le lanciò uno sguardo che la fece arrossire ancora una volta, portandosi un ricciolo ribelle dietro l'orecchio."Vieni con me?" Le chiese piano all'orecchio Niall, dopo averle posato una mano sul fianco.
Lei annuì e lo seguì nello stanzino del bar, dove lui si slegò il grembiule riponendolo nel proprio armadietto.
"Ti ho riportato la felpa" disse timidamente allungando le braccia per porgergliela. Gli fece una tale tenerezza che afferrò la felpa buttandola dietro di sé, concentrandosi invece sulle sue labbra.
Le baciò ogni sorriso, poi le sciolse i capelli facendo attenzione a non farle male
"I tuoi capelli sono così belli, Brook. Non tenerli legati" disse guardandole ancora le labbra, mentre seguiva la forma dei suoi ricci intrecciandoli alle sue dita bianche. Brook sfiorò il naso all'insù di Niall con il proprio, lui posò le mani sul suo viso, accarezzandolo dolcemente.Lui conosceva ogni suo punto debole avendola osservata a lungo, in silenzio. Sapeva come la facessero rilassare quelle piccole carezze fra i capelli, sulle tempie, sulle sue orecchie. Brook venne totalmente stregata da quei movimenti, e poggiò la testa sul suo petto per goderseli.
"Andiamo dagli altri?" Chiese Niall, lei annuì guardandolo un'ultima volta negli occhi.
'Sei bellissimo' pensò inclinando la testa, per poi scuoterla e seguirlo fuori dal bar.Quando Niall tornò al bar essendosi dimenticato di controllare una cosa nell'ufficio era ormai sera. Aveva passato un pomeriggio tranquillo, felice; non riusciva a smettere di pensare a Brook, ai baci furtivi che erano soliti darsi.
Perso nei pensieri non si accorse che la porta del bar era stata appena aperta."Niall" Quando alzò lo sguardo, e lo focalizzò riuscì a delineare i tratti della persona che aveva a pochi metri di distanza. Il suo cuore si bloccò nel sentire quella voce, e non poté credere ai suoi occhi.
"Anika.."N.A.
Salve! Ricordate Anika? (Se no, controllate il capitolo XIII) Cosa ne pensate del suo ritorno e come ve la immaginate?😏😌Il prossimo capitolo sarà molto importante per capire qualcosa in più sulla storia, preparatevi🤗.
Intanto spero che questo vi piaccia,
Maria💞
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Inverno (SOSPESA)
RomanceNiall Lewis è l'ultima persona che ci si aspetterebbe di incontrare ed ha molte cose in comune con l'inverno: il suo corpo bianco come la neve, ed il suo essere interiore freddo e sfuggente. Per questo la sua città ideale è Londra, nonos...